Italiani popolo di Santi, Navigatori, Poeti e … giocatori di Lotterie! Ormai fanno parte del nostro costume, della nostra quotidianità ma soprattutto (ahimè) della nostra cultura … finanziaria!
Facendo un passo indietro nel tempo, si pensa che la prima “riffa” al mondo sia nata in Cina intorno al 200 a.C. – dinastia Han. Vi era l’esigenza di riempire i forzieri dello Stato che doveva finanziare grandi opere nello sconfinato Impero.
Per la prima lotteria nel nostro “Stivale” bisogna arrivare nella Milano del 1449. La Repubblica Ambrosiana aveva pressoché prosciugato le sue casse a causa di una lunga guerra contro Venezia.
Venendo all’Italia dei nostri giorni, nel 1994, attraverso una legge finanziaria dell’allora governo Ciampi, venne introdotta la lotteria istantanea (c.d. “gratta e vinci”) col nome di “La fontana della Fortuna”; l’istituzione di questo gioco serviva al Ministero delle Finanze per reperire oltre 200 miliardi delle vecchie lire.
Dal 1994 ad oggi i Monopoli di Stato hanno dato fondo alla loro fantasia per inventare ogni sorta di nome, sistema e pubblicità per far vincere i tantissimi “grattatori” ma … chi vince davvero?
Nelle righe sopra ho descritto tre situazioni assai diverse tra loro nel tempo, nel luogo e nelle modalità, ma tutte con un elemento in comune: l’esigenza di “fare cassa” per chi organizza le lotterie! E non di regalare denaro a chi si illude di diventare ricco in una manciata di secondi…
Per dare l’idea di quanto sia remota l’eventualità di una vincita secca al superenalotto (6 numeri giocati per la sestina vincente) è stata calcolata in 1 su 622.614.630 la probabilità di successo per ogni combinazione giocata.
Praticamente se ogni persona al mondo giocasse una schedina diversa dall’altra, solo undici individui su sette miliardi risulterebbero vincitori…!?! Escluso Gastone di Paperopoli, sarebbe statisticamente più redditizio per tutti gli altri mettersi davanti alla Borsa di New York a fare l’elemosina, augurandosi che passino i fratelli Duke (ogni riferimento al film “Una poltrona per due” è assolutamente voluto ^_^) in vena di beneficenza!
Lungi da me l’idea di giudicare o peggio colpevolizzare chi acquista gratta e vinci o chi gioca i numeri che gli sono apparsi in sogno, ma è giusto fermarsi e riflettere su una dinamica che, se “sottovalutata” in alcuni aspetti o “sopravvalutata” in altri, potrebbe creare non poche complicazioni.
Capita infatti di vedere persone che “non si fanno mancare” l’acquisto quotidiano di questi cartoncini che, numeri alla mano, quando (e se) vincono, non riescono comunque a recuperare i soldi precedentemente spesi per questi (anti) investimenti. Conosco addirittura persone che, in caso di vincita milionaria, riuscirebbero persino ad aumentare i propri problemi finanziari stante il loro “cattivo rapporto” col denaro e la sua gestione.
Tutto ciò perché si tende a confondere il concetto di “benessere finanziario” con quello di “possesso di grandi somme di denaro”. Mentre il primo aspetto è formato anche (ma non solo) da una complessa ed articolata componente economica, la seconda è solamente l’addizione dei propri attivi: conti in banca, investimenti, polizze, etc.
Nel precedente articolo del 2 aprile 2011 di questo blog, ho raccontato la realtà finanziaria di due cari amici che, partendo da condizioni generali simili (stipendio, componenti del nucleo familiare, salute, stili di vita, etc.) hanno due situazioni finanziarie completamente diverse: uno non riesce a campare se non fa rate, l’altro dispone di un consistente portafoglio investimenti.
Non è un problema di Quoziente di Intelligenza quanto, piuttosto, di [workshop_what what=”490″ color=”navy”].
A differenza del Quoziente di Intelligenza, che può essere definito un coefficiente costante dalla nascita, l’Intelligenza Finanziaria è un “metodo” e come tale si può apprendere, renderlo conforme alle nostre esigenze e svilupparlo senza limiti!
Questo non è uno spot al corso di [workshop_what what=”490″ color=”navy”] di Roberto Pesce ma solo una semplice considerazione che ognuno di noi può fare partendo dalla propria esperienza.
Quante volte ci siamo chiesti: “Ma dove ho speso tutti questi soldi?” “Come faccio a prendermi cura dei miei soldi se non ho mai tempo libero?” “A casa è mia moglie che gestisce l’entrate e le uscite, io non so nulla!”
Frasi come queste evidenziano un marcato disinteresse nei confronti del denaro. Se da un lato questo atteggiamento potrebbe (solo!) compromettere tante “soddisfazioni” derivanti dal frutto del nostro lavoro, da un altro potrebbe essere addirittura dannoso, se non si riuscisse a far fronte alle nostre necessità fondamentali.
Pertanto, affidiamo a noi stessi la responsabilità dei nostri futuri successi attraverso la conoscenza e la formazione, e lasciamo alla Dea Bendata l’onere di assisterci alla tombola del prossimo Natale … abbiamo solo da guadagnarci!
Enrico Vigo
13 anni fa
Sempre a riguardo di lotterie e simili un altro modo per sperperare denaro è giocare i ritardatari al Lotto!
Senza rendersi conto che il ragionamento che sta alla base di questa tecnica (cioè prima o poi uscirà) si può fare su qualsiasi numero, tanto prima o poi uscirà
Complimenti al sito sempre con contenuti interessanti
13 anni fa
… Scusate ma parliamo di gratta e vinci o di super enalotto? Il titolo scrive gratta e vinci ma il testo parla di numeri relativi ad altro prodotto ed azienda! Anche se si tratta di tentare la fortuna in entrambi i casi, vorrei ricordarvi che le vincite distribuite dal gratta e vinci sono circa il 75% dell’incasso e che le probabilita’ di vincita sono quindi ben superiori rispetto al Superenalotto. Va bene la cultura finanziaria ma non attacchiamo troppo chi grazie a questa lotteria da lavoro a circa 1100 persone solo in Italia ed altre migliaia nel mondo. La fortuna e’ fortuna ma a tanti italiani e’ andata bene!! le vincite e le rendite distribuite sono pubbliche e chiunque puo’ verificarle.. E poi va bene usare l’intelligenza finanziaria ma non perdiamo di vista che sognare ogni tanto fa bene e non implica per forza dipendenza da gioco e rovina economica!! Vi ricordo che il gratta e vinci e’ un prodotto di Lottomatica in esclusiva dal 2004 e non di SISAL(Superenalotto) e le numeriche incassi-vincite sono quindi totalmente diverse.!! Il gioco esiste da sempre e soprattutto in Italia e’ fonte di reddito per le aziende private che lo gestiscono e i loro dipendenti oltre che per le decine di migliaia di commercianti che da sempre vendono il prodotto a tutti coloro che magari oltre ad un corso di intelligenza finanziaria( per altro utilissimo) investono anche in un biglietto GeV nella speranza di tirare su qualche soldo facile!! …non si vive di sogni ma neanche si muore! Ultimo dato: 20 milioni di italiani comprano i gratta e vinci!! Buona notte a tutti..
13 anni fa
Ciao Marco e grazie per il tuo commento.
E’ vero il titolo tratta di “Gratta e Vinci” poi successivamente ho parlato anche di Superenalotto, ma come tu ben sai i titoli di un articolo – blog o quotidiani – danno un’indicazione di massima sugli argomenti che vengono affrontati. Tra l’altro con un filo di ironia,ho parafrasato una frase molto più seria e delicata rispetto a riffe e lotterie.
Vorrei però richiamare la tua attenzione su due aspetti che ho chiaramente evidenziato nell’articolo:
1) Non vi è alcun giudizio etico o morale su chi compra Gratta e Vinci & Co;
2) L’importanza,la delicatezza e la responsabilità delle scelte che facciamo per raggiungere i nostri obiettivi.
Vedi Marco, io credo assolutamente nei sogni e nel valore che hanno nella vita di un individuo, e ci credo al punto tale che, a differenza di tante altre persone, mi impegno al massimo per poterli raggiungere. I latini dicevano: HOMO FABER FORTUNAE SUAE, l’uomo è artefice del proprio destino e ne sono assolutamente convinto!
Per questo ti dico che se la “buona stella” mi vorrà accompegnare nelle mie scelte sarò molto felice, ma di certo non aspetto lei per attivarmi!!!
Enrico Vigo
13 anni fa
Grazie Enrico per la Tua risposta.
Sono d’accordo con quello che scrivi nel tuo ultimo commento, non del tutto su come è partito l’articolo “vade retro..”” che a parer mio non è cosi’ delicato, e se pur non giudichi espressamente chi acquista il Gratta e Vinci, di sicuro non mette in buona luce le aziende che commercializzano i giochi. Insomma il ” vade retro”..non ci stava.. Ritengo che i vostri corsi siano estremamente interessanti, ma penso che la promozione degli stessi non debba obbligatoriamente denigrare altri prodotti frutto di lavoro di grandi manager, impiegati, collaboratori, rivenditori, produttori, trasportatori, che alla fine sono anche i clienti proprio dei vostro lavoro. Come tu stesso sottolinei, la buona stella va cercata e non aspettata, ma lasciamo giudicare l’operato delle aziende tutte a chi di dovere e limitiamoci a parlare del nostro lavoro svolgendolo al meglio rendendo ogniuno di noi artefice del “..proprio..” destino.
I corsi di Roberto sono molto interessanti e parteciperò prossimamente ad uno di essi.
grazie ancora per la tua risposta.
marco
13 anni fa
Ciao Marco, come ho affermato in altre occasioni in questo blog, il confronto di idee e punti di vista differenti permettono di crescere e migliorare la vita di ciascuno di noi.
Per amore della verità, faccio una breve precisazione rispetto a quanto hai affermato, i seminari che trovi su questo sito sono ideati, creati e (finora unicamente) condotti MAGISTRALMENTE dal Dott. Pesce. Io collaboro solo al blog.
Ti assicuro che la tua azzecata scelta di parteciapre ad uno dei corsi qui proposti, sarà per Te un’ottima occasione di formazione ed una piacevole esperienza di vita!
Spero vorrai continuare ad arricchire questo blog con le tue attente analisi!
Enrico Vigo
13 anni fa
Ciao Enrico,
leggendo l’articolo non posso che essere d’accordo con te circa le considerazioni riportate ed in particolare sull’attenzione che ogni persona dedica al proprio denaro soprattutto in questi tempi dove la crisi, ormai non solo più finanziaria, ha colpito in maniera concreta e reale le famiglie.
Cassa integrazione per i dipendenti e calo del fatturato per le “partite IVA” hanno inesorabilmente indebolito le entrate di moltissime famiglie e far quadrare i conti è sempre più arduo e richiede sempre più impegno e disciplina.
Sicuramente la chimera del denaro facile ed in abbondanza da accaparrare tramite il “gioco” fa gola a tutti ma soprattutto fa sognare il che non fa mai male l’importante è farlo con giudizio e come dice lo spot <> ma quant’è il giusto…:-)?
Buon trading!
IVAN
13 anni fa
Notevole il dibattito che si è acceso (ciao Marco!) … e interessanti i punti di vista proposti.
Personalmente, nell’ottica di questo blog e del lavoro che svolgo sono d’accordo con il tono dell’articolo di Enrico, e ritengo corretto e doveroso far riflettere le persone su alcuni comportamenti e abitudini dannosi per il proprio benessere finanziario.
Venendo nello specifico al tema in questione, lotterie, gratta e vinci, superenalotto e giochi più o meno d’azzardo in genere, la cosa essenziale è far riflettere le persone sullo spirito per il quale si accostano a tali giochi.
Se il loro obiettivo è “essenzialmente mi diverto e se poi vinco tanto meglio!” niente da ridire, raggiungono ogni volta il proprio obiettivo che peraltro è assolutamente legittimo e importante.
Se però, come tristemente succede a moltissimi giocatori, spendono denaro alla ricerca del miglioramento del proprio status finanziario, allora ha senso farli ragionare sul fatto che quella che stanno seguendo è una strategia perdente.
Il punto chiave del loro errore sta nell’atteggiamento: “Cosa vuoi che siano 2 euro per un biglietto …” perchè sommando ogni volta 2 € e impiegandoli in modo diverso nel tempo raggiungerebbero ben altri obiettivi.
Che poi sulle loro perdite molte persone e aziende e lo Stato in primis traggano del profitto è tutto un altro discorso, se gestissi una tabaccheria venderei anche io i gratta e vinci visto che so che la gente li vuole comprare ma sarei consapevole di stare vendendo alle persone un prodotto in linea di massima dannoso, come dannose sarebbero anche le sigarette e svariate altre porcherie non solo alimentari che di solito vengono distribuite negli stessi esercizi commerciali.
Prima ancora che delle aziende che li commercializzano se volessimo scendere sul piano dell’etica commerciale e educativa dovremmo in realtà parlare dello Stato che lucra sul tabacco, sugli alcolici, sulle lotterie etc. , il discorso sarebbe interessante e avrei molte cose da dire in proposito ma tutto sommato andremmo parecchio fuori tema per cui finiamola pure qui.
Alla prossima,
Roberto
13 anni fa
Ciao Roberto,
sono totalmente d’accordo con quanto esponi in questo tuo commento in quanto bisogna cercare di capire con quale scopo si gioca al gratta e vinci, superenalotto e, metterei dentro anche le slot machine di tutti i tipi.
Infatti se l’obiettivo di una persona che gioca è quello di divertirsi, ben venga in quanto BISOGNA ANCHE DIVERTIRSI nella vita, certo bisogna farlo in proporzione alle proprie possibilità, mentre penso che la maggioranza delle persone cerchino la vincita facile con una spesa che all’inizio è limitata (cosa vuoi che siano 2 euro!) ma che poi diventa quasi come una droga.
Se quindi l’obiettivo è il secondo, consiglio a tutti di cominciare a frequentare blog e corsi di Roberto in quanto ottimi per cambiare punti di vista.
Un salutone
Alessandro
13 anni fa
A mio avviso i “gratta e vinci” sono dannosi, perché per diffondersi puntano su un messaggio fortemente diseducativo, ovvero fanno pensare che, per risolvere i propri problemi finanziari, la soluzione sia affidarsi alla fortuna, cosa che appare evidentemente errata: la maggior parte delle persone non recupererà mai i soldi spesi e chi vince difficilmente ha la cultura per gestire il capitale che si trova ad avere e facilmente lo sperpererà. Pensare, invece, di risolvere quei problemi con le nostre forze porterà ad avere numerosi vantaggi: una probabilità molto più elevata di raggiungere gli obiettivi, un miglioramento della nostra cultura relativamente alla gestione del nostro patrimonio e ultimo, ma non meno importante, la soddisfazione di averlo fatto con le proprie forze che è molto più gratificante, almeno per me, dell’essere stati baciati dalla fortuna.
13 anni fa
mi fa specie quando sento in televisione vinto un milione di euro, sarebbe più corretto dire a fronte di cento milioni giocati vinti appena un milione per giunta andati ad una sola persona… per me è pubblicità ingannevole (ma legale)
13 anni fa
I soldi vinti hanno un bel sapore(ho fatto piccole vincite in passato) ,gestire le proprie finanze è qualcosa di ancor più bello e soddisfacente sopratutto quando i risultati desiderati vengono raggiunti!!!!!!!!!