Momento complicato, tempo di serrare i ranghi e mettere in campo le nostre migliori risorse

Ho appena controllato ed è passato esattamente un mese da quando ho scritto il mio ultimo articolo sull’amato blog, blog che nel frattempo non è rimasto silenzioso avendo comunque raccolto l’importante contributo dei bravissimi Enrico Vigo e Michele Colosio.

Più in generale, chi mi segue da tempo con attenzione e affetto lo avrà certamente notato, sono ormai svariati mesi che fatico a dare continuità alla scrittura e il motivo, detta francamente e senza tanti giri di parole, è che da un pò mi sento in difficoltà nel continuare la mia opera, che per me è sicuramente lavoro (inteso come ritorno economico e tutto quanto ne consegue) ma che allo stesso tempo da sempre vuole essere anche il mio modo personale di contribuire al benessere e al miglioramento della vita altrui e più in generale del nostro mondo e della società in cui viviamo.

Il momento che stiamo vivendo è difficile, complicato, estremamente incerto.

Da sempre ho cercato di diffondere attraverso i corsi, gli incontri introduttivi dal vivo e tramite questo stesso blog entusiasmo e positività prima ancora che idee, tecniche e strategie che pur sono importanti. La positività e l’ottimismo il più delle volte per me nascono dal buon senso e dall’esame del passato che ci permette di dire che se siamo sopravvissuti a due guerre mondiali, epidemie, crisi di ogni genere e natura, corruzione e malgoverno beh … la deduzione che ne discende è che i problemi e le difficoltà sono ricorrenti ma anche transitori e che non solo si possono e devono superare ma, anzi, spesso rappresentano vere e proprie opportunità per diventare più forti, più saggi e, finanziariamente parlando, anche più ricchi (chi ha frequentato i miei corsi sa di cosa sto parlando e quante opportunità ogni crisi porta con sè!).

Tutto ciò rimane valido anche in questo momento ma la sensazione forte è che questa volta stiamo realmente assistendo e partecipando in diretta a un conflitto di livello superiore in cui la posta in palio sono la qualità e il tipo di esistenza che per i prossimi decenni o forse addirittura centinaia di anni vorremo o potremo lasciare in eredità non tanto a noi stessi quanto ai nostri figli e a tutte le generazioni future.

Per natura non sono un “complottista” nè un pessimista e tendo a rifuggere da ogni forma di pensiero o informazione che porta mente ed emozioni verso la negatività tuttavia se si osserva con un minimo di acume il dipanarsi degli eventi internazionali e si ragiona a mente aperta e senza pregiudizi credo sia difficile sfuggire alla conclusione che il “sistema mondo” come lo abbiamo vissuto e conosciuto sin qua stia collassando di fronte ai nostri occhi con un’impressionante tendenza all’accelerazione dei processi.

Un pizzico di umorismo non guasta mai …

Qualche lettore potrà forse dirci che ciò è dovuto all’approssimarsi del famigerato dicembre 2012 profetizzato dai Maya e in relazione al quale l’anno scorso ho ascoltato un’interessantissima e abbastanza verosimile teoria formulata da Greg Braden in occasione di una conferenza pubblica (teoria che peraltro lasciava dentro molta speranza per un futuro decisamente migliore e più giusto).

Altri invece ci potrebbero parlare di complotti e macchinazioni per ridurre l’umanità in ginocchio sotto il dominio di un nuovo ordine mondiale dominato dalle elite di burocrati e banchieri vari a loro volta soggiogate al potere di famiglie potenti e di pochi “illuminati” segretamente ben organizzati per spartirsi il pianeta e anche queste teorie hanno con certezza almeno qualche pezzo di verità al loro interno.

La mia personale opinione è che … non lo so, non so davvero più a chi e cosa credere vista soprattutto la palese disinformazione e manipolazione che quotidianamente ci viene propinata dai media ufficiali e l’altrettanto palese mancanza di etica, trasparenza e onestà di cui quotidianamente danno triste spettacolo le cosiddette “classi dirigenti” di ogni razza e colore politico e a cui come cittadini pensanti assistiamo ogni giorno sempre più increduli e disgustati. Aggiungo che, nonostante noi come paese Italia si riesca sempre a spiccare come esempi viventi di corruzione, malgoverno, indecenza nei comportamenti e nella gestione della cosa pubblica, anzianità di persone, cose e procedure, mancanza di modernità e innovazione etc. non è poi che all’estero se la passino meglio di noi quanto a politici e governanti basti pensare uno per tutti alla grande delusione rappresentata in USA dai 4 anni di presidenza Obama e alla triste scelta a cui gli americani saranno chiamati a novembre tra il per l’appunto deludente Barack Obama e l’inquietante Mitt Romney, scenario in cui sei costretto a votare turandoti il naso il meno peggio del mazzo, scenario che purtroppo noi conosciamo molto bene e che sta facendo allontanare sempre più persone dal pur fondamentale diritto di voto.

Facendo un passo indietro rispetto a teorie e personaggi, quello che vedo io è che il sistema finanziario mondiale basato essenzialmente sul debito, sulla crescita continua e sulla follia del PIL non solo mostra delle falle sempre più gravi e frequenti ma sta palesemente collassando, il che potrebbe anche essere un’ottima cosa se sapessimo cosa andrà a sostituirlo e come fare a scansare le inevitabili macerie a cui questo processo darà inevitabilmente origine.

Giusto per spezzare un istante il filo del ragionamento, guardati il video qua sotto, è un classico discorso di Bob Kennedy contro la “dittatura del PIL“, vecchio ma tuttavia forse mai attuale come ora.

httpv://www.youtube.com/watch?v=grJNlxQsqtE

Che moltissimi tra noi abbiano per troppi anni vissuto troppo al di sopra dei propri mezzi è che i tempi chiamino ad una riduzione marcata di stili di vita e consumi penso sia parecchio evidente, il problema sta tuttavia nel fatto che le resistenze dei vari interessi particolari sono molteplici e nessuno vuole rinunciare al proprio posto a tavola pretendendo che siano gli altri ad alzarsi e togliere il disturbo. Che questo atteggiamento sia destinato solo a produrre guai ancora maggiori mi sembra tanto evidente che non vale nemmeno la pena di argomentarlo.

Parlando di attualità, l’euro si scopre ogni giorno di più come una moneta senza senso, che unisce e vincola gli stati membri togliendo sovranità monetaria e libertà operativa alle singole nazioni ma senza che ci sia allo stesso tempo anche una corresponsabilità nella copertura del debito. E’ peraltro ormai palese che la nostra sovranità nazionale è stata svenduta e neanche all’Europa ma alla BCE che, vale la pena ricordarlo, non è un’istituzione bensì una banca oltretutto a proprietà in gran parte privata e non pubblica ma che detta le politiche e dispensa lodi e critiche ai governi agendo come una sorta di “Grande Fratello” sempre più preoccupante.

La Grecia è ormai al collasso non più solo finanziario ma anche politico e nessuno spiega con chiarezza cosa succederà alla stessa, al suo debito pubblico, e a chi ha contratto un mutuo in euro se il paese dovesse o volesse uscire dall’euro e ritornare alla dracma come sembra ormai estremamente probabile. Politici, banchieri e professoroni in televisione esui giornali dicono solo che “sarebbe un disastro, costerebbe tantissimo …” ma nessuno dice come e cosa succederebbe, e questo solo in parte perchè semplicemente … non è previsto che un paese esca dall’euro!! Come dicevo, la sovranità popolare e l’autonomia dei popoli sono palesemente fuori dalle agende e dalle priorità e si preferisce continuare ad utilizzare paura e incertezza come sistemi di controllo delle masse che tuttavia … si stanno sempre più incazzando.

Perchè la Grecia è importante?

Perchè, in un senso e nell’altro, è un esempio e un esperimento in diretta di quello che potrebbero o dovrebbero essere le successive caselle del domino a cadere con un crescente effetto contagio: Portogallo, Irlanda, Spagna, Italia, Francia …

Passando dall’Europa agli USA e già detto della delusione della gente comune rispetto al governo che non ha cambiato di una virgola le regole del gioco della grande finanza, responsabile per aver trascinato il mondo nel caos ormai già 4 anni fa (!) ma che invece di essere punita o messa in sicurezza è stata invece ulteriomente premiata con il regalo a tutti gli effetti di una montagna di denaro pubblico, vale la pena ricordare che anche loro non se la passano bene sepolti come sono sotto una massa immane di debito (sia pubblico che privato) e con il dollaro “stampato” a fronte di niente, realmente creato dal nulla dalla FED (Federal Reserve), la banca centrale USA che per chi non lo sapesse è a tutti gli effetti una banca privata con poteri immensi e per molti palesemente anti-costituzionali.

Molto ci sarebbe da dire sulla creazione del denaro e sui retroscena più o meno noti di tutte queste vicende che comprendono anche l’omicidio di JFK e magari prima o poi ne potremmo anche parlare per dare un pò di informazione pubblica se riscontrerò interesse su questi argomenti (LASCIA UN COMMENTO in fondo all’articolo, mi raccomando!), tornando tuttavia a noi e al presente le mie conclusioni sono le seguenti:

  1. Stiamo a tutti gli effetti vivendo pattinando su un ghiaccio sempre più sottile e che emette quotidianamente nuovi scricchiolii … magari reggerà comunque e non si romperà mai perchè nel frattempo verrà sostenuto o riparato in vari modi ma può anche essere che si rompa del tutto da un momento all’altro e … senza preavviso.
  2. La gran parte dell’informazione che riceviamo dai mass media è lacunosa, manipolata, incompleta e distorta e in generale perlopiù mirata a creare paura, rabbia e incertezza nella gente. Oggi più che mai è necessario informarsiabbinando all’informazione ufficiale anche quella alternativa per la quale il canale privilegiato è sicuramente il web in cui tuttavia è difficilissimo distinguere tra informazione di qualità e spazzatura, rivelazioni scomode e pazzoidi millantatori. Anche qua … incertezza.
  3. Stante lo scenario incerto di cui sopra, dal punto di vista individuale e per il benessere e la sicurezza delle nostre famiglie, il mio consiglio è di essere preparati e organizzati sia per il proseguimento dello status quo che per cambiamenti importanti e dalle conseguenze non spiegate quali la dissoluzione dell’euro, la dissoluzione del dollaro ed eventuali fenomeni ad essi correlati quali potenziali scenari di iperinflazione da un lato o deflazione dall’altro, disoccupazione crescente, fallimento di banche etc.
  4. La storia ci insegna che altre valute sono crollate e scomparse, che imperi e sistemi politici che sembravano eterni e immutabili si sono dissolti ma in ogni caso l’umanità non solo ha continuato il suo corso ma è anche andata genericamente sempre verso il meglio anche se tra mille contraddizioni e sfide tutt’ora da risolvere per cui … niente panico ma un momento complicato da gestire.
  5. Disagio economico, incertezza per il futuro, conflitto sociale, mancanza di stima e affidabilità nei confronti della classe dirigente, bombardamento costante di cattive notizie sono tutti fattori che impattano negativamente sulla nostra mente e sulle nostre emozioni togliendoci energia, serenità e fiducia. Occorre riconoscere questo stato di cose e reagire cercando di limitare al massimo le influenze negative ed invece nutrirci del tanto bello che comunque ci circonda e riconoscere i tanti doni e le tante fortune che tutti noi abbiamo. In altre parole, non serve a niente mettere la testa sotto la sabbia, aspettare che passi la tempesta e arrivi un qualche eroe su un cavallo bianco a salvarci ma piuttosto è necessario ricontestualizzare e mettere tutto in prospettiva riappropriandoci di ciò che conta veramente.
  6. E a proposito di ciò che conta veramente e di gestione del cambiamento, se vogliamo che il cambiamento vada verso la costruzione di un domani migliore (e io lo voglio con forza e sono pronto a battermi per questo) bisogna che ognuno di noi diventi parte attiva, a partire dal proprio quotidiano e dalle piccole cose, dal modo in cui trattiamo gli altri e da quanto investiamo in noi stessi e nella nostra squadra, il che può voler dire anche nella cosa pubblica.

Quando il momento è difficile e l’inverno si fa più gelido e cupo, non solo chi è debole perisce ma anche il lupo forte se è da solo potrebbe non farcela mentre il branco, invece, sopravvive.

Servono in campo le nostre migliori risorse, a livello fisico, mentale, emozionale e finanziario e servepensare come una squadra e non come singoli.

Insieme alla dittatura del PIL il modello imperante si è sempre basato sulla logica della competizione e della sopravvivenza del più forte ma questi tempi di cambiamento richiedono un salto di paradigma verso la logica del team, della squadra e della cooperazione in un’ottica vincere-vincere.

La palla quindi è ora nel tuo campo, se mi leggi vorrei un TUO COMMENTO sentito e articolato a questo post. Ad esempio potresti dirmi …

  • Hanno un senso e un utilità per te le cose che ho scritto in questo articolo? Vuoi che scriva ancora in futuro articoli di questo tenore e rivolti alla gestione del cambiamento e a cosa fare per un futuro migliore?
  • Cosa pensi del momento che stiamo attraversando? Crisi passeggera, crisi di sistema, complotto di pochi ai danni di tanti o cosa?
  • Quali sono le tue idee per la gestione del momento? Quali le idee pratiche, concrete, condivisibili e utili per gli altri?
  • Rimanendo nell’ambito di cose ragionevoli e fattibili, come posso aiutarti al meglio a gestire il momento attraverso le mie competenze e i miei strumenti (blog, risorse gratuite, corsi e seminari anche a pagamento, altre iniziative…)?
  • Hai risorse utili e interessanti da condividere tramite il blog, informazioni, cose pratiche o semplicemente notizie, video o altro che aiutino a stare sereni e a riconoscere le tante cose buone che quotidianamente avvengono nel mondo?
  • Cosa pensi potremmo fare come singoli cittadini per non lasciare la cosa pubblica impunemente nelle mani dei delinquenti sociopatici e senza cuore a cui finora l’abbiamo supinamente delegata senza badarci più di tanto? (Nota bene, non lamentele, critiche o segnalazioni di malapolitica, di quelle ne sappiamo e abbiamo già abbastanza, sono in caccia di idee valide per cambiare uno status quo che sento ormai intollerabile)

Nelle prossime settimane ricomincerò anche a scrivere e condividere articoli e risorse più in linea con la tradizione del blog a partire dalla recensione della prima edizione del corso [workshop_what what=”492″ color=”navy”], che ha visto la luce la scorsa settimana e su cui magari c’è curiosità di sapere come sia andata, fammi però davvero sapere cosa ne pensi di questo mio sproloquio a cuore aperto pubblicato oggi, se saprò che c’è interesse e utilità nel parlare di queste cose può essere che si possa dare un pò di continuità al tutto e si apra anche un fronte blog e magari anche  altre iniziative per discutere di questi argomenti e gestire questo momento così complicato ma allo stesso tempo gravido di potenzialità.

Parlando di risorse da condividere e dando il buon esempio, condivido qua sotto un video che questa mattina mi ha regalato una bella partenza di giornata (guardalo tutto, sono 5 minuti molto belli) e chiudo citando una frase non mia ma di cui non ricordo l’autore: “Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano nulla”.

E’ tempo di cambiamento.

E’ tempo di serrare i ranghi e mettere in campo le nostre migliori risorse.

Roberto Pesce


httpv://youtu.be/nwAYpLVyeFU

39 commenti

  1. Renato

    13 anni fa  

    Caro Roberto, comprendo perfettamente il tuo stato d’animo in quanto conosco la tua ‘filosofia’ di vita prima ancora che quella professionale che ho apprezzato nei tuoi corsi in questi ultimi 10 anni. Anche io, come te, e ho avuto modo di scriverlo negli ultimi articoli del mio blog, ho manifestato una certa pesantezza emotiva nello svolgere la mia professione di promotore finanziario, in questi ultimi mesi. Lo scenario che abbiamo sotto gli occhi ci impone più di un cambio di paradigma che darà l’opportunità, a chi come sempre saprà coglierla, di migliorare la nostra qualità di vita. Certo, le difficoltà e il cambiamento potranno anche essere notevoli, ma il sistema così com’è e’ insostenibile, perverso e alla lunga ( come ahime stiamo vedendo) estremamente pericoloso.

    Ti ringrazio per l’onesta intellettuale che hai usato anche questa volta nel parlare
    Apertamente e con coscienza di ciò che e’. Anche io non so perché succede ora, se per il cambio vibrazionale, o meno, ma sono aperto a questa opportunità di ripensare le nostre vite, con coraggio per me e per i nostri figli.

    Un caro saluto

    http://www.investiresemplice.it/ci-sono-un-greco-un-francese-e-un-italiano-sullapollo-13


  2. Giansiro

    13 anni fa  

    Gli uomini buoni devono fare solo l’unica cosa importante: cessare qualsiasi tipo di consumo che non pregiudichi la loro sopravvivenza.
    Solo così potranno trovarsi difronte ai responsabili del male che tutti noi conosciamo (dei solerti magistrati alla corte del potere finanziario nell’analisi dei flussi monetari avrebbero facilità ad individuare i responsabili della CATASTROFE). L’olocausto chiede risposte serie e concrete. Per individuare il nemico, il male; è sufficiente capovolgere la piramide del potere e per incanto appariranno i volti delle belve feroci che hanno sottratto il senso del vivere all’umanità.
    Tu ed io conosciamo i veri colpevoli!!!!!!!!!!!!!!!!


  3. Enzo Parianotti

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    ho letto il tuo articolo sul blog e condivido tutto. Proprio qualche giorno fa dicevo ad un collega che “viene giù tutto”! Io mi occupo di previdenza e posso dirti che fino alla fine dell’ottocento la previdenza in caso d’invalidità, decesso e pensionamento era garantita delle famiglie. Si viveva spesso in campagna, grandi famiglie, si collaborava per ottenere benessere dall’agricoltura e se succedeva qualcosa ( ed era spesso il caso) si trovava sempre il modo di sfamare una bocca in più. Non veniva creato nessun debito per lo stato e ogni famiglia e comunità era autonoma.
    Dalla seconda guerra mondiale in poi invece, con la forte indistrializzazione e tutte le sue conseguenze, ogni nazione ha creato sistemi pensionistici. L’Italia è un esempio per eccellenza e ricordo bene che chi cominciava a lavorare a 15 anni poteva andare in pensione a 45 con l’80% dell’ultimo salario a vita. Ciò comporta un debito grande per lo stato che dovrà pagare queste pensioni per altri 30/40 anni. La politica si sa ha i suoi tempi e prima bisogna che qualcuno si accorga del problema, poi che qualcuno abbia voglia di tirarlo fuori, insomma per farla breve, passano 60/70 anni e ci si ritrova che solo per questo aspetto specifico si sono accumulati miliardi di debiti.
    Tutte le nazioni più o meno sviluppate hanno problemi simili e il fenomeno pensioni è solo uno dei pezzetti che compongono il puzzle del debito pubblico di uno stato.
    Negli ultimi 60/70 anni le nazioni del mondo sviluppato erano tutte come su un autostrada, ogni nazione con la propria vettuara, superandosi a vicenda a suon di PIL.
    Ma ora è evidente anche ai bambini che se un’auto ha un incidente si forma una colonna, è quella che sta per formarsi nei prossimi mesi sarà probabilmente la colonna più lunga alal quale la nostra generazione assisterà!
    Il rischio è che chi è in colonna si scazza e potrebbe scendere dall’auto e si possono avverare due scenari. Il primo è che si cominci a discutere, fare casino, rubarsi a vicenda i bagagli, picchiarsi, ecc. Il secondo scenario è che invece ci si aiuti, si condivida ciò che c’è da mangiare e ci riscaldi a vicenda.
    Il mondo ne uscirà comunque migliore in un caso o nell’altro, ma la domanda è se la nostra generazione sarà parte attiva al cambiamento verso un’evoluzione oppure ………
    Ciao Roberto, continua a stimolarci con i tuoi blog e soprattutto le qeustioni politiche sono parecchio importanti, la creazione del denaro, chi controlla i sistemi, ecc.
    Spero di vederti presto, magari sull’autostrada per condividere il mio pane con il tuo.

    Enzo Parianotti


    • Roberto Pesce

      13 anni fa  

      Grazie Enzo, per l’intervento, la stima e l’affetto che contraccambio di cuore e … volentieri per l’incontro in autostrada, se tu porti il pane io mi farò trovare con una caraffa di vino ^_^

      Se mi autorizzi penso di pubblicare in un prossimo articolo il bel materiale visivo che mi hai mandato via mail relativo al debito americano.

      Un abbraccio, Roberto


  4. Luca

    13 anni fa  

    Ciao Roberto, torno con piacere a commentare il tuo blog.
    La sensazione che ho in questo periodo è di grande immobilismo, o meglio: hai presente quando sei davanti ad un edificio pericolante, dove l’unica cosa da fare è buttarlo giù e ricostruire? Bene, qui si stanno mettendo le toppe, che ritardano soltanto il botto!!
    Ma per mia natura cerco di essere positivo, quantomeno perché così si favoriscono nuove connessioni neurali che portano a trovare delle soluzioni. E la cosa che non dovrebbe mancare è il coraggio di agire.
    Ieri leggevo una notizia: la Norvegia dal 2015 bandirà le auto a benzina, a favore delle auto elettriche e ibride! Ecco la notizia:http://mobilita.ecoseven.net/auto/norvegia-dal-2015-stop-alle-auto-a-benzina
    Penso a quale crescita virtuosa possa avere in quel Paese l’economia reale, quella dei comuni cittadini, oltre che la vivibilità di quei posti.
    Servono scelte coraggiose, anche impopolari, fatte da persone intellettualmente libere, che vogliono realmente il bene delle persone.

    E lo splendido esempio norvegese ci fa capire che l’ottimismo non può morire, siamo tutti noi che dobbiamo amplificare quanto di buono succede nel mondo, portarlo nelle nostre vite, per cambiarle in meglio!


  5. Eugenio Di Cioccio

    13 anni fa  

    Roberto ciao,come prima cosa voglio dirti che appena ti ho visto e sentito, in occasione del Vitality coach tenuto da Ekis a Reggio Emilia
    penso due anni fa, ho subito pensato di avere davanti a me una persona molto preparata.
    Leggendo i tuoi post ed i corsi che proponi ne sono ancora più convinto.

    Tornando al commento di cui sopra, ti dico che sono perfettamente in linea con quanto dici, pertanto ti incoraggio ad andare avanti e non mollare. abbiamo bisogno di persone come te.

    La mia idea è che fin quando le persone non cambieranno atteggiamento e mentalità le cose saranno sempre peggio.
    intendo dire che le basi per un miglioramento generale le vedo in queste parole:Solidarietà,semplicità chiarezza, trasparenza, rispetto,collaborazione, lavoro di squadra e onestà.

    Un saluto cordiale


  6. Mirko

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    Questa è la prima volta che lascio un commento ad un tuo post, pur seguendoti da due anni, dopo averti conosciuto e apprezzato al corso Investire in azioni e ETF. Apprezzato soprattutto per la sensazione di sincera passione e onestà che hai nel portare avanti il tuo lavoro a prescindere dall’aspetto di vendita. Per questo sei uno dei miei riferimenti per aiutarmi a decifrare questo momento così complicato dal punto di vista economico e soprattutto sociale ed erano parecchi giorni che aspettavo con ansia una tua opinione a riguardo visto il crescente “degenerare” della situazione (vedi situazione Grecia in primis ma anche totale inutilità della classe politica italiana che sembra vivere su un altro pianeta e Unione Europea che esiste solo sulla carta e non nella realtà). Ammetto che ho provato un po’ di sconforto nel leggere che anche tu non riesci bene a decifrare il momento che stiamo vivendo e che rotta impostare anche perchè sono nel mezzo di una fase di cambiamento e ho bisogno di trovare tutto il coraggio possibile per affrontare decisioni importanti cercando la spinta nel buono e bello che comunque ancora c’è e di cui parlavi al fondo del post. Condivido assolutamente con te l’idea che bisogna mettere in campo le risorse migliori che abbiamo senza nasconderci ma affrontando la tempesta per superarla.
    Purtoppo questo è più facile a dirsi che a farsi ma se si riuscisse a creare qualcosa di sano, positivo e costruttivo tutti insieme sono convinto che ce la si posasa fare.
    Continua a darci segnali in tal senso (piuttosto che tecnicismi comunque importanti)e chi condivide questa visione troverà comunque spunti importanti.
    Saluti

    Mirko

    PS: chiedo scusa per essermi dilungato troppo.


  7. Lia

    13 anni fa  

    Ciao,
    grazie per questo post, così chiaro, così vero…
    Secondo te, cosa potremmo fare noi piccoli risparmiatori per poter salvare quei pochi euro che ci restano in banca e poter affrontare con dovuta preparazione anche momenti difficili?
    Conviene togliere i soldi dalla banca e comprare argento o oro?
    Un caro saluto.


  8. erika

    13 anni fa  

    Ciao Roberto, ho meglio il nostro grande fish.
    Bellissimo articolo, se sente proprio il tuo cuore che parla.
    Io di politica ho di mercati finaciari non capisco niente, ma penso che l’ultimo video e la risposta a tutto. Doviamo tronare a l’origine essere piu gentili, amare di piu la natura assaporare tutto quello che lei ci regala in continuazione e noi ignoriamo.
    un grande abbraccio a ore 6 ovviamente.
    Erika


  9. samuele papini

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    essendo un giovane imprenditore sento con mano la situazione attuale del mercato, in quanto sono quotidianamente a contatto con tante realtà aziendali che stanno letteralmente per crollare sotto i colpi dei continui rincari di materie prime ed energia, e dei minor margini di guadagno (obbligati dal mercato), oltre che a causa della diffusa abitudine del non pagare o pagare molto in ritardo i lavori o i servizi acquistati(classico dei furbetti italiani).
    Ho frequentato con te la trading Academy un anno fa.
    Opero in borsa da 2 anni e mi reputo anche abbastanza in gamba in quanto ho limitato al massimo le perdite (credo che essere partiti in questi ultimi 2 anni sia stato quasi da temerari), quest’anno sono addirittura in attivo (seppure di poco)
    Scrivo per la prima volta, in risposta al tuo primo vero articolo che sottolinea la tua stessa difficoltà nella comprensione del momento attuale e il tuo imbarazzo nel fornire una metodologia operativa a riguardo.
    Ma bando alle ciance e alle paure secondo me qui c’è bisogno di determinazione e di guardare lontano (molto lontano)e pertanto sottolineo dei punti che ho maturato nella mia personale esperienza e visione del momento attuale per cercare di salvaguardare quei pochi soldi che con tanti sacrifici ci vengono letteralmente rubati di giorno in giorno da questo sistema ormai traballante:
    – Mantenersi liquidi in questo momento sembra la miglior cosa (evitare vincoli temporali oltre i 30 giorni per gli investimenti finanziari)
    Sullo stesso tema vorrei evidenziare che in Grecia si stà verificando la corsa agli sportelli bancari ed in una situazione del genere bastano pochi giorni/settimane per far crollare un sistema (quello bancario) che è nella sua massima fragilità (nonostante che tutti sostengono che questo è impossibile).
    A riguardo consiglio a tutti di vedere il grafico di uno dei maggiori gruppi bancari italiani cioè Monte dei Paschi di Siena (il grafico parla praticamente da solo)
    – Oro: appare sempre più sensato acquistare una percentale di oro fisico in ottica di forte inflazione e caduta del sistema EURO, ma non in ottica speculativa, solo difensiva.
    – Immobili: è incredibile ma in italia stà diventando solo una spesa possedere terreni agricoli o unità immobiliari, credo che in questo momento non sia sensato investire in immobili se non prima che sia passata questa bufera in cui nessuno sà quello che può succedere (anche il mondo immobiliare stà riscrivendo i suoi fondamentali).
    – Investimento azionario: il nostro indice stà per forare il minimo del 2009, cosa che sarà di sucuro rilievo per una futura importante discesa (purtroppo), analogamente in queste settimane il mercato americano stà ritracciando, cosa che imprimerà uteriore spinta ribassista al nostro martoriato indice.
    Mercati emergenti: tutti gli indici sul lungo periodo sembrano in fase discendente o al massimo laterale.
    Per un piccolo risparmiatore/investitore guadagnare in questa situazione con i mercati azionari è cosa assai difficile (forse troppo difficile), ma comunque possibile applicando con massimo rigore (e con prudenza) quanto da te insegnato.
    Concludendo il discorso azionario direi di detenere una esigua porzione di patrimonio investita nei mercati in questo momento e attendere gli sviluppi della situazione (soprattutto quella della Grecia che può innescare la miccia della detonazione del sistema).

    Questo è il mio personale pensiero ma ciò che mi interesserebbe sapere (e credo che sia quello che tutti vogliono sapere) sono le tue sincere azioni operative che puoi consigliarci dall’alto della tua conoscenza/esperienza in merito alla difesa del proprio risparmio in questo momento e in ottica di eventuale collasso del sistema monetario euro.

    Ultimo spunto di riflessione: è così insensato oggi detenere parte della propria liquidità all’esterno del sistema bancario (“sotto al materasso”)???

    Samuele


  10. Roberto Pesce

    13 anni fa  

    Grazie a tutti coloro che stanno commentando il post e fornendo idee e spunti personali (che ovviamente possono essere anche parecchio diversi tra loro passando per l’esperienza e la sensibilità individuale).

    Continuate a scrivere, commentare e aiutatemi a diffondere queste informazioni tramite i social network, mail etc.

    Continuate anche a fare domande e richieste, risponderò tramite il blog con uno o più commenti finali o più probabilmente in un nuovo post che risulta più leggibile e gestibile rispetto allo spazio dei commenti.

    Chi ha ruoli o competenze in ambito finanziario (operatori bancari, promotori, assicuratori, dirigenti presenti o passati dell’industria finanziaria, esperti del settore immobiliare o di materie prime etc.) e ha piacere di contribuire positivamente al confronto di idee, per favore mi scriva dandomi questa disponibilità a r.pesce@robertopesce.com.

    Sto pensando a riunire un ventaglio di opinioni articolate, vediamo se in forma scritta o magari come brevi interviste audio in cui ognuno possa esprimere la propria idea e fornire una maggiore comprensione di cosa sta succedendo visto dall’interno del proprio settore di riferimento, penso possa essere d’aiuto nel darci un miglior quadro d’insieme da cui poi ognuno di noi possa trarre le proprie conclusioni.

    Naturalmente io non mi tirerò indietro nel dire la mia ma come scrivevo nel post questo è il momento di unire le idee, i cervelli e le risorse.

    Scrivetemi, please.

    Roberto


  11. Luca

    13 anni fa  

    Caro Roberto, il tuo post è molto interessante!

    Sarei ben felice di leggere o ascoltare un tuo approfondirmento sui temi legati alla BCE, la FED e all’omicidio di JFK (avvenuto pochi giorni dopo aver svincolato il valore del dollaro dall’oro!).

    Ti segnalo (ma forse lo sai già 🙂 ) che Italo Cillo ha recentemente prodotto una serie di podcast (www.tempodicambiare.it) nel quale affronta più in dettaglio molti temi tra cui quelli indicati da te citati nel post.
    Vorrei suggerirti di contattarlo per farti intervistare (un’altra volta) in veste di esperto finanziario sui temi sopra-citati (BCE, FED, oro, dollaro, euro, pil…).

    Ciao


  12. fede

    13 anni fa  

    Ciao Roberto
    Forse è la prima volta che scrivo nel tuo blog, non ricordo, comunque ti seguo e condivido gran parte del tuo “sproloquio”.
    Però da imprenditore che lavora per una banca, ti dico che la nostra politica è proprio quella di stare a fianco del cliente e pertanto di tirare fuori le nostre potenzialità ed utilità proprio in questi momenti.
    E’ facile fare investimenti quando i mercati galoppano, il difficile è gestire l’emotività oltre che certamente il patrimonio del cliente, quando tutto va male. Ma le soluzioni ci sono sempre, l’importante secondo me è dare alle persone una buona educazione finanziaria che le protegga subito da passi falsi. Il mercato finanziario nonostante volatilità da brivido è sempre in salita, basta sapere dove andare quando e per quanto tempo. E’ chiaro che nessuno ha la palla di vetro ed è anche chiaro che l’Europa stia passando un momento (speriamo!) terribile. Però come dici tu tutto è transitorio e può essere fonte di opportunità.
    Quindi ottimismo ed attenzione e andiamo avanti tutta.
    Ciao


  13. Andrea Sigoni

    13 anni fa  

    Caro Roberto, è da un po’ che seguo i tuoi blog ma è la prima volta che ti lascio un commento; l’argomento trattato è così importante che non posso trattenermi! Condivido tutto ciò che hai scritto e anch’io ritengo si debba essere “positivi in uno scenario fortemente negativo (anzi cupo)” e personalmente ho deciso, ormai da tempo, di esserlo. Non è affatto semplice e pertanto ti esorto a continuare a dare questi tuoi messaggi per infondere informazione, consapevolezza, voglia di reagire a tutti coloro che non hanno magari ancora capito pienamente la situazione oppure non sanno come fronteggiarla. Continua quindi nella tua opera: è giusta, etica e socialmente utile!!! Sono personalmente da molto tempo che penso esattamente le cose che hai scritto pertanto, per me, (purtroppo) nulla di veramente “nuovo sotto al sole”… ma nel tuo messaggio c’è una paragone che mi ha colpito molto perchè a me nuovo e che ritengo estremamente efficace per capire ciò che potrebbe attenderci: “Stiamo a tutti gli effetti vivendo pattinando su un ghiaccio sempre più sottile…” che potrebbe non rompersi mai oppure cedere senza preavviso. Al contempo non credo possibile il proseguimento dello status quo perchè qualunque sistema va sempre e comunque naturalmente verso una situazione di equilibrio…. e lo status quo è tutto tranne che equilibrio. Certo noi siamo ormai abituati a misurare il tempo in minuti, se non addirittura in secondi, quando invece l’evoluzione naturale dell’uomo ha un orologio le cui lancette si muovono a scatti di centinaia o addirittura migliaia di anni (e forse dovremmo meditare che questo stesso fatto è all’origine di molti dei nostri problemi perchè stiamo forzando la natura… ma qui si aprirebbe un altro capitolo): con questo voglio dire che i cambiamenti e le transizioni potrebbero durare molto a lungo. D’altra parte è anche vero che il mondo gira ormai a velocità impressionanti e pertanto nulla riesce ad essere lento, neanche a volerlo. Infine affermo di credere nel detto che “Chi non riesce a risolvere un problema è perchè egli stesso FA PARTE del problema”… e al momento mi sembra di vedere che ogni proposta di trovare soluzioni (ovunque nel mondo) al problema non stia dando risultati di successo, anzi. Ciò significa che una soluzione la potremo trovare soltanto se sapremo guardare al “problema” in maniera del tutto nuova e diversa e fare ciò che hai indicato al contempo nel titolo e nella chiusura del tuo articolo, ovvero “… serrare i ranghi e mettere in campo le nostre migliori risorse”.
    Un caro saluto ed uno sprone a continuare 😉


  14. Luciano

    13 anni fa  

    Nessuno di noi ha la sfera di cristallo.
    Perciò parliamo di quello che è più probabile che sia la verità, analizzando i dati e i fatti avvenuti, la storia, ma cominciando dai giorni nostri.
    Ormai da 4 anni con sistematicità impressionante i mercati europei sono soggetti ad “attacchi” da parte dei mercati finanziari, con effetti disastrosi per centinaia di milioni di persone.
    Una serie ripetuta di “attacchi” a casa mia, si chiama Guerra.
    Una guerra combattuta da una parte sola e totalmente subita dalla controparte. Questi sono fatti, non teorie.
    Chi attacca è una nazione fisica?
    Si e no, l’attacco proviene fondamentalmente dai paesi anglosassoni, ma non solo, e in America, a Detroit, hanno abbattuto i resti di decine di migliaia di abitazioni comprate con i “Subprime”, per fare orti e sfamarsi…in Inghilterra da anni molte persone hanno sotterrato i soldi in giardino perchè non si fidano delle loro banche… quindi non è il popolo americano o inglese ad attaccare, anzi anche loro fanno parte delle “vittime”.
    Allora chi attacca?
    Ormai è evidente che è una “Supercasta” finanziaria internazionale, con base nei paesi anglosassoni ma ramificata in tutto il mondo, come?
    Semplicemente facendo arricchire smisuratamente pochi, selezionati uomini chiave, in particolare banchieri di altissimo livello, mentre gli azionisti delle banche perdono a iosa.
    Vi ricordate i mega premi ai dirigenti nonostante le banche siano a pezzi? Ancora fatti non teorie.
    Quindi, è solo una questione di soldi e arricchimento?
    Una rete fatta da una percentuale minima di persone avide, è capace di tenere in scacco miliardi di persone che vivono in paesi democratici?
    Detta così sembra impossibile.
    Beh forse è il caso di ragionare un pò sul termine “democrazia”.
    Ad esempio la Repubblica Italiana è nata nel 1948 e nessuno mette in dubbio che sia una democrazia, eppure i processi fatti ai generali e agenti dei servizi segreti, hanno dimostrato che i politici italiani al potere fino alla caduta del muro di Berlino (41 anni), sono sempre stati finanziati e teleguidati dal potere americano.
    Due domande:
    – Vi sembra logico pensare che caduto il muro sia finita la loro “guida”?
    – Come ci “guidavano”? Con le manganellate?
    No, con le strategie di marketing, con il consenso, spingendoci alla “vita sopra alle nostre possibilità”, il consumismo, con il debito pubblico e privato che fino agli anni ’70 non esisteva e poi è esploso per consentirci di arricchirci (apparentemente), con il piano Marshal prima e con i finanziamenti nascosti ai partiti dopo… ohhhh guarda caso, tutte quelle cose che ora scopriamo essere il marcio e il problema che ci sta ammazzando.
    Solo noi? Ma no, anche i greci, gli irlandesi, i portoghesi, gli spagnoli, i belgi, e a ben guardare i francesi.
    Questa strategia ha funzionato benissimo con i popoli latini e molto meno con i popoli nordici, per cultura, per senso di responsabilità individuale vissuto differentemente, e infatti guardate le due europe, nordica e latina (cattolica e protestante).
    OK la Supercasta ha interesse a condizionare i popoli, in fondo è nella logica delle cose, lo faremmo anche noi se fossimo nati e cresciuti in una famiglia potente da generazioni e abituata alla ricchezza e al potere.
    Va bene, non ho nulla in contrario che abbiano megaville e quattrini a palate, ma in che direzione state spingendo il mondo su cui viviamo anche noi? Vorremmo saperlo.
    Perchè da 4 anni state facendo la guerra finanziaria alla (ridicola) europa imposta (ricordatevi i pochi e negativi referendum in merito) ai popoli, alla fine degli anni novanta, da politici farsa?
    Avete affamato e messo sul lastrico una quantità enorme di americani ed europei, spingendone un buon numero alla disperazione e al suicidio, solo per comprarvi più ville e avere più soldi?
    Vi sentite in guerra per avere più soldi?
    Forse è il contrario, volete più soldi perchè VOI SIETE in guerra!
    Noi europei, gente comune, o capiamo questo piccolo dettaglio, e agiamo di conseguenza o saremo un bancomat “ebete” per anni ancora.
    La BBC (non Grillo) trasmette in questi giorni, su premium, un documentario sugli ultrasionisti nei territori occupati; semplicemente vogliono tutta Gerusalemme, tutto Israele (perchè la Palestina non esiste), occupano o comprano territori e case agli arabi per scacciarli. La moschea verde costruita in cima al monte sion è un insulto. Ogni luogo citato nella Bibbia “deve” essere loro, punto e basta.
    Se la pensasse così anche la Supercasta?
    L’Iran ha dichiarato che vuole distruggere Israele.
    Le due parti non vogliono la pace, non vogliono accordi e spartizioni di territorio.
    2 + 2 fa 4, c’è già la guerra, adesso è fredda con atti di sabotaggio, ma stanno ammassando risorse per quando scoppierà.
    Il piano è vecchio di anni e sono in ritardo,
    http://www.youtube.com/watch?v=fW8mLDtq9Ls&feature=related
    Il PIL non può crescere all’infinito (lo hanno gonfiato con l’edilizia generata dai Subprime, ma poi il castello è crollato)e inoltre hanno completamente sbagliato il rapporto di forze con la Cina, pensavano di sfruttarla e invece a gennaio si è permessa di minacciare la terza guerra mondiale se l’Iran viene attaccato.
    Qual’è stata la risposta? Qualche economista d’oltreoceano ipotizza che la futura valuta mondiale potrebbe essere la moneta cinese, che equivale a dire: sali a bordo ma lasciaci fare.
    Peccato che i cinesi pensano di non aver bisogno di nessun invito per salite in plancia di comando.
    Svegliamoci gente!
    Non ho nulla contro nessuno e non ho idee preconcette, noi abbiamo sbagliato molto perchè facciamo parte di una cultura con valori molto discutibili e ci siamo cascati dentro fino al collo.
    Certo che bisogna rimboccarsi le maniche e ripartire, ma ad occhi aperti questa volta.
    Luciano


  15. Niki

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    ho letto con interesse il tuo post e condivido gran parte di quello che hai scritto. Penso anch’io che il periodo è molto difficile (per la gente normale) e ci saranno grandi cambiamenti e questo comporterà una serie di forti disagi e la necessità di saper affrontare grandi sfide, di essere forti e di tenere fisso lo sguardo sulla meta (il bello e il buono che ne scaturirà prima o poi e non subito molto probabilemente).
    Le scelte difficili e la necessità di avere forza, coraggio e saper fare squadra, aiutarsi gli uni con gli altri saranno vitali.

    In TV usano la tecnica della paura costantemente, mandano continui segnali alla gente (la paura è controlllo) se si osserva bene le scene e ci si tappano le orecchie mentre si guarda, si vede bene nei telegiornali che i nostri “rappresentanti” in Italia, negli altri paesi non sono per niente preoccupati, sono sereni, scherzano e ridono.

    Del Nuovo Ordine Mondiale ne hanno parlato in vari discorsi Napolitano, Bush, Clinton, Sarkozy, Obama, papa Benedetto II…
    non è per nulla un segreto.
    http://www.youtube.com/watch?v=k6h2BXL2GBI

    Sul fatto che abbiano in mente di ridurre la popolazione umana, può essere… altrimenti non si spiega il fatto che finanzino ricerche per creare nuovi virus in laboratorio sempre più letali, i grandi armementi che noi e gli altri paesi stiamo affrontando.
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/armi-spese-senza-freni/2175939
    http://video.repubblica.it/dossier/decreto-salva-italia/ma-l-italia-in-crisi-compra-i-cacciabombardieri-da-20-miliardi/82932/81322

    Insomma probabilmente ci saranno tempi decisamente diffcili e saremo richiamatio a delle scelte coraggiose in prima persona… ma alla fine del giro di giostra il tutto sarà utile per un mondo un po’ migliore.

    Roberto, continua anche su questa strada, è utile parlarne e allargare la discussione. GRAZIE 1000 del tuo contributo e del tuo impegno!


  16. Niki

    13 anni fa  

    Tratto Dal Film “Un Sogno Per Domani”
    http://www.youtube.com/watch?v=RDtmdcQSoLE&feature=related


  17. paolo

    13 anni fa  

    bellissimo articolo Roberto!
    non ci conosciamo ma da qualche mese sto leggendo le tue proposte e il tuo blog
    vorrei anche partecipare ad uno dei tuoi corsi ma per quest’anno il mio budget è esaurito in quanto sto facendo formazione con la hrd academy per migliorare come uomo e di conseguenza come professionista
    ai clienti faccio sottoscrivere principalmente sicav obbligazionare
    globali dei migliori gestori che hanno avuto negli ultimi 5 anni rendimenti medi annui intorno al 10% ed che è come avere i soldi in euro in lussemburgo
    appena avrò terminato i corsi attualmente in programma vorrò frequentare i tuoi e conoscerti di persona
    sempre che avrò7avremo ancora soldi

    saluti

    paolo


  18. Ciro

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    analisi come al solito molto lucida. Argomenti che mi piacerebbe trattare più spesso.
    Non c’è che dire! Lo scenario è davvero sconfortante. Internet, TV, giornali non fanno altro che rappresentarti le ipotesi più catastrofiche. Anche a me non piace fare il complottista ma mi chiedo come mai solo adesso, dopo che le elezioni amministrative hanno sancito la vittoria di ciò che viene erroneamente chiamata antipolitica, si parla del pericolo anarchico e di un ritorno al terrorismo. “Governare è far credere” diceva Machiavelli.
    “La situazione è critica” – mi viene da pensare – “un’economia mondiale che usa come criteri di misura della sua forza il PIL e il debito è un’economia destinata al collasso”, ma poi ritorno alla mia microeconomia e in un attimo dimentico l’euro, la Grecia, lo spread ecc. ecc. perché devo pensare al mutuo, la spesa, le bollette, l’auto da riparare e chi più ne ha più ne metta. Diventa così inevitabile il raffronto tra macro e microeconomia e a quel punto non riesco a trattenere un sorriso malinconico pensando a cosa fare quando anche l’Italia farà la fine dell’Argentina di qualche anno fa e della Grecia di adesso. “Ah Ciro…dovresti fare qualcosa” mi dice la mia vocina previdente peccato che non dica anche cosa! Forse dovremmo rivolgere lo sguardo ad altre risorse, indirizzare la mente verso altri pensieri: transizione, autosufficienza, decrescita, microcredito ecc. Forse l’idea di un’economia che parta dal basso e si renda sempre più indipendente dalle grandi multinazionali è l’unica strada da percorrere, che sarà si lunga e irta, ma temo l’unica possibile.


  19. Niki

    13 anni fa  

    Il 2 Aprile 2012 l’Avvocato Paola Musu ha sporto denuncia presso la Procura della Repubblica di Cagliari contro il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, i Ministri del Governo, i Parlamentari per i seguenti reati:

    241 codice penale: attentato contro integrità, indipendenza unità dello Stato Italiano
    270 cp: associazioni sovversive
    283 cp: attentato contro la Costituzione dello Stato Italiano
    287 cp: usurpazione di potere politico
    289 cp: attentato contro gli organi costituzionali
    294 cp: attentato contro i diritti del cittadino
    304 cp: cospirazione politica mediante accordo
    305 cp: cospirazione politica mediante associazione

    http://lalternativaitalia.blogspot.it/2012/04/sosteniamo-lavvocato-che-ha-denunciato.html


  20. lorena

    13 anni fa  

    Grazie Roberto per i tuoi preziosi consigli, li leggo sempre e condivido in pieno le tue opinioni anche se spesso nella vita quotidiana è difficile tenere duro e pensare in positivo…a volte mi sembra di essere un Don Chisciotte contro i mulini a vento, si parla tanto e troppo in televisione e io spesso cambio canale, tanto parlano parlano, si arrabbiano e poi dopo ci fanno fessi xchè vanno fuori a cena a farsi i complimenti su come ci hanno fregato!
    Ma non si può proprio fare nulla contro tutto questo???
    E’ una domanda che mi pongo spesso e non ho ancora avuto risposte, la storia mi e ci ha insegnato tanto e dimostra quello che hai scritto tu…siamo in un cerchio e non è quello a cui fai riferimento tu nei corsi ma è simile….ci fregano sempre…ed è il risultato!
    Buon pomeriggio a tutti e buon fine settimana!


  21. CoachNico

    13 anni fa  

    Caro Fish, sono stata molto combattuta se rispondere o no, perché penso che tutto questo parlare sia ormai totalmente inutile. Non é piu’ il tempo di parlare, di capire chi ha fatto gli errori, e chi li ha lasciati fare, non è più il tempo delle teorie. E’ il tempo di stare zitti e cominciare a fare qualcosa. E’ tempo di recuperare il senso vero delle cose, ad esempio: quanto tempo ci vuole per avere delle albicocche in casa? Beh facile, il tempo di andare al supermercato. Sbagliato. Ci vuole un anno, e un sacco di lavoro. Ci vuole pioggia, sole, caldo, freddo, ci vogliono api, vento, fiori, e tutto al momento giusto. E se consideriamo il tempo che ci vuole per fare un buon concime, aggiungi pure un altro annetto, che è il tempo che ci metto io ad avere un compost bello maturo. Bisogna tornare alla terra, all’autoproduzione, ad eliminare il superfluo, alla decrescita. Soprattutto, bisogna recuperare il valore delle cose. Anziché il prato inglese, se abbiamo un giardino facciamoci un orticello, e cominceremo a renderci conto di tante cose. E sono cose che non si possono spiegare, bisogna viverle. Bisogna tornare ai gruppi, una volta erano le famiglie, ora bisognerà formare gruppi di persone con obiettivi comune, e perseguirli. Bisogna tornare ad una maggiore compassione, una maggiore cooperazione, ad una maggiore reciprocità. Possiamo iniziare solo dal basso, creando una nuova cultura. E’ l’unica strada sicura. Ed è l’unica che io vedo. Sperare che “qualcuno faccia qualcosa dallì’alto” é puro spreco di fiato. La responsabilità non é qualcosa che si studia sui libri, non é qualcosa di cui si parla nei salotti, è qualcosa che si vive sulla propria pelle e si esprime con le proprie braccia. Noi siamo bravi a farci le domande, ma come tu stesso dici, non altrettanto a trovare le risposte. Beh, facciamoci ispirare dalla terra. Lei le risposte le ha. Lavorare di più con la terra, e meno con le parole. Tanto per cominciare.
    Ad majora, caro Fish.


  22. Roberto Consalvo

    13 anni fa  

    il quadro non e’ il massimo… ma mi piace vedere oltre la tempesta.

    l’altro ieri ho partecipato ad un incontro tenuto da Giancarlo Orsini dal nome Progress.

    in questo incontro ho avuto modo di vedere moltissime nuove scoperte e studi che tenderanno a migliorarci la vita ed a creare nuovi Business.

    probabilmente la strafa sarà tutta in salita ma mi piace guardare anche al bicchiere mezzo pieno.

    e se saltasse tutto?

    be’…ci adegueremo e riscriveremo un nuovo capitolo divenendo di fatto la generazione ad aver visto il meglio ed il peggio della civiltà.

    sperando che non accada vi lascio questo link interessate

    http://www.guardailfuturo.net


  23. Antonio

    13 anni fa  

    Ciao Roberto. le considerazioni che hai fatto mi sembrano pertinenti. stiamo assistendo ad un cambiamento epocale in cui all’ homo economicus si sostituirà finalmente l’ homo sapiens. Con la fine della dittatura comunista e il crollo dell’ impero sovietico, il capitalismo non ha piu’ senso. In effetti è degenerato in virtuale dominio della finanza. Ricordo che i cossiddetti Paesi Emergenti eccetto la Cina sono paesi che hanno subito per anni la dittatura dell’ Occidente . In questo periodo chiedono di migliorare la loro qualità di vita a scapito degli ex oppressori. Secondo me saranno loro il futuro faro di civilta’ . Speriamo che sappiano conservare cio che di positivo l’ occidente ha lasciato in eredita’e contribuire grazie al loro passato di sofferenza e di privazione a migliorare la coscienza della umanita’. E’ questa una grande sfida in cui è in gioco la sopravvivenza stessa del genere umano.


  24. Enzo

    13 anni fa  

    Una cosa è certa, si inizia a sentir parlare molto e da più parti di questo cambiamento.
    Presupporlo ed esserne informati prima è già una buona tutela anti-smarrimento ! Plauso al tentativo di informazione.
    Attendendo gli eventi ed il “passaggio”… che ne pensi dei suggerimenti di trasformare il più possibile in oro e/o diamanti i pochi spiccioli risparmiati sin’ora?


  25. bat

    13 anni fa  

    un articolo che fa riflettere, molto bello roberto, mentre lo leggevo mi scorrevano nella mente delle immagini, come la sceneggiatura di un film. anch’io nn lo so e dico boh …. ! cambia l’approccio alla vita, fallito il comunismo sta fallendo anche il capitalismo, la finanza,il consumismo. 2 facce della stessa medaglia. si cambia, un nuovo modello prenderà forma e andrà avanti, e morirà anch’esso un giorno, una volta esaurito il suo ciclo. voglio sperare che che nn sia la fine del mondo e di nn svegliarmi in un mondo dominato da menti illuminate, assetate di stimoli imperialistici e di dominio. siamo un branco di farabutti, siamo bravi tutti a puntare il dito sempre sugli altri, questa volta ci tocca fare un’inversione ad u e puntarlo su noi stessi e cominciare a pensare bene per attrarre il bene.


  26. Luca

    13 anni fa  

    Grazie Roberto!

    Ho letto con attenzione il tuo articolo e ho guardato e ascoltato il video di Kenndy con profonda attenzione, e ammirazione per entrambi, perchè uno non è da meno dell’altro.
    Non ho invece potuto leggere gli altri post perchè ora non ho tempo, e lo dico perchè lo voglio sottolineare: ora, purtroppo, non ho tempo perchè devo lavorare.
    Ma li leggerò più avanti tutti con attenzione! Probabilmente questa notte, mentre faccio le pause dal lavoro.

    Voglio collaborare dicendo queste mie idee (mie idee), non sono un economista e non ho una sufficiente conoscenza economica.
    1. Arriviamo da un’epoca in cui l’oro aveva molta importanza, viviamo in un’epoca in cui sappiamo che il denaro ha meno valore dell’oro: MA non sapiamo che l’oro non ha più importanza. E quando lo scopriremo saremo in profonda difficoltà, molto più profonda della crisi che ci aspettiamo.
    2. Le cose che hanno ancora un valore oggi sono in ordine di importanza: l’aria, l’acqua, il cibo, i sentimenti e la salute. E’ un dato di fatto anche se non c’è ne accorgiamo, ma anche se lo auspichiamo. E’ indifferente: moriremo prima se mancherà l’aria e in ultimo se non saremo in slute. Nel mezzo qualcuno proverà ad ucciderci anche per un bicchiere d’acqua o per un frutto acerbo.
    3. Chi avrà un terreno da coltivare e una fonte d’acqua vivrà meglio, e se avrà amici in grado di aiutarlo a difendere tutto quello che ha dalle avversità e dai predoni vivrà più a lungo.
    4. Oggi che abbiamo ancora i primi tre elementi fondamentali a nostra disposizione (l’aria, l’acqua e il cibo) dobbiamo riunirci in aggregazioni di persone che possano aiutarsi a vicenda. Dobbiamo insieme comprare terreni da coltivare e costruire le case per i nostri figli garantendogli fonti di acqua sicure dall’inquinamento.
    5. Questa mattina mi sono distratto un attimo dal lavoro per leggere qui e per guardare uno spezzone del film Rocky 3 (http://www.youtube.com/watch?v=NYN_eVhzsNA&feature=fvwrel) e mi sono soffermato sul fatto che i protagonisti dopo aver corso sono entrati nel mare vestiti e con le scarpe 🙂
    Quanti di noi lo fanno ancora? Quante volte invece pensiamo che fare qualcosa sia inopportuno?

    A dopo…


  27. Pier

    13 anni fa  

    Ciao Roberto, ed a tutti gli “amici” di cui ho letto le testimonianze.
    Come altri, è anche per me la prima volta che lascio un commento, pur seguendoti da tempo sul blog ed avendo partecipato al tuo corso “come investire in azioni ed ETF”.
    Dal blog e dalle varie newsletter che invii, ho sempre cercato di cogliere spunti-suggerimenti, da “integrare” al pensiero che ogniuno di noi ha sul come muoversi nella materia finanziaria e non solo, ma questo tuo ultimo articolo, mi ha fato fare un’ulteriore riflessione ovvero “HO LA CONFERMA semmai ve ne fosse stato bisogno, che il sistema economico finanziario stà radicalmente e velocissimamente mutando”!
    Premetto, che non sono un pessimista di natura, ma mi reputo una persona sufficientemente realista.
    Per lavoro, giro molto e vedo-incontro varie aziende ed imprenditori ed ahimè, fatto “100”, 70 aziende sono in cig (per chi è ancora in piedi!), gli altri hanno salutato (chiuso, fallitti, etc). per tanto che futuro possiamo avere se l’asse portante della ns economia è in questa situazione da anni (anzi peggiora di anno in anno)??
    Non mi voglio dilungare in ciò, ma invito chi non lo ha già fatto, a fare un giro “fuori porta” andando in una qualsiasi zona indistriale e vedrete cartelli Vendesi-affittasi cosi come per le vie del Centro (Imola, Ravenna, Lugo, Forli, Faenza, Cesena per citare alcuni comuni a me vicini!), oltre a nessuno che compra più niente dai negozi!

    Ora, oltre alla incazzatura per l’attuale situazione di cui all’apparenza non vediamo o individuiamo il responsabile o il cosiddetto nemico da “combattere”, e a mio parere indubbio, che stiamo vivendo una “guerra” che invece di portare i carri armati in piazza, avviene sul “fronte economico” ed a differenza della guerra tradizionale ove si cerca di conquistare territori, allo stato attuale la conquista è il “comprare”, a prezzi di saldo, delle nazioni o parti di esse! (vedasi Cina con il porto di Patrasso etc), questo partendo dalle nazioni più deboli (è la regola della natura attaccare il debole del branco!)

    Ora, ci sono a mio avviso due importanti considerazioni da farsi:
    1) come possiamo veramente noi tutti salvaguardare che pochi risparmi che abbiamo o i ns genitori ci hanno lasciato o le attività che si hanno?
    2) come non soccombere a questa situazione in cui la politica mi sembra non faccia….. mi fermo quì!

    Per rispondere ai tuoi quesiti dico:

    – Si, ha senso ed è ora ancor più utile di prima, che tu sciva articoli di tale taglio e non ulitmo, ci si confronti su questi argomenti se effettivamente si vuol fare “squadra” (ora è il momento di crearsi i salvagenti!).

    – Non ritengo sia una crisi passeggera ma sia sistemica ovvero, finchè non vi sarà un riposizionamento degli equilibri (Nuovi) economici di cui io nella mia ignoranza non ho idea, se non ipotesi che lasciano il tempo che trovan in quanto, siamo, ovviamnte è la mia opinione, burattini manovrati da altri anche contro la ns volontà, tale trend si fermerà quando lo scopo/obiettivo sarà raggiunto.

    – Le mie idee per il momento, sono di cercare di salvaguardare i propri risparmi! come? anche a patto di farsi erodere qualche punto del patrimonio dall’inflazione, valga la pena salvare il salvabile e per tanto, sto cercando di orientarmi verso l’acquisto di una “percentuale” di “Titoli di stato di altri paesi” es Norvegia, Svizzera, S.Uniti., ma anche quì trovare consigli sul da farsi non è facile!!.

    Cosa potremmo fare? io, ritengo che oggi, ancor più di ieri, il famoso detto “Ogniun per se e Dio per tutti” sia drammaticamente pericoloso, e sono altrettanto convinto, che le “forze che guidano” questo marasma siano, almeno per me, difficilmente capibili e men che meno governabili ovviamente da noi “poveri” cittadini per tanto, sono d’accordo e forse anche in virtù del mio lavoro, che sia indispensabile creare dei gruppi di “lavoro” o discussione non solo con la rete, ma anche con incontri dedicati per “buttare” sul tavolo idee, suggerimenti e anche apparenti stupidaggini che portino a riflessioni, con lo scopo comune che non è quello di arricchirsi ma tutelarsi aiutandosi a vicenda, finchè tale situazione non sarà un ricordo “spiacevole” ma lontano!!

    ciao


  28. Alessandro

    13 anni fa  

    Ciao Roberto, come al solito dal tuo post emergono le caratteristiche positive del tuo carattere e lo spirito di questo blog che mi ha colpito già parecchi anni fa.
    Io penso che (e la storia ci insegna) i corsi e ricorsi ci sono sempre stati e sempre ci saranno e in questo momento il rintracciamento (in gergo borsistico) si prevede brusco e repentino.
    Penso che l’unione di persone che ricercano lo stesso scopo con la mentalità WIN-WIN potrà creare qualcosa che ci aiuterà ad uscirne in piedi (non per niente l’unione fa la forza).
    Il secondo video mi ha colpito molto in quanto mostra momenti di vita quotidiana che purtroppo ci stiamo dimenticando (quanti giovanotti aiutano ancora le vecchiette ad attraversare la strada e quanti restituiscono il portafogli pieno al proprietario che lo ha perduto?) e bisognerebbe proprio mettersi di buon grado per riscoprire questi valori e pubblicizzarli in prima persona. Sicuramente faro’ conoscere questo tuo articolo alle persone che mi seguono su FB nel CASHFLOW CLUB ESTENSE come del resto l’ho fatto per la maggior parte dei tuoi articoli. Grazie per quello che fai e ci vediamo mercoledi per la TRADING ACADEMY.
    Con affetto
    Alessandro


  29. Luca

    13 anni fa  

    Roberto, sono contento per la tua intenzione di aiutarci a capire il momento in cui viviamo. Sicuramente il tuo contributo sarà di grande valore per chi, come me, ti ha seguito ed apprezzato nei corsi che proponi. Per conto mio sto cercando di ampliare le vedute con ricerche personali. Per informazione, mi sono imbattuto anche in un sito che approfondisce il tema della ciclicità dei vari asset (breve e lungo periodo), e di cui riporto il link perchè mi ha incuriosito molto e credo possa offrire spunti interessanti: http://www.deshgold.com/amember/go.php?r=196&i=l0 . Trovo coerenti le spiegazioni che forniscono, basate sull’analisi dei cicli, e che possono aiutare a capire cosa può succedere agli indici di borsa e al valore degli altri asset. Riporto anche il link di un e-book che viene proposto gratuitamente, che riporta i ragionamenti che sono alla base della filosofia che propongono: http://www.deshgold.com/amember/go.php?r=196&i=l1 .


  30. leonardo

    13 anni fa  

    Bellissimo articolo Roberto, sto seguendo con interesse le conferenze di Italo Cillo che sono un buon riferimento……forse come primo passo sarebbe importante la rimozione dei dati falsi alla ricerca della conoscenza di come stanno esattamente le cose ….fatto questo si dovrebbe decidere cosa fare ….spero ci sia il tempo per fare tutto questo …ola leo 🙂


  31. Massimo

    13 anni fa  

    Ciao Roberto, desidero anch’io lasciare un mio piccolo contributo alla discussione sicuramente animata ed appassionante.
    I catastrofisti e, ancor di più gli amanti degli allineamenti planetari e dei calendari maya potranno annoverare anche il terremoto Emiliano nell’elenco delle sciagure che, in congiunzione astrale, si stanno abbattendo su di noi!
    Parto polemico ma non senza la ferma convinzione del rispetto dell’opinione altrui.
    Onestamente assisto al crescente dilagare della dialettica della catastrofe, della fantapolitica e del fantomatico complotto della supercasta finanziaria. Non che si possa ingenuamente credere che non ci sia speculazione, sfruttamento o, comunque, un inasprimento dei comportamenti più biechi di cui l’uomo è sempre stato capace; ma, quanto meno per dovere di logica, chi teorizza che i megapotentati della terra aspirino a mettere il pianeta sul lastrico e, pertanto, suggeriscono di correre presto ai ripari coltivandosi l’orto, sottovalutano il fatto che se tutti mangiassero le fave del proprio orto e bevessero il latte della capra tenuta in soggiorno, costoro che ci farebbero coi loro soldi? I soldi, i “tanti soldi” hanno senso in un mondo dove ci sia un sistema economico. Se va tutto a ramengo (come da sempre più persone viene teorizzato) i soldi non servono più…si usa il baratto!
    Pertanto personalmente ritengo che gli eccessi della catastrofe sia molto più salutare lasciarli alla cinematografia e alla letteratura della fantascienza.
    Piuttosto credo che sia sotto gli occhi di tutti che i nostri comportamenti, i nostri valori ed il nostro sistema complessivo sia degenerato e sia pronto per un “balzo evolutivo”.
    Credo però che tutto debba iniziare dal comportamento personale. Con questo io non intendo la realizzazione dell’orto sotto casa, ma intendo porre l’accento sui comportamenti personali. È oltremodo sciocco e ridicolo parlar male della classe politica schifosa che ci ritroviamo e poi fare le corna all’automobilista che ci sorpassa. Oppure conservare il “pelo sullo stomaco” negli affari favorendo una logica di “mors tua, vita mea”.
    Dunque credo che sia assolutamente ipotizzabile un forte deterioramento della situazione socio-economica, ma dubito che “il sistema salti”
    Credo che pensare con ancora maggior attenzione al proprio benessere finanziario (come ci insegna Fish), e forse in chiave più protettiva che speculativa (anche per la difficoltà di prendere decisioni che poi ci portino risultati in questo periodo lo trovo particolarmente difficile) sia ancora la nostra miglior risorsa; penso che rimboccarsi le maniche e proseguire ad agire perseguendo i propri obiettivi personali (lavorativi, familiari e ludici) sia alla base di un sano modo di vivere e credo che, viceversa, abbandonarsi alla disperazione, credere ai complotti e contrarsi su se stessi, pensando di coltivarsi l’orto, sia il modo più veloce per farsi venire la depressione, per mandare all’aria il proprio lavoro (soprattutto se non si fa il dipendende) e per vivere male, in attesa di qualcosa che potrebbe anche non venire mai. Consiglio a tal scopo la lettura del libro “il deserto dei tartari”. Il libro mostra come vivere una vita in attesa che arrivi “il male” te la rovina (la vita)…e poi, quando il male arriva davvero, allora non si avranno più le forze per combattere!

    Quindi: buon umore, non guardare più di un telegiornale al giorno, coltivare l’intelligenza finanziaria (e non l’orto) e continuare a fare il proprio lavoro…meglio degli altri possibilmente…così in tempi di crisi si sopravviverà….spero 🙂


  32. Andrea

    13 anni fa  

    Ciao Roberto, l’articolo che ci hai proposto certamente ci fa riflettere sulla situazione attuale di crisi del sistema e di quanto sia importante cercare nelle cose diverse da quelle materiali la ricchezza e la felicità (entrambi i video che hai messo sono davvero centrati).
    E ciò ci fa capire ancora di più la tua umanità al di là dei temi strettamente tecnico-finanziari che tratti nei corsi e nel blog.

    Questo dibattito che si hai aperto è sicuramente utile per focalizzare l’attenzione su ciò che non va nella nostra società e su quali contromisure mettere in campo per difendersi e “restare a galla” in questa fase di profondi cambiamenti.

    Io non ho una ricetta per risolvere i problemi e forse non ho neanche una sensibilità per parlare di certi temi sociali e politici.

    Non credo alla tesi del complotto, credo invece che se siamo arrivati a questo punto la colpa sia un po’ di tutti (stato che spende troppo e male, evasione fiscale, politici talvolta corrotti, banche centrali che stampano sempre più moneta per “anestetizzare il malato”, cultura del debito che ci ha fatto vivere al di sopra delle nostre possibilità, ecc…).

    Non ho una ricetta, ma penso che dal punto di vista più strettamente economico, pur non sapendo cosa potrà succedere in caso di eventuali crash globali, io resto dell’idea che sia opportuno diversificare le proprie fonti di entrata e aumentare le “protezioni”.
    – avere uno stipendio “sicuro” possibilmente pubblico (finché lo stato sarà in grado di pagarlo);
    – nel frattempo ingegnarsi in attività collaterali generatrici di reddito/utilità aggiuntiva (es.: mettere on line cose che si vogliono vendere; coltivarsi un proprio orticello in giardino o sul balcone per garantirsi alcuni prodotti alimentari a km zero);
    – azzerare i debiti “cattivi”, ovvero rifuggire da uno stile di vita sopra le proprie possibilità;
    – cercare di gestire al meglio gli eventuali immobili di proprietà;
    – nel tempo a disposizione formarsi e restare aggiornati in tema di investimenti finanziari (impiegando una piccola parte del capitale per il trading, investendone un’altra piccola parte gradualmente svincolata dal market timing (PAC) e la parte più consistente in impieghi obbligazionari);
    – tagliare le spese inutili ed evitare gli sprechi di ogni tipo;
    – proteggersi dai principali rischi che possono pregiudicare il nostro tenore di vita attraverso le opportune coperture assicurative.
    – tenere qualche cosa investito in oro (ovvero in ETF con oro fisico sottostante).

    Ho provato così ad elencare qualcosa di concreto per affrontare questo momento di difficoltà economica per tutti.

    Certo il dato di fatto è che la terra è una (“l’astronave terra”), mentre noi umani cresciamo sempre più di numero: le risorse esistenti, a meno di epocali progressi scientifici/tecnologici (che talvolta si sono verificati in passato e che potrebbero esserci anche in futuro non lo escludo), sono necessarie a sfamare un numero sempre crescente di persone e quindi non può che esserci da mangiare:
    – o molto per alcuni e niente per tutti gli altri;
    – o poco per tutti.

    Alla fine bisogna guardare alle cose materiali (per sopravvivere: aria, acqua, cibo ; +altre ), ma poi quello che conta davvero sono gli affetti ed il modo con cui ci si relaziona con gli altri (educazione, altruismo, rispetto, ecc..) e questo ci è stato ricordato anche non più di 24 ore fa’ quando un terremoto ha colpito la nostra “ricca” Emilia (peraltro un territorio considerato a basso rischio sismico) e qui mi viene in mente la metafora del ghiaccio che si assottiglia…..
    Anche se il quadro non è dei più rosei mai perdere la calma e mai farsi sopraffare dal pessimismo, ma un sano realismo, quello sì, ci vuole sempre.


  33. emanuela amabile maria

    13 anni fa  

    Hai le idee molto chiare, Roberto. Avanti tutta!!!
    Condivido anche gli altri articoli.
    Grazie e buon proseguimento in bene.
    Cordialità, emanuela dal santo de munari


  34. Michele Colosio

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    abbiamo già avuto modo di scambiare direttamente le nostre opinioni e ti confermo la mia personale condivisione e apprezzamento per le idee esposte nell’articolo.
    Sperando di dare un piccolo contributo ai lettori del blog posso dire cosa mi guida nella mia professione di consulente finanziario indipendente: “Nell’investire non è mai sbagliato cambiare idea. Lo sbaglio è cambiare idea e poi non fare niente” (Seth Klarman). Nella gestione di portafogli di investimento io traduco questo pensiero in una strategia flessibile che non si basa su previsioni di mercato, ma che prende in considerazione i diversi scenari (anche catastrofici purtroppo) che si potrebbero verificare. Questo perché la crisi economico-finanziaria in corso sui mercati globali ha evidenziato come ormai quasi nessun investimento sia da considerare sicuro in assoluto.
    Per adattarsi al nuovo scenario di riferimento è necessario ripensare le logiche classiche di costruzione del portafoglio basate sul profilo di rischio dell’investitore (che è difficile da misurare, anche per l’investitore stesso, e soprattutto cambia rapidamente in base alla situazione dei mercati finanziari).
    Perciò al posto dell’asset allocation classica suddivido il portafoglio in quattro categorie:
    1. Liquidità e Obbligazioni a brevissima scadenza in Euro, da detenere preferibilmente in banche di investimento
    2. Beni reali, Obbligazioni o Fondi/ETF Obbligazionari a media scadenza con sottostanti solidi e diversificati, prevalentemente in valute diverse dall’Euro.
    3. Fondi a gestione attiva e flessibile che ricercano una volatilità ridotta e drawdown contenuti, adottando diverse strategie alternative.
    4. Fondi/ETF Azionari che investono in aree geografiche e/o temi interessanti o da Azioni internazionali di alta qualità per soddisfare quegli obiettivi, con un orizzonte temporale medio-lungo, per i quali è necessario ottenere una rivalutazione del capitale investito superiore a quella ottenibile con gli investimenti a basso rischio, ma con la consapevolezza di assumersi un rischio di perdita particolarmente elevato nel breve periodo.
    La ripartizione dipende dalla personale sensibilità ai possibili scenari di evoluzione della crisi e permette di trovare il giusto bilanciamento tra la ricerca del rendimento e la protezione contro il verificarsi di scenari avversi.
    Chiudo dicendo che il panico e la paura sono paralizzanti, perciò, se si vuole cambiare strategia, è necessario agire quando la situazione è “relativamente” tranquilla…


  35. Sergio

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    l’articolo che hai scritto è davvero molto bello e toccante, e conferma quello che ho sempre creduto e cioè che oltre ad essere molto preparato professionalmente sei innazitutto una persona con sani principi e disposta ad offrire agli altri le tue conoscenze, le tue esperienze ed anche le tue intime riflessioni sulla situazione attuale della nostra meravigliosa Terra e dei suoi abitanti.
    Le cose che hai condiviso in questo articolo hanno un senso e un’utilità e saranno sempre apprezzate perchè riguardano noi, il nostro futuro, le nostre paure e le prese di coscienza di un momento difficile, un momento di crisi e di cambiamento che ci porterà alla fine ad essere persone migliori e più consapevoli.
    Riallacciandomi alla teoria formulata da Greg Braden, che io non conosco, ti posso dire che secondo alcune Scuole ed anche dal punto di vista astrologico il 2012 corrisponde alla fine di un ciclo di circa 25000 anni (per l’esattezza il punto più basso o fine fase 4)per cui ci si aspetta l’inizio di un nuovo ciclo corrispondente alla fine dell’era dei Pesci e l’inizio dell’era dell’Acquario: questa nuova era porterà nel mondo più giustizia, più etica, più solidarietà. Tuttavia il passaggio sarà graduale e non del tutto indolore per cui dovremmo prepararci a qualsiasi evenienza non con paura ma con coraggio ed ottimismo.
    La mia idea è che questa fase intermedia durerà molto tempo e ci porterà tutti ad una vita più sobria e meno dispendiosa ma più ricca dal punto di vista dei rapporti umani e con la nostra amata Terra.
    Aldilà delle credenze e delle varie teorie credo che le cose veramente importanti per l’uomo siano la nostra volontà di conoscerci, di conoscere il mondo e di migliorarci sempre più
    cercando di vivere in modo impeccabile, con amore e con gratitudine.
    Queste cose possono aiutarci a superare i momenti difficili e se vissute con consapevolezza possono renderci felici.
    Sergio


  36. Chiara

    13 anni fa  

    Ciao Roberto,
    anch’io come ex-partecipante al tuo corso di investimento sugli ETF ti ringrazio per l’articolo e per le riflessioni che hai condiviso.
    Volevo aggiungere ai numerosi spunti del tuo articolo e dei successivi commenti questa considerazione: in un momento in cui le banche non concedono facilmente liquidità, bloccando prestiti ad aziende e famiglie, ho scoperto – leggendolo su un libro e poi documentandomi su internet – la possibilità del prestito sociale (o social lending).
    Si tratta della possibilità di diventare prestatore di una certa somma, che viene divisa in piccole quote e usata per finanziare progetti di natura diversa, percependo un interesse. Il tutto senza l’intermediazione della banca, e con la possibilità di scegliere i progetti da finanziare, di decidere quali prestiti concedere (in termini di durata, di tipologia di prestito, ..)
    Non so se può essere un investimento alternativo, ma sicuramente dà la possibiltà di pensare al prestito in un modo più umano (si conoscono direttamente i progetti e chi li presenta, si può interagire via blog tra prestatori e richiedenti, .. )
    Questo è uno dei siti che si occupano di Social Lending in Italia: https://www.prestiamoci.it/
    Grazie ancora per gli spunti!


  37. Roberto Pesce

    13 anni fa  

    Grazie a tutti per gli ampi e articolati contributi alla discussione così come per gli apprezzamenti nei miei confronti e rispetto al mio lavoro.

    Molte cose sono state dette e scelgo di NON commentarle una ad una anche se ammetto di ritrovarmi molto in alcune cose che sono state scritte e di essere particolarmente orgoglioso di alcuni miei ex allievi dei corsi che hanno scritto indicazioni preziose sul come muoverci in questi tempi turbolenti.

    Sto pensando a come dare continuità a questa discussione soprattutto per renderla concretamente utile in relazione non solo agli aspetti della protezione e della resa del proprio denaro sia nell’ambito di uno scenario di sostanziale mantenimento dello status quo che di un qualche “crack” violento di cui si intravede ben più di un segnale.

    Penso infatti che anche altri siano gli ambiti da trattare, dalla gestione psicologica ed emozionale del momento ad approfondimenti dei vari aspetti della crisi in atto per arrivare ai non secondari temi del guadagno e delle nostre libertà.

    Insomma, di carne al fuoco ce ne sarebbe davvero tanta per cui … ne riparleremo spero con la stessa viva partecipazione di questa volta.

    Leonardo (e forse anche qualcun altro) ha citato il lavoro che sta facendo Italo Cillo con il suo podcast su http://www.tempodicambiare.it , ne sono a conoscenza e lo seguo con attenzione conoscendo personalmente Italo di cui ho grande stima personale e professionale.

    Il lavoro di Italo con “Tempo di cambiare” è … interessante, intrigante, controverso e oserei dire anche parzialmente “disturbante” (o quantomeno così io lo percepisco), e questo è il motivo per cui non lo ho ancora promosso con la fanfara pur avendone parlato personalmente con molte persone.

    Diciamo che una grossa parte del taglio del podcast di Italo è parecchio sul versante “complottista” e la mia posizione su quei temi è di condivisione assoluta su alcuni fatti, aspetti e questioni ma di almeno parziale scetticismo su altri che mi sembrano quantomeno poco dimostrati e parecchio azzardati.

    Diciamo che stiamo sicuramente lavorando dalla stessa parte a favore di un cambiamento importante per il bene della società e dell’umanità, il mio approccio è tuttavia al momento più prudente del suo e più centrato su questioni concrete e tangibili a partire dalla gestione dell’immediato.

    Ci sentiamo presto e ancora grazie a tutti per i contributi … continuate a scrivere!!!

    Roberto


  38. Dio mio... ma che sta succedendo? Cosa posso fare? | Livio Sgarbi

    12 anni fa  

    […] Leggendo questo post, non si può non accostarlo a quelli pubblicati recentemente da Roberto Pesce e dallo Zio Giuse nei loro rispettivi blog. Siamo amici, colleghi… ci influenziamo a vicenda, […]


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