Si può fare trading come se fosse un’attività di impresa? Non parlo “solo” del semplice vivere di trading, ma di pensarlo e strutturarlo come un’azienda propria da cui trarre un reddito costante nel tempo.
Prendo spunto da un momento di formazione interna che abbiamo fatto qualche mese fa insieme a Luca Giusti, trader professionista e docente del percorso Options University, perché nell’ultimo anno, le difficoltà del lavoro tradizionale e il tempo passato tra le mura domestiche, hanno avvicinato sempre più persone al trading online come fonte alternativa o integrativa al proprio reddito.
Lo abbiamo visto già dal primo lockdown, con la crescente partecipazione alle dirette nella Community di EDUCAZIONE FINANZIARIA EFFICACE e l’adesione massiccia ai nuovi percorsi formativi online.
Credo che tutta la formazione erogata abbia aiutato moltissime persone a non farsi male, a capire come approcciare il mercato finanziario in modo sistematico e non come un gioco o una scommessa.
Ora facciamo un passo in più.
Cosa vuol dire pensare al trading come un’attività di impresa.
Un’impresa dovrebbe essere strutturata in aree delle quali l’imprenditore dovrebbe avere consapevolezza e controllo.
Una divisione che consente di ragionare in modo ordinato che si può applicare anche all’attività di trading.
Il reparto ricerca e sviluppo.
Nelle aziende è il motore dell’innovazione, nel trading consiste nella raccolta di buone idee, cioè tutte quelle situazioni: trend, titoli o pattern che ci sembrano interessanti.
Il passaggio chiave in questa area è passare dal “secondo me funziona” al testare se quella idea che ho in mente ha funzionato negli ultimi 10/15 anni.
IL reparto acquisti.
Il reparto acquisti della mia attività di trading sono tutti quei costi che devi mettere in conto se vuoi fare questo mestiere.
Cosa ti serve? Una piattaforma di un certo tipo, una connessione più stabile, dei dati di qualità?
Tutte queste cose hanno un costo che va messo a budget.
Non si può contare solo su quello che recuperiamo gratuitamente perché in nessun caso un fornitore serio può solo regalare. Avrebbe a sua volta vita breve nel suo business.
E i dati soprattutto quelli di qualità su cui dobbiamo basare le nostre strategie di trading hanno un costo.
Un’altra voce da mettere a budget è la formazione.
Se fai un mestiere in proprio non puoi permetterti di non fare formazione. Rischi di smettere di crescere. La formazione ti dà oltre alle competenze tanti spunti, nuove idee, cose su cui riflettere. Ti migliora.
Nel trading l’aspetto formativo è cruciale.
I trader professionisti continuano costantemente a formarsi perché per capire cosa funziona sui mercati bisogna studiare, imparare e solo dopo mettere in pratica.
I protocolli di lavoro.
Una volta raccolte le idee, testato quello che funziona, mappato i costi, per metterle in pratica serve un metodo, un protocollo di lavoro.
Un protocollo è un insieme di regole codificate da seguire.
Più sono codificate più sono delegabili ad altri. Sia che si tratti di altre persone che di macchinari.
Automazione dei processi.
Luca ha fatto del trading meccanizzato il suo biglietto da visita. Delegare una macchina a fare un’operazione al posto tuo quando si verifica una determinata situazione è sicuramente uno sgravio di tempo ma è anche un sollievo psicologico. Meno emotività si mette nel trading, più seguiamo le regole che ci siamo imposti, meno errori di fanno.
Controllo misurabilità.
L’ultima fase, forse la più vitale in ogni attività, è quella del controllo.
Quando hai un attività non puoi limitarti a produrre senza mai verificare i risultati. Devi sapere dove vuoi andare e soprattutto a che punto sei lungo quella strada.
Nel trading è altrettanto importante.
Essere consapevoli se le cose funzionano o no. Ed essere preparati al fatto che non funzioneranno per sempre!
Sappiamo tutti che gli eventi imprevedibili possono succedere. Solo il controllo ci consente di individuare i problemi, raddrizzare il tiro e adattarsi alle mutevoli condizioni.
Sentire parlare Luca del trading come attività di impresa fa capire quanto studio, lavoro ed esperienza ci sia dietro per rendere performante e longeva la sua attività.
È di pochi giorni fa la presentazione del percorso più avanzato della Options University in cui ci ha parlato di una strategia che usa da 10 anni con risultati straordinari pubblicati regolarmente.
Non lasciare le cose al caso pare che porti buoni frutti.
Giorgia Ferrari
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