Mi capita spesso di parlare con persone che mi chiedono consiglio per vendere online i loro prodotti. Per lo più artigianato fatto a mano come magliette ricamate, quadri, decorazioni per la casa o piccole opere di fai da te creativo.
A tutti consiglio di aprire un negozio online su Etsy, un portale che in questi anni è diventato il punto di riferimento per chi cerca vintage o articoli unici nel suo genere.
Etsy è un’alternativa a Shopify e Ecwide (leggi anche Vendere online per continuare a lavorare), quindi un modo per generare reddito, aumentare le entrate e incassare la grande soddisfazione di raggiungere con le tue creazioni un pubblico predisposto.
Soprattutto online non c’è miglior strategia di marketing del vendere la cosa giusta, nel posto giusto, alle persone giuste.
I primi passi su Etsy
I passaggi per creare uno shop online su Etsy sono semplici, intuitivi alla portata di tutti anche per chi è alle prime armi.
Basta andare su: https://www.etsy.com/ cliccare su accedi e registrati tramite Google (quindi la tua mail) o Facebook.
A quel punto vai sul tuo profilo si aprirà un menù a tendina e selezioni il simbolo della bancarella (vendere su Etsy).
In fondo alla nuova pagina che ti appare clicca “Apri il tuo negozio Etsy”.
A quel punto rispondi alle domande che ti vengono presentate e passa a scegliere il nome del tuo negozio.
Salva tutto ed è fatta: il negozio è aperto!
Etsy: come vendere
Per farti un’idea di come mettere in vendita i tuoi prodotti guarda cosa e come si propongono gli altri.
Osserva cosa ti piace e cosa no, e se la proposta che ti viene fatta è chiara.
Chiediti se la descrizione degli oggetti ti convince, se da acquirente compreresti, se risponde a tutti i tuoi dubbi.
Le informazioni che non possono mai mancare sono:
- descrizione;
- misure;
- dettagli come il materiale;
- il tipo di lavorazione;
- i tempi di produzione;
- i tempi e la modalità di consegna.
Controlla le immagini: devono sempre essere di qualità perché parlano di chi vende e del prodotto molto più di qualunque informazione scritta.
Anche la quantità delle immagini non va sottovalutata. Se il prodotto viene spedito in una confezione particolare va mostrata, se un prodotto va indossato meglio mostrare l’effetto che fa e inserire le misure della persona, se è un oggetto d’arredo va mostrato da diverse prospettive.
Maggiore è il livello di dettaglio, più vengono tolte di mezzo eventuali obiezioni/domande, più le persone (e potenziali clienti) si sentono rassicurate.
Una volta fatta questa attenta osservazione passa a caricare i tuoi prodotti.
Per ogni articolo che decidi di vendere dovrai inserire:
- una scheda descrittiva del prodotto: usa parole semplici, sii chiaro diretto e comprensibile.
- fotografie ben definite (almeno 2000 pixel) e possibilmente belle!
- definisci i termini d’acquisto: se è un prodotto artigianale indica quanto tempo ti occorre per produrlo e se fai versioni personalizzate ad esempio.
- le opzioni di pagamento.
Ti basta seguire lo schema proposto dalla pagina e seguire tutti i passaggi.
Ci sono regole dettagliate su ciò che puoi indicare come fatto a mano, ad esempio non è consentito rivendere cose fatte da altri senza che ci sia stato il nostro intervento nella produzione. O per gli articoli vintage è previsto che abbiano almeno 20 anni.
Etsy: quanto costa il tuo negozio?
La creazione di un negozio su Etsy è gratuita.
Paghi un costo per il servizio in base a ogni inserzione che pubblichi: ovvero 0,17 euro circa ciascuna (sarebbero 20 centesimi di dollari che con il cambio possono variare).
Ogni inserzione pubblicata rimane attiva per 4 mesi con la possibilità di rinnovo automatico della pubblicazione.
In caso di vendita di un prodotto, Etsy applica una commissione sul valore finale pari al 5% (spese di spedizione escluse).
Tutto quello che resta da fare è provare!
Giorgia Ferrari
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4 anni fa
Avete qualche riferimento sugli aspetti fiscali della vendita di questo tipo di articoli? Fatti a mano personalmente?
4 anni fa
Ciao Alex,
gli aspetti fiscali non dipendono tanto dal tipo di prodotto (fatti a mano o no) ma da come decidi di “inquadrarti”, ovvero se decidi di aprire o meno la partita Iva.
In teoria fino a 5000€ di incassi potresti gestire tutto con delle prestazioni occasionali, ma il mio consiglio è sempre quello di consultare un professionista che ti chiarisca ogni dubbio ;-).
Buona giornata,
Giorgia