John Maeda è una sorta di leggenda vivente. Un designer, un informatico, colui che pensò e realizzò un’icona del design: la tastiera circolare dell’IPOD.
“La semplicità consiste nel sottrarre l’ovvio aggiungendo significato”, scrive nel suo libro “Le leggi della semplicità” (The Laws of Simplicity).
Poco più di cento pagine e una struttura semplice come i concetti che vuole trasmettere.
Dalla sua capacità di guardare alla tecnologia per ridurne la complessità, propone dieci principi applicabili nel lavoro e nella vita.
Leggendolo avevo in mente una frase che esclamano tanti allievi a INTELLIGENZA FINANZIARIA: “Ah! Non pensavo che la finanza fosse così semplice da capire!”
“Le cose non sono né facili né difficili, è come te le spiegano che fa la differenza”, risponderebbe Roberto.
Le leggi della semplicità.
1. Riduci.
“Il modo più semplice per conseguire la semplicità è attraverso una riduzione ragionata.”
Di fronte a un problema complesso la prima cosa da fare è scomporlo seguendo un approccio che Medae ha definito SHE:
- Shrink = rimpicciolisci.
- Hide = nascondi.
- Emobody = incorpora.
In pratica riduci al minimo tutto quello che puoi e nascondi il resto senza togliere funzionalità e valore.
Un “semplifica e accorpa” che quando studi o ti formi diventa: impara un pezzo per volta. In ambito finanziario potremmo tradurlo anche nel consiglio di evitare l’eccessiva diversificazione dei tuoi investimenti, come spiega Roberto in questo video:
2. Organizza.
Nel libro, Medae suggerisce un modo per strutturare le proprie idee usando dei post-it che poi accorpa per categorie in modo da farsi un quadro chiaro.
“L’organizzazione fa sì che un sistema composto da molti elementi appaia costituito da pochi”.
Nello stesso modo sulla gestione del nostro denaro ci rendiamo conto più facilmente di come lo spendiamo quando lo suddividiamo per categorie. Per farlo in modo pratico e veloce noi consigliamo l’uso di una APP.
3. Tempo.
“I risparmi di tempo somigliano alla semplicità”.
Scrive Medae: “In qualità di “uomo occupato” che cerca di preservare il proprio equilibrio mentale, ho una certa familiarità con l’obiettivo di “rimpicciolire” il tempo. Sono uno di quelli che si slaccia le scarpe e toglie il portatile dalla borsa prima di raggiungere il banco dei controlli di sicurezza all’aeroporto, contando di passare alla stessa velocità di un discesista olimpico”.
Senza arrivare a gareggiare con l’autore, una sana gestione del tempo aiuta a semplificare la vita e a dare maggior valore (anche economico) a se stessi e ciò che si fa.
4. Impara.
“La conoscenza rende tutto più semplice.”
Il problema di dedicarsi all’apprendimento di un compito è quello di avere l’impressione di perdere del tempo…Siamo perfettamente consapevoli dell’approccio “mi tuffo a capofitto”, “non leggo le istruzioni, lo faccio!”. Ma, in fin dei conti, questo metodo spesso richiede più̀ tempo che seguire le istruzioni. Se nella vita hai montato un mobile dell’IKEA il concetto è cristallino. Finanziariamente questo approccio fa la differenza tra “giocare” in borsa e “investire consapevolmente”.
5. Differenze.
“La semplicità e la complessità sono necessarie l’una all’altra.”
“Sappiamo apprezzare meglio qualcosa quando lo mettiamo a confronto con qualcos’altro”, spiega Medae, come gli spazi vuoti di una pagina che fanno risaltare lo scritto.
Roberto ripete spesso, che nel lavoro così come nell’investire il proprio denaro: “semplice batte sempre complesso”.
6. Contesto.
“Ciò che sta alla periferia della semplicità non è assolutamente periferico.”
La semplificazione vera si ottiene solo quando non si dimentica il contesto in cui ci si trova. Ciò che appare semplice in un determinato contesto non è detto che lo sia in un altro.
Per Luca Giusti è molto semplice fare trading in opzioni ma quando a INTELLIGENZA FINANZIARIA lo spiega a una platea che sente il termine per la prima volta, Luca usa un linguaggio ed esempi alla portata di tutti.
Allo stesso modo investire su un titolo o uno strumento finanziario senza considerare il più ampio scenario economico rischia di portarci complicazioni non desiderate.
7. Emozione.
“Meglio emozioni in più piuttosto che in meno.”
La semplicità può essere considerata sgradevole. Prendete mia madre, che nutre un disprezzo assoluto nei confronti di tutto ciò che abbia un colore neutro o una forma minimalista; vuole fiori fatti con luci al neon, rane ricoperte di gioielli e altre irrinunciabili decorazioni. Quando si parla di estetica, per lei ciò che conta è il luccichio.
Quando lancio un prodotto o voglio aiutare la memoria ad apprendere meglio un concetto, le emozioni sono fondamentali.
Quando si tratta di investire e fare trading invece, meglio azzerarle.
8. Fiducia.
“Noi crediamo nella semplicità.”
Per natura siamo portati a dare fiducia a un dispositivo che ci appare più semplice, intuitivo, pulito. Ci dà la sensazione che qualcuno abbia pensato e risolto tutti i problemi che potremmo avere prima ancora di poterli pensare.
Nel nostro caso tutta la formazione finanziaria che viene erogata online prevede una serie di video di facile fruizione, suddivisi per argomento e racchiusi in un solo portale.
9. Fallimento.
“Ci sono cose che non è possibile semplificare.”
“Quando si prova a semplificare, c’è sempre un ROF (tasso di redditività del fallimento), che consiste nell’imparare dai propri errori. Un buon artista, o un qualsiasi altro membro della classe dei “creativi”, quando affronta un fallimento sfrutta l’evento negativo per cambiare completamente prospettiva”.
Nell’ambito finanziario puoi aver fatto previsioni, calcoli, seguito le regole, ma come ben sappiamo, possono verificarsi eventi inaspettati. (Leggi anche: Trading in opzioni: cosa fare in tempo di guerra).
In quei casi impariamo molto su noi stessi e sulle emozioni che ci guidano.
10. L’uno.
“La semplicità consiste nel sottrarre l’ovvio e nell’aggiungere il significativo.”
Giorgia Ferrari
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