“Allena la tua mente per trovare tranquillità, riparare il passato e preparare il futuro” è questo il sottotitolo di “Pensa come un monaco” di Jay Shetty, un libro da leggere, meditare e mettere in pratica.
Un libro che sarà molto presente nei miei regali di Natale.
Del resto, è arrivato a me sotto forma di consiglio donato da un caro amico e, nello stesso modo, vorrei rimettere in circolo la gentilezza.
Non è facile trovare un libro che ti spieghi in modo semplice come pensi un monaco. Che ti racconti, fra le altre cose, come a un certo punto della sua vita un laureauto in Economia alla Cass Business School di Londra, lanciato verso una carriera tutt’altro che frugale, decide di lasciare tutto e chiudersi in un ashram in India. È interessante scoprire come sia la vita nel monastero e sorridere delle piccole difficoltà molto umane che Shetty affronta giorno dopo giorno, fino a far proprio nel profondo quel modo di vivere e di essere.
Jay Shetty sembra scrivere con quel sorriso pacifico che vedi scintillare negli occhi dei monaci: una leggerezza vera di chi sa stare nel momento presente e che ha chiara la temporaneità di ogni cosa. Il più grande merito che trovo in questo libro è riuscire a rendere contemporanea e alla portata di tutti un’antica saggezza.
Ho avuto la fortuna nella mia vita di vivere esperienze di ritiro spirituale con un maestro che aveva la stessa capacità: rendere semplici e attuali gli insegnamenti per aiutare le persone a far spazio nella mente, a respirare la vita, a trovare il proprio dharma.
Dharma, al pari di molti termini sanscriti, non si può tradurre con un’unica parola ma, l’espressione che più si avvicina al suo significato è «la tua vocazione».
Come si riconosce il proprio dharma? C’è un intero capitolo che aiuta a tracciare il nostro profilo e darci una risposta.
Ancor prima di cercare di capire quale sia il proprio posto nel mondo, Jay Shetty, spiega come lasciare andare nel senso più ampio del termine, ed evolvere dal pensiero che ci identifica, che crea desideri e attaccamento alle cose, e che per questo alimenta le nostre paure rendendoci insoddisfatti o accecati.
La paura non previene la morte. Previene la vita. BUDDHA
«Mai prima d’ora tante persone sono state così insoddisfatte, o così ossessionate dalla ricerca della felicità…Oggi siamo tutti in lotta con i troppi pensieri, la procrastinazione e l’ansia».
La strada più semplice per gestire le emozioni passa attraverso il respiro e, grazie a quello, nella meditazione.
Semplice perché il respiro è sempre con noi e le tecniche che sono spiegate nel testo sono davvero alla portata di tutti. Quando la meditazione attraverso il respiro diventa una routine, si allena il benessere, la consapevolezza, il sentire, la capacità di vedere la bellezza e il nuovo in quello che ci circonda.
Ogni giorno quando ti svegli pensa: oggi sono fortunato perché mi sono svegliato, sono vivo, ho una preziosa vita umana, non la sprecherò. Dalai Lama
La terza e ultima parte del libro intitolata DARE vale, a mio avviso, tutto il libro.
Partendo dal capitolo sulla GRATITUDINE “la droga più potente del mondo”, fino a quello sulle RELAZIONI lo trovo ricco di analisi, strumenti e risposte a tante dolorose paranoie della vita che non fanno altro che sottrarci energia e tempo preziosi, quando l’unica cosa che davvero conta è l’amorevole cura di sé e degli altri per coltivare una vita intenzionale in ogni tipo di relazione.
E ancora più su: essere di servizio alla felicità altrui.
La chiarezza con cui Jay Shetty sa condurti un pezzo per volta in una sorta di ascesa verso il finale, è sorprendente. Non c’è nulla di scontato anche per chi è avvezzo a questi concetti.
Un libro bellissimo che mi auguro possa accompagnare il tuo Natale e ogni tua epifania!
Giorgia Ferrari
3 anni fa
Ciao Gio, bellissima recensione e ottima idea per un regalo di Natale, per me e per i miei amici
3 anni fa
La tua copia era già pronta amica mia ?
Ma non aspettare me, leggilo, che noi festeggeremo in altro modo!
Ti abbraccio,
Gio