Quanto costa l’ignoranza?

costo-ignoranzaQuanto costa l’ignoranza?

Oggi mi è capitata una cosa curiosa: ho parlato con due imprenditori che fanno lo stesso mestiere e operano nello stesso settore, a distanza di  poche ore l’una dall’altra.

Il primo era molto preoccupato dell’avanzare del commercio on line nel suo settore, mentre il secondo era pieno di entusiasmo per lo stesso motivo.

La riflessione che ne è seguita è questa: che differenza passa tra queste due persone?

Come può  essere che a parità di condizione di partenza, di fronte a un cambiamento,  il primo fosse disperato e il secondo entusiasta?

Ho approfondito le informazioni e scoperto che, se è vero che le condizioni di partenza erano  le stesse, i due poi avevano affrontato le cose con differenze sostanziali.

Il primo, quello pessimista, operava nel suo settore in modo tradizionale mettendo il prodotto al centro dei suoi progetti.  Lavorava come in passato senza domandarsi se il mondo intorno a lui stesse cambiando e senza prepararsi o approfondire l’avvento del commercio in rete finendo per subirlo  come una minaccia.

Il secondo, quello entusiasta, aveva capito di essere rimasto indietro e aveva iniziato a cercare informazioni, leggere e studiare. Di conseguenza la sua strategia era stata quella di concentrarsi  sul servizio avviando una serie di iniziative accattivanti per attrarre clienti che da lui trovano oggi idee nuove, consulenza e un servizio impeccabile.

Il primo, spaventato dal cambiamento, probabilmente chiuderà nell’arco di due anni senza nemmeno sapere perché, magari  dando colpa alla crisi.

È stato contagiato dalla “sindrome dello spazzacamino”.

Cos’è la “sindrome dello spazzacamino”?

In passato  tutte le case, dalle più nobili a quelle umili, venivano scaldate dal camino e la pulizia delle canne fumarie era un mestiere che occupava moltissimi giovani.

Con il progresso tecnologico i sistemi di riscaldamento sono cambiati rendendo il camino solo un piacevole accessorio,  migliorando sensibilmente la vita di chi lo usava ma peggiorando la vita di chi lo puliva. Gli spazzacamini lentamente si sono trovati senza lavoro e sono via via scomparsi.

Il progresso li aveva resi obsoleti e inutili, non la crisi.

Il secondo imprenditore nel progresso ha percepito un’opportunità per accedere a clientela nuova e, soprattutto, affrontato i cambiamenti del mercato in modo più consapevole e informato.

E tu in che periodo ti trovi?

C’è qualche argomento che senti distante e che ti dà da pensare? Se sì, da quanto tempo non leggi un libro? Non un libro a caso, qualcosa che parli esattamente dell’argomento che ti mette in difficoltà.

Certo, ti richiederà un po’ di tempo e di sforzo ma i vantaggi sono inequivocabili.

C’è un detto interessante che mi ripeto sempre e che, da imprenditrice ma anche come persona, ha cambiato il mio modo di affrontare i cambiamenti e gli imprevisti: “Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.”

Spesso, quando decidiamo di conoscere meglio quello che pensiamo sia uno scoglio che ci spaventa o che ci demotiva,  scopriamo che è come se ci fossimo sempre mossi in una stanza al buio e improvvisamente avessimo acceso la luce.

Affrontare l’ignoto ci aiuta a renderlo molto più trattabile, accessibile e meno spaventoso. Abituarci a farlo sistematicamente ci rende con il tempo più flessibili e pronti a cogliere i segnali utili per il cambiamento.

Per Natale quindi segui un piccolo consiglio: tra tutti i vari regali che farai agli altri, fanne uno a te stesso: comprati un libro che ti faccia riflettere su qualcosa che ti tocca da vicino, che sia nell’ambito della professione (ad esempio sul commercio on line, la fatturazione elettronica ecc.) o che riguardi qualcosa di personale.

Approfitta delle feste per leggerlo, accendi una luce nel buio.

Con tutti i soldi che si spendono in regali, non sarà di certo un libro a spostare il tuo bilancio…o forse sì? Quanto costa l’ignoranza?

Mara Goi

5 commenti

  1. Simone

    6 anni fa  

    Grazie Mara, articolo interessante e ricco di spunti di riflessione.


  2. Micotaa

    6 anni fa  

    @Pamela poddi- grazie del consiglio!


  3. Massimiliano

    6 anni fa  

    Bell’articolo Mara, complimenti.


  4. Slavica Iljoric

    6 anni fa  

    che verità Mara… ! complimenti!


  5. Andrea G.

    6 anni fa  

    Bell’articolo Mara! Cercherò di fare mio il più possibile quel detto! Ne ho bisogno 😀
    Comunque leggendo l’articolo non ho potuto che ripercorrere la storia dei topolini e degli gnomi scritta nel libricino “Chi ha spostato il mio formaggio?”. Una piccola perla che mi sento di consigliare a chiunque. Si legge in un quarto d’ora ma gli insegnamenti potrebbero durare per sempre!

    Una buona vita a tutti!


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