Ahh, frena, frena i buoi … di cosa stiamo parlando?
Chiunque segua anche minimamente i mercati azionari avrà notato nelle scorse tre settimane un forte recupero dei mercati azionari con l’indice S&P 500 (il più significativo indice sulla borsa americana e, di conseguenza, leader dei trend anche a livello globale) che ha recuperato un buon 30% rispetto ai suoi minimi. Il recupero è stato dovuto essenzialmente alla ripresa degli acquisti sui titoli bancari e finanziari in generale, causa scatenante della crisi in corso e fino ad oggi anche i più penalizzati dalle borse.
Tanto per citare qualche numero, sempre nelle ultime settimane, abbiamo registrato Citigroup (NYSE: C) = +300% , Bank of America (NYSE = BAC) = +280%, JPMorgan (NYSE = JPM) = +100%, Unicredit = + 140% e via di questo passo …
Tornato il sereno quindi, e tutti in massa a comprare azioni? E perdite completamente recuperate per chi, tenendo duro e giocando a fare il “cassettista” si è tenuto questi titoli in portafoglio nell’ultimo anno?
Ci andrei un attimo cauto…
Partiamo dall’ultimo punto e cerchiamo di capire qualcosa di matematica.
Chi avesse posseduto Unicredit a maggio 2007 a 7,5 € per azione e, contrariamente ad ogni logica di gestione di portafoglio, le avesse tenute, si sarebbe ritrovato 3 settimane fa il titolo a 0,66€ , con una perdita di valore del 93% circa.
Essendo ora il titolo rimbalzato sino a 1,5€, è pur vero che nelle ultime 3 settimane ha guadagnato il 140% ma il nostro sig. Rossi (sfortunato ma soprattutto sciagurato possessore delle suddette azioni) è ancora sotto dell’80% !!!
Capito l’arcano? Ahh la matematica…
Come ripeto in continuazione ai miei allievi del corso [workshop_what what=”488″ color=”navy”], in borsa è sempre buona cosa pensare nei termini del vecchio adagio trapattoniano del “primo non prenderle” ed evitare di mantenere titoli in caduta libera in portafoglio.
Evitando le perdite o contenendole al minimo si mantiene infatti preservato il proprio capitale ed è poi relativamente semplice (soprattutto quando i mercati alzano la testa) farlo fruttare.
Investire in azioni è a tutti gli effetti una disciplina facile e difficile allo stesso tempo.
E’ relativamente facile se conosci i mercati e ne rispetti le indicazioni.
DIventa un gioco al massacro se ti muovi senza formazione, senza conoscenza o con superficialità.
Non ti far quindi trarre in inganno dal recente rimbalzo, potrebbe essere un primo segnale importante di ripresa come un semplice movimento speculativo di breve termine. Ad oggi non abbiamo ancora sufficienti indicazioni per saperlo per cui conviene muoversi solo con operazioni di breve periodo (swing trading) e con cognizione di causa.
Se e quando i mercati ripartirano con decisione al rialzo (e che accadrà è certo, il dubbio è solo sul quando) avremo più di un occasione per tornare ad investire in azioni in maniera importante e a quel punto, partendo da questi livelli, non sarà difficile portare a casa nei prossimi anni ritorni del 40-50% o più.
L’importante, come detto, sarà essere adeguatamente preparati per poter cogliere l’opportunità.
Roberto
16 anni fa
Ciao Roberto,
concordo in pieno con la tua analisi “prudente”, al momento questo forte rally non dà garanzie di essere solido. Per chi, come me, ha già partecipato al tuo corso “investire in ETF ed azioni – position trading” tutto è abbastanza semplice e chiaro in tal senso…
Per chi, come me, non ha tempo o abilità tali da poter sfruttare questi forti movimenti di prezzo di poche ore o giorni, meglio aspettare tempi migliori.
A presto, buon lavoro!
Gianluca