Evadi dalla “corsa del topo” (da uno spunto di Robert Kiyosaki)

La “corsa del topo” è il nome allo stesso tempo inquietante, suggestivo e rivelatore con cui Robert Kiyosaki, l’autore del celebre “Padre Ricco Padre Povero” e di numerosi altri best-seller ha definito la corsa infinita di chi si affanna per tutta la vita come un pazzo per produrre denaro ma che alla fin fine … si sente sempre povero!!!

Il discorso, sintetizzato ai suoi minimi termini, è in realtà molto semplice (CLICCA QUI per approfondire tramite il mio DOPPIO VIDEO GRATUITO “ATTIVARE LA TUA [workshop_what what=”490″ color=”navy”]” e “LA FABBRICA DELLA RICCHEZZA”) e, partendo dalla fine si può sintetizzare in una sola domanda:

Qual’è il tuo bilancio finanziario personale e familiare
al termine di ogni mese o di ogni anno?

I casi possibili sono solo tre.

Termini in pareggio (o poco sopra al pareggio), termini sotto la quota di pareggio (ossia hai accumulato dei debiti spendendo più di quanto hai guadagnato) o termini in attivo.

Nel primo caso, indipendentemente dal tuo livello reddituale e dal tuo tenore di vita sei assolutamente dentro la “corsa del topo“, nel secondo, beh … non c’è neanche bisogno di commentare, non credi?

La mia personale opinione è che chi è dentro la corsa del topo possa assolutamente classificare sè stesso comePOVERO“.

Tempo fa, durante un’edizione del mio corso [workshop_what what=”490″ color=”navy”], un partecipante mi ha contestato quest’ultima affermazione dicendomi: Beh, Roberto, non ti sembra di esagerare? In effetti io non riesco a mettere via niente però mi compro dei bei vestiti, mangio fuori diverse volte ogni mese, ho una bella auto … insomma, non mi sento affatto una persona POVERA!!!”

Ci ho riflettuto un istante perchè quanto mi stava dicendo suonava apparentemente di buon senso. In effetti, siamo abituati a pensare ad un povero come ad una persona che non si può permettere niente o che fa fatica a pagare le bollette.

Alla fine gli ho detto: “Buona osservazione, mi aiuti a fare un distinguo: tu sei un … POVERO CON UN BEL TENORE DI VITA MA SEMPRE POVERO RIMANI!!!

La persona in questione lì per lì è rimasta un pò perplessa ma a suo favore devo dire che la sua voglia di migliorare ed evolversi era superiore al suo ego comprensibilmente un pò infastidito da quanto gli stavo dicendo.

Gli ho quindi spiegato il mio punto di vista: “Sei povero non perchè ti girino pochi soldi in tasca, anzi, da questo punto di vista sei assolutamente benestante. Sei però povero perchè conducendo la tua vita finanziaria in questo modo ti stai TOGLIENDO LA LIBERTA’ DI SCEGLIERE!!!

Inoltre, fattore non secondario, stai esponendo te stesso e la tua famiglia a GROSSI RISCHI POTENZIALI“.

Cosa succederebbe infatti alla persona in questione se, per qualsiasi motivo, le sue entrate dovessero improvvisamente diminuire od azzerarsi? Potrebbe trattarsi di un improvviso calo generale dell’economia (ops!), di problemi della sua azienda non preventivabili, di problemi di salute suoi o di un suo familiare, di un socio o di un cliente scorretto che ti imbroglia o non ti paga … la lista delle potenziali difficoltà che potrebbero sconvolgere i nostri piani è pressochè infinita.

Ma non è solo questione di rischi, è anche questione di LIBERTA’ DI SCELTA che è un tema che personalmente ho molto a cuore.

Chiunque conduca la propria vita finanziaria con il bilancio a pareggio potrebbe anche non avere un brutto presente ma di solito non riflette sul fatto di starsi togliendo la possibilità di accedere a potenziali miglioramenti di vita, di professione o di guadagno.

A fronte di una buona opportunità di business che però presupponga 6 mesi – 1 anno di fase preparatoria con guadagni nulli, potrebbe concedersi questa opportunità? Assolutamente no.

Se ci fosse la possibilità di istruirsi per elevare il proprio status professionale, potrebbe accedere a questi moduli di formazione e istruzione? Assolutamente no.

Se volesse cambiare casa, lavoro, vita, se volesse investire in un momento super favorevole come quello dell’anno scorso in cui chiunque non ha guadagnato dai mercati finanziari può solo rimproverare sè stesso per non essersi fatto trovare pronto al passaggio di un’opportunità incredibile, potrebbe permetteri di affrontare questi cambiamenti o giocarsi queste opportunità?

Assolutamente no.

E’ imprigionato nella “corsa del topo”, costretto a trottare sulla ruota fino al momento in cui, forse, l’età e mamma Inps gli permetteranno di scendere.

Scenario triste, non è vero? Purtroppo però, anche sincero e reale.

Fortunatamente però, come esseri umani siamo stati dotati di libero arbitrio e sta quindi a noi decidere se evadere o meno dalla “corsa del topo” .

Sul come e su altri scenari potenziali ne parliamo nel prossimo articolo.

Alla prossima.

Roberto Pesce

2 commenti

  1. piergiorgio

    15 anni fa  

    preg.mo dott.or roberto pesce .

    ti ringrazio per la premura ma io il corso l’ho già fatto . adesso credo
    di essere a posto per corsi e ricorsi . comunque se avrò qualche domanda da fare spero di poterla fare nonnostante io sia stato tuo corsista e sono contento di avere fatto diciamo una scuola informativa
    per una materia che non si impara a scuola . mentre ciò che impari nella vita di tutti i giorni non sempre riguarda temi di economia cosi
    delicati ma se non hai le informazioni che riesci a dare alle persone
    tu che le conosci molto bene e le fai capire altrettanto bene a noi .
    invio i miei cordiali saluti piergiorgio zucchi


  2. piergiorgio

    14 anni fa  

    preg.mo dot.or roberto pesce :

    non voglio e non ho neanche l’intenzione di non dire che ciò che affermi è vero sono sicuro che è come dici tu .
    ti ringrazio tanto ho letto ciò che mi hai mandato ciao piergiorgio


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