Oggi vorrei parlarti di Fondi pensione e, al contempo, farti un piccolo regalo: ti darò alcune informazioni generalmente poco note che potrebbero garantire vantaggi finanziari in futuro per te e la tua famiglia.
Se segui il Blog e magari hai già frequentato dei corsi di Roberto, ormai saprai che, tra i prodotti “contenitore” (contenitori cioè di altri prodotti) noi tendiamo a preferire gli ETF rispetto ai Fondi comuni e alle Sicav (con le dovute eccezioni).
Questo perché i fondi passivi (ETF) costano meno in termini di commissioni, mentre la gestione attiva quasi sempre non riesce a battere in maniera costante e significativa il mercato, rendendosi poco efficiente per effetto di quelle spese di gestione incrementali che essa richiede.
Insomma, meglio un vantaggio di costo certo che una miglior performance di rendimento incerta e, anzi, non molto probabile.
I fondi pensione, pur facendo un po’ storia a sé, assomigliano più ai fondi comuni che non agli ETF. Sono infatti a gestione attiva e sono prodotti offerti dalla grande industria finanziaria, vale a dire banche, assicurazioni, SGR e SIM.
Benché possiedano non pochi tratti in comune con i fondi comuni, i Fondi pensione presentano alcuni vantaggi molto importanti, alcuni arci noti, altri sconosciuti ai più.
Cosa sono i Fondi pensione?
I fondi pensione sono gli strumenti tecnici istituiti dal legislatore al fine di garantire ai lavoratori una pensione complementare, da affiancare a quella che spetterebbe ai sensi di legge erogata dagli enti previdenziali obbligatori, detta invece previdenza di primo pilastro.
Tramite un fondo pensione il lavoratore accantona dunque, investendo sui mercati finanziari, una quota dei propri guadagni realizzati durante la vita lavorativa allo scopo di garantirsi una pensione integrativa rispetto a quella erogata dagli enti previdenziali obbligatori (INPS).
Ecco un primo punto importante: è ormai ampiamente riconosciuta l’incapacità dello Stato di garantire adeguata copertura pensionistica nei decenni a venire. Si stima, per esempio, che nel 2030 la pensione di vecchiaia rappresenterà solo i 2/3 del valore dell’ultima retribuzione. Ciò si tradurrà in un elevato rischio di impoverimento in massa della popolazione italiana in età da pensione.
A questo punto però, forse starai pensando: “Se devo mettermi da parte dei soldi per poi tirarli fuori quando andrò in pensione, perché non operare in ETF? Otterrei lo stesso risultato con anche un importante risparmio di costo”.
Vero, ma solo in parte.
Ecco i vantaggi dei Fondi Pensione
Ho provato a riassumere qui di seguito le mie considerazioni sul tema:
- La maggior parte della forza lavoro italiana è di tipo “dipendente”, quindi normalmente destina il proprio TFR (trattamento di fine rapporto) ad un fondo pensione (a seguito della riforma del 2007). Ciò premesso, considera che:
- Per i fondi negoziali (quelli di categoria, per es: Cometa, Fondapi, Fonte,…) è previsto un contributo del datore di lavoro che rappresenta a tutti gli effetti un regalo, e incide per circa un 2% del valore del TFR. Ciò vale soltanto se anche il lavoratore accantona in aggiunta al TFR la medesima somma (cd. trattamento paritetico);
- I fondi negoziali (cioè di categoria) costano sensibilmente meno dei fondi aperti (cioè istituiti da società finanziarie) e sono abbastanza in linea con il costo degli ETF.
- I versamenti ai fondi pensioni sono deducibili fiscalmente fino a 5.164,57 euro all’anno;
- Il trattamento fiscale sui Capital Gain dei Fondi pensione è più favorevole rispetto a quello degli altri prodotti “contenitore”. In particolare si paga un’aliquota sul capital gain pari al 20% (anziché il 26% dei tradizionali fondi comuni ed ETF), che si riduce al 12,50% per il profitto ottenuto sulla componente di “Titoli di Stato”.
- E… un paragrafo a parte per il prossimo punto…..
Fiscalità delle somme liquidate: un (quasi) segreto!
Un aspetto, apparentemente a svantaggio dei Fondi pensione, è il seguente: quando liquidi un ETF o un normale fondo comune, le imposte si applicano solo sul capital gain (cioè sul profitto che avrai realizzato), mentre quando liquidi un Fondo pensione pagherai le imposte sia su quanto hai versato, sia sul capital gain.
Come detto, le imposte sul capital gain per un Fondo pensione sono inferiori rispetto a quelle dei fondi tradizionali, ma come la mettiamo per quanto riguarda le tasse sui capitali versati?
La verità, non subito visibile, è che un ETF o un fondo comune vengono normalmente acquistati con somme che hanno già subìto la tagliola fiscale, cioè li stai comprando grazie allo stipendio o ai compensi che hai ricevuto.
Un fondo pensione alimentato da TFR, invece, cresce direttamente al lordo di imposta, per cui l’apparente svantaggio è in realtà un vantaggio. Le tasse sul capitale versato sono infatti del 15%, che è inferiore alla maggior parte delle aliquote medie applicate ai redditi da lavoro.
Ma c’è di più.
Sull’ammontare dei versamenti si applica l’aliquota unica massima del 15%, che rimane tale per i primi 15 anni dalla data di ingresso dell’individuo nella previdenza complementare.
Dal 15° anno in avanti, l’aliquota fiscale si riduce di uno 0,3% per ogni anno successivo, fino ad arrivare ad un’aliquota minima del 9%.
Ciò significa che una persona che desidera riscattare il proprio fondo pensione prima del 15° anno verrà tassata al 15%, se al 16° anno al 14,7%, poi al 17° del 14,3%, fino ad arrivare dopo ben 35 anni all’agognato 9%!
Tieni presente che il riscatto del fondo pensione può avvenire non soltanto al momento del pensionamento, ma anche, se stai utilizzando un fondo negoziale, se cambi settore merceologico, per cui vengono meno le condizioni di adesione al fondo.
Può quindi capitarti di poter riscattare il tuo Fondo pensione anche da relativamente giovane.
Dove voglio arrivare? Ecco il mio consiglio:
Siccome occorrono 35 anni per arrivare all’aliquota minima, e comunque 16 per iniziare a ridurre il carico fiscale, apri un fondo pensione per tuo figlio ancora minorenne, e gli avrai fatto un grande regalo. Inizierà a far decorrere questi anni senza accorgersene e si troverà un grande vantaggio quando sarà adulto.
Bastano 50 euro una tantum e poi nient’altro fino a quando non inizierà a lavorare. Si tratta di un’azione molto semplice ma con risvolti notevoli sul suo futuro!
Caffè pagato? ?
A presto e a te spazio nei commenti.
Massimiliano Trazzi
6 anni fa
Fantastico articolo!
Quasi tutti i miei coetanei hanno fatto un fondo pensione ma, dopo vari appuntamenti con promotori, nessuno è riuscito mai a convincermi.
Primo perché, essendo un libero professionista nel regime dei minimi, non potevo detrarlo (fantastico).
Secondo perché ogni volta mi dicevo “Ma perché dovrei farlo? Sono un discreto risparmiatore da sempre, non ho le mani bucate” quindi non ho mai fatto nulla e non lo rimpiango per ora.
Però con il consiglio finale mi hai letteralmente folgorato! Per la mia bimba sinceramente pensavo di fare un PAC annuale in un megatrend però ora sono indeciso sul da farsi 😀
Grazie per l’articolo.
6 anni fa
Grazie a te Andrea.
Non avere il dubbio tra due soluzioni. Va bene il mega trend. Per garantirgli il futuro vantaggio fiscale basta che le apri una posizione su un fondo pensione anche di pochi euro e non servono contribuzioni ulteriori. Il contatore inizia a girare senza destinare altre somme (oppure si, come vuoi tu).
L’importante è che tu abbia chiaro che non ti occorrono capitali ulteriori. Basta un versamento spot.
ciao!
6 anni fa
Ciao, grazie per l’articolo interessante. Sto iniziando ora ad informarmi su questo mondo, ed il tuo consiglio vorrei applicarlo anche se mio figlio ha appena 1 anno. Hai consigli su fondi pensioni specifici che hai già controllato? Grazie
6 anni fa
Buongiorno Leonardo,
concordo con il tuo pensiero, anch’io ho aperto un fondo pensione a mia figlia che aveva appena 6 mesi.
Relativamente alla scelta del fondo, ce ne sono davvero infiniti. Se la finalità è esclusivamente fiscale direi che uno vale l’altro (controlla gli indici sintetici di costo e prendine uno con l’indicatore basso).
Per accumulare capitali invece opterei, per un bambino, piuttosto per gli ETF.
ciao
6 anni fa
Grazie mille Massimiliano!
Anche io come Andrea, dopo aver parlato con vari promotori, ho optato per l’ETF perché nessuno mi ha mai convinto, specie nelle modalità di erogazione della somma accantonata. A questa domanda ho visto più di un promotore vacillare una volta incalzato su varie possibilità post pensionamento.
Credo che mi dovrò rimettere in moto per approfondire la cosa, anche nell’ottica dei figli!
Intanto ti ringrazio di cuore per questa nuova perla che ci hai dato anche questa settimana!
6 anni fa
Grazie a te Stefano.
Si, credo che la tematica cambi radicalmente a seconda della prospettiva dalla quale la guardiamo.
a presto.
6 anni fa
Ciao Massimiliano
quello che hai descritto, tassazioni varie ecc… è valido anche per fondi pensione non legati al lavoro da dipendente? io ne ho fatto uno con una banca perchè sono lavoratore autonomo…
grazie
6 anni fa
Si Riccardo, il trattamento fiscale dei fondi pensione è agevolato, proprio per incentivare le persone a porvi attenzione e farvi confluire denaro. Infatti lo Stato ha chiarissimo il fatto che l’attuale sistema pensionistico sia destinato a collassare.
Le persone entrano nel mondo del lavoro sempre più tardi, la disoccupazione giovanile è alta. Al contempo l’aspettativa di vita si sta alzando progressivamente. Morale: non ci sono abbastanza lavoratori che sostengono i pensionati.
Quello che naturalmente avverrà nel tempo sarà:
– allungamento della vita lavorativa a discapito dell’età da pensione;
– riduzione del valore delle pensioni nette;
– possibile incremento della contribuzione Inps.
L’idea di incentivare i fondi pensione è nata per contenere l’impatto dei punti precedenti e far in modo che le persone possano godere di un tesoretto di salvataggio accumulato durante la loro vita.
grazie e a presto.
6 anni fa
Buongiorno, ottima dritta, volevo chiedervi se avete anche suggerimenti su quale fondo pensione andare a selezionare.
6 anni fa
Buongiorno Gian Piero,
se è per te e sei un dipendente probabilmente conviene un negoziale (costa meno e gode del contributo datoriale).
Se è per un minore allora occorre un fondo aperto, Ce ne sono svariati. Sono stellati e valutati come i fondi. Magari verifica la qualità di quello offerto dalla tua banca. Può essere che sia già discreto. Considera che se le motivazioni sono fiscali e intendi fare un singolo e piccolo versamento di accesso, allora le spese non sono poi così rilevanti.
grazie e ciao.
6 anni fa
Interessante l’aspetto fiscale… solo un dubbio: sono un po’ restio al fondo pensione poiché mi risulta che la liquidazione a scadenza sia obbligatoriamente In forma di rendita (anche parziale) senza la possibilità di ricevere tutto il valore maturato a scadenza, il che non mi piace particolarmente. Sbaglio? Esistono fondi che liquidano il 100% del valore maturato alla scadenza? Grazie per un chiarimento!
6 anni fa
Ciao Fabrizio,
le possibilità di liquidazione dei fondi pensione, a seconda dei casi, sono:
– 100% in rendita
– 50% capitale e 50% rendita
– 100% capitale
Esiste quindi la possibilità di riscattare tutto il capitale, sebbene non sia la via più agevole.
I fondi negoziali, ad esempio, consentono di riscattare l’intera posizione nel caso si cambi settore di attività.
Ad ogni modo a mio parere i principali vantaggi dei fondi pensione sono fiscali in prospettiva, per chi oggi è ancora molto giovane.
Per un adulto con lavoro dipendente, invece, è molto interessante il fondo negoziale perchè gode di svariati vantaggi anche economici e quindi si traduce in un’ottima forma di investimento che, tuttavia, non dovrebbe sostituire la costruzione di un patrimonio attraverso altri strumenti finanziari (come gli ETF), ma soltanto affiancarli.
grazie e a presto.
6 anni fa
Massimiliano, scusa ma se si apre un fondo pensione per un figlio non potrà essere un fondo negoziale e quidi sarà vincolato al ritiro all’età pensionbile e quindi indicativamente tra una sessantina d’ anni. Ma non è un grosso salto nel buio?
6 anni fa
Certo Daniela, infatti per un figlio consiglio di aprire un fondo pensione (mi azzardo a dire “qualsiasi”), al solo scopo di avviare il conteggio per la riduzione della pressione fiscale che lo interesserà un domani. Bastano pochi euro. In tal senso non è un salto nel buio.
Quando il bambino/ragazzo lavorerà, si potrà fare il suo fondo pensione negoziale, oppure accumulare su quello che i genitori gli avranno aperto quando era piccolo (ipotesi generalmente meno consigliata).
In ogni caso per spese mediche, acquisto prima casa è possibile riscattare fino al 70% decorsi 8 anni di iscrizione al fondo (benchè tassati al 23% anzichè al 15%).
ciao e grazie.
6 anni fa
Grazie per l’utilissimo articolo Max!! Vorrei chiederti un ulteriore informazione: che tu sappia è possibile iscrivere i figli nel fondo pensione negoziale di categoria del genitore o devo orientarmi su altri fondi pensione? In quest’ultimo caso avresti qualche fondo da suggerire? Grazie!!
6 anni fa
Ciao Sara, per i figli dovresti orientarti su un fondo aperto.
Per valutarne la qualità puoi ricercare per “stelle” e per ISC (indice sintetico di costo).
Puoi anche sentire con la tua banca. In generale, comunque, se il fine è solo fiscale, non è molto rilevante quale fondi scegli, anche se naturalmente più è efficiente e meglio è.
Grazie mille a te. Ciao.
6 anni fa
Io l’ ho fatto per mia figlia di 24 anni abbiamo iniziato 4 anni fa. Comodo poter risparmiare dalle tasse il 30% . Poi quando mia figlia andrà in pensione si vedrà ! Noi versiamo 50€ al mese e con la tredicesima nostra aggiungiamo ancora qualcosa. Buona serata
6 anni fa
Certo, il risparmio fiscale è molto interessante. Consiglio di verificare i costi di sottoscrizione, in quanto su 50 euro mensili potrebbero incidere abbastanza.
Buona serata.
6 anni fa
Ciao Massimiliano e grazie per la dritta. Ho una domanda per poter fare chiarezza (anzi farmi chiarezza). Apro un fondo aperto per mia figlia di 10 anni. Tra 35 acquisirà il diritto al 9%, avendo 45 anni. Presumibilmente dovrà ancora aspettare circa 20 anni per aver diritto alle prestazioni pensionistiche tassate al 9%. Non riesco quindi a scorgere il beneficio di aprirle un fondo ora. O meglio, se glielo apro tra 10 anni è uguale? GRAZIE!! Ciao
6 anni fa
Ciao Renato e grazie per la domanda. Hai fatto un’ottima riflessione.
Il punto sta nel fatto che tua figlia potrà trovarsi a riscattare in tutto o in parte il suo fondo anche prima della pensione, nei casi previsti dalla legge.
Non possiamo sapere oggi quale sarà la situazione professionale dei nostri figli tra svariati anni, ma questo piccolo versamento una tantum potrebbe tornargli un giorno molto utile.
grazie, ciao!
6 anni fa
Massimiliano ti ringrazio, è stato un articolo molto interessante. Ho sottoscritto già da diversi anni un fondo di categoria ma l’ultimo consiglio è davvero cosa gradita.
6 anni fa
Grazie mille a te. a presto
6 anni fa
Ciao massimiliano.
Hi fatto.un fondo pensione pouche’ ho percepito.in anticipo un tfr che non avrei mai voluto……
Panico
Dove investo i soldi
Dove li metto?
Dopo un anno di informazioni e di incasinamento mentale ( haime’ lla finanziaria) ho optato per fondo pensione in banca i parte
Dove ho avutomsubito nell’anno sucessivonun benificio in busta paga di circa 300 euro.
E gli altri.in un assicurazione privata.
Li ho sparsi in diversi.modi.
Ero stata consigliata da un direttore di banca di acquistare i diamanti.
Oppure del terreno.
Ma è moltontassato pure quello.
Insomma oggi avere 3 soldi del.sudato lavoro …. non sai dove metterli.
I prox li mettero’ sotto la mattonella.
Cosa ho combinato a tuo avviso?
Grazie
6 anni fa
Ciao Luciana, vulcanica e al tempo stesso alla ricerca di basi solide.
Hai valutato di frequentare il corso Intelligenza Finanziaria che terrà Roberto il prossimo maggio?
Potrebbe fornirti molte delle risposte che cerchi.
ciao!
6 anni fa
Ciao Massimiliano, conosci moneyfarm, cosa ne pensi? La consiglieresti? Grazie ciao
6 anni fa
Buongiorno Leonardo,
conosco per sommi capi Moneyfarm ma non l’ho mai utilizzata direttamente.
Alcune persone che conosco e che se ne avvalgono me ne hanno parlato nel complesso bene.
ciao e grazie a te.
6 anni fa
Non capisco il suggerimento finale. Se poi il figlio una volta cresciuto aderisce ad un fondo pensione di categoria, non avrà comunque alcun vantaggio, il contatore parte da quando ha iniziato a lavorare
6 anni fa
Buongiorno Rosario,
il contatore parte dal primo versamento alla previdenza complementare.
Per godere di una tassazione agevolata sul negoziale, un domani la persona dovrebbe far confluire quanto accantonato al primo fondo aperto nell’eventuale fondo negoziale.
Esistono molte incognite a riguardo, sopratutto contando che andiamo a ipotizzare un futuro molto lontano.
Ma proprio per questo stiamo parlando di una iscrizione “simbolica”, che nella peggiore delle ipotesi potrebbe diventare irrilevante.
A presto.
5 anni fa
Ciao Massimiliano,
innanzitutto grazie per gli articoli istruttivi per chi non è esperto del mestiere di “risparmiatore”.
Sono un cliente Fineco, ti volevo chiedere un parere (non una conferma per un investimento) riguardo alla possibilità di iniziare un PAC su Etf a breve, entro la fine oppure inizio anno nuovo.
Pensavo un PAC in Etf fosse un buon inizio di investimento…. Poi oggi ho letto il tuo post sui fondi pensione… Mi sono nati dei dubbi in testa.
Ho recuperato del capitale da un conto postale perché non ero tranquillo dove fosse, tuttavia ora non so dove mettere questo denaro per creare un futuro per me 49 anni e mia moglie 42 e nostro figlio 7 anni.
Avere questo piccolo capitale disponibile e nessun altro investimento attivo, mi ha creato un aumento della responsabilità nei confronti della famiglia riguardo alla scelta che devo compiere, penso che molti tuoi lettori si sentano in questa situazione a volte…
Vista la situazione economica attuale, confermeresti la scelta di un etf come base di inizio per creare un portafoglio personale famigliare oppure ti orienteresti su altro?
Faccio fatica a capire se è meglio agevolazione fiscale o accumulo di capitale nel mio caso, tuttavia mi sembra di aver compreso che per il futuro di mio figlio con una piccola somma posso iniziare un fondo pensione.
Io lavoro nell’alimentare, ho il fondo di categoria Alifond dove l’azienda mette 1,2 % ed io dall’1% in su, ma non so se nonostante le agevolazioni di cui hai parlato possa essere la soluzione migliore.
Grazie ancora di cuore per i consigli,
Enzo
5 anni fa
Ciao! Articolo molto utile! Ho una domanda..aderendo ad un fondo negoziale dici che si può riscattare in caso si cambi settore, ma se invece cambiassi settore e dovessi cambiare fondo, posso trasferire il tutto sul nuovo fondo senza dover riscattare? E sul nuovo fondo il conteggio dei 15 anni riparte da zero per la riduzione dell’aliquota, o mantiene il conteggio degli anni passati sul fondo in uscita?
Grazie in anticipo per la risposta,
Damiano
5 anni fa
Ciao Massimiliano, GRAZIE e complimenti per l’articolo.
Quando riesco a seguirti, mi piace l’approccio.
Mi è interessato parecchio lo spunto finale riguardo al possibile dono da poter fare ai figli; caffè certamente pagato.
Ho approfondito verificando il documento sul regime fiscale del fondo di categoria a cui ho aderito (Fondo Gomma Plastica) ed ho trovato che in caso di riscatto totale il vantaggio fiscale citato (minimo 9%) è possibile solo per 2, poco auspicabili, casi specifici: – per invalidità permanente – per morte dell’aderente prima della maturazione del diritto alla prestazione pensionistica. Diversamente l’aliquota è del 23%.
Mi viene il dubbio che non ho capito qualcosa.
Grazie