Quando ero bambino, avvicinandoci al Natale, mio padre immancabilmente mi chiedeva: “Allora Roby, quali sono i tuoi “desiderata” per questo Natale?”
Quello che voleva sapere era, ovviamente, quali fossero le mie richieste per i regali da trovare sotto l’albero visto che, ahimè, avevo ormai scoperto da qualche anno che quella creatura magica che avrebbe dovuto aggirarsi tra i tetti di Genova su una slitta trainata da renne volanti era in realtà molto più prosaicamente rappresentata dagli sforzi e dall’amore di Adriano e Maria Teresa Pesce che, risparmiando e gestendo saggiamente i propri risparmi durante tutto il corso dell’anno, si apprestavano a quel punto a cercare di esaudire i desideri dei loro bambini.
Ricordo con nostalgia e tenerezza quei momenti perché, se c’è una cosa che non è mai mancata nella mia famiglia, era proprio l’amore tra noi e l’entusiasmo per i regali da spacchettare sotto l’albero. Certo, se penso ai regali che attualmente riceve mia figlia o, più in generale, che ricevono i bimbi e gli adolescenti di oggi non posso che riflettere su quanto negli ultimi decenni siano cambiati il mondo e la società in cui viviamo.
Oggi c’è sicuramente molta più abbondanza rispetto ad una volta e questo è allo stesso tempo sia un bene che un male.
È un bene perché, genericamente parlando, è sempre meglio vivere nell’abbondanza piuttosto che nelle ristrettezze ma, allo stesso tempo, eccesso di abbondanza o facilità di abbondanza conducono troppo facilmente alla noia, al dare le cose per scontate e alla diminuzione degli stimoli a crescere e progredire.
La mancanza, la carenza, la “fame” sono dei fortissimi motivatori, poco da discutere su questo.
Certo, non tutti sanno come utilizzarli o riescono a farlo e per tanti la fame rimane solo e semplicemente tale e carenza per tutta la vita ma, senza stare troppo a filosofeggiare, penso tu abbia capito cosa intendo.
Oggi, per molti di noi, fare i regali ai propri cari e amici è certamente un momento di gioia ma alle volte anche un problema perché: “Non si sa mai cosa regalarti visto che tu hai tutto!”
Eh … hai tutto … niente può essere più lontano dalla verità, né per me che scrivo e, ne sono certo, nemmeno per te che mi leggi.
Certo, forse abbiamo davvero “tanto” quanto a gadget ed oggetti materiali e probabilmente non abbiamo un desiderio bruciante che rientri in un qualcosa che si possa acquistare in un negozio specializzato o in un grande magazzino però, se davvero si rivolgesse a noi qualcuno di Alto e di importante, avente in sé il potere di esaudire tutto ma proprio tutto quello che dovessimo richiedere, cosa risponderemmo alla domanda: “Allora, amico mio, quali sono i tuoi “desiderata” per questo Natale?”
Dovremmo probabilmente rifletterci attentamente prima di rispondere, o forse no, magari avremmo pronto sulla punta della lingua l’elenco delle cose che realmente vorremmo per noi e per i nostri cari e, ne sono convinto, non si tratterebbe di una lista lunga quanto piuttosto estremamente sentita.
“Quali sono i tuoi desiderata” … che domanda potente e che parola potente.
DESIDERATA
Su un piano concreto, di pianificazione e obiettivi, magari la riprendiamo tra qualche settimana, in occasione dell’inizio dell’anno nuovo quando arriverà il tempo di mettere su carta i nostri intendimenti per i successivi dodici mesi.
Ora però voglio darti il mio regalo.
Non so se fosse tra i tuoi ma “Desiderata” questo lo è davvero.
“Desiderata” è un pezzo in prosa dello scrittore statunitense Max Ehrmann, scritto originariamente in lingua inglese.
Ehrmann la scrisse nel 1927 ma la poesia non ebbe nè successo nè risonanza finché un giorno, molti anni dopo la morte del suo stesso autore, fu ritrovata in una chiesa di Baltimora e il parroco locale la inserì in una raccolta di scritti a beneficio dei suoi parrocchiani.
Tra coloro che la amarono e la apprezzarono molto vi fu il politico americano Adlai Stevenson ed è proprio sul suo comodino che fu ritrovata alla sua morte nel 1965.
Da lì in poi arrivò all’attenzione del grande pubblico e, un po’ alla volta, si diffuse in migliaia e migliaia di testi motivazionali, raccolte di poesie, poster e persino t-shirt.
Oggi come oggi la puoi trovare su internet in tutte le salse e ti invito a dedicare 3 minuti al suo ascolto in questo video di Youtube, soprattutto in quanto raccontata dalla voce suggestiva di Arnoldo Foà.
In “Desiderata” Ehrmann esorta il lettore ad “Essere in pace con Dio, comunque tu lo concepisca” e ad “Essere in pace con la propria anima”.
“Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati ed i sogni infranti”, scrisse Ehrmann, “è ancora un mondo meraviglioso”.
Molto modestamente, anche io sono totalmente d’accordo con lui.
La foto in testa all’articolo rappresenta la statua dedicata a Max Ehrmann che nel 2010 è stata inaugurata a Terre Haute in Indiana (USA), città natale dell’autore, realizzata dallo scultore Bill Wolfe. Alcuni versi della poesia sono stati incisi lungo un vialetto pedonale sito nelle vicinanze, per dar modo ai passanti di leggerli.
Questo è il mio augurio per questo Natale, che tu possa realizzare tutti i tuoi “desiderata”, piccoli o grandi che siano, magari dovendoci tuttavia prima spendere anche un po’ di fatica così che, sul lungo termine, il ricordo del loro raggiungimento rimanga per te costantemente fonte di orgoglio e calore.
Da parte mia, e di tutta la squadra Smartmoney,
Buon Natale.
Roberto Pesce
DESIDERATA
Va’ serenamente in mezzo al rumore e alla fretta
e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.
Finché è possibile, senza doverti arrendere,
conserva buoni rapporti con tutti.
Diì la tua verità con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,
anche il noioso e l’ignorante, anch’essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perchè sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benché umile,
è un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiché il mondo e’ pieno di inganni.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c’è di buono;
molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Specialmente, non fingere di amare.
E non essere cinico riguardo all’amore,
perché a dispetto di ogni aridità e disillusione esso è perenne come l’erba.
Accetta di buon grado l’insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d’animo per difenderti dall’improvvisa sfortuna, ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E, che ti sia chiaro o no, senza dubbio l’universo va schiudendosi come dovrebbe.
Perciò, sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti,
questo è ancora un mondo meraviglioso.
Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice.
Max Ehrmann