Avevo voglia di una colazione al bar e sono finita a dare una consulenza per vendere online.
Un paio di week end fa mi sono svegliata pensando a una bella passeggiata con colazione al bar. Nel dormiveglia del momento mi ci è voluto un attimo per realizzare l’impossibilità del mio proposito e farmi prendere dallo sconforto. Lo sconforto si è evoluto in senso di colpa per cotanta leggerezza di pensiero quando, solo poche ore prima, ero stata testimone di drammatici racconti. E così, ormai incapace di domare pensieri e reazioni, ho preso a impastare brioches.
All’ennesima piegatura della pasta sfoglia la mia vocina recidiva non si zittiva: “certo che i bar potrebbero portare la colazione a domicilio!” insisteva mentre la coscienza la tacitava.
Insomma una giornata complicata di questo strano tempo…
Caso vuole che confessi i miei conflitti interiori a un’amica che lavora in un’azienda che produce articoli per i bar, lei a sua volta lo dica a un suo cliente del paesello che prende spunto e organizza, inizialmente in modo artigianale (con social e passaparola), un servizio di Delivery Breakfast.
La Pasqua appena passata è stato un tripudio di colazioni a domicilio regalate agli amici. Il successo è stato tale che ora il barista si sta attrezzando per offrire altri servizi online.
Felice del risultato immagino di poterlo replicare nella mia città. In Emilia i bar sono istituzioni e costellano il territorio con incredibile densità per km quadrato.
Ne contatto alcuni ma l’unica risposta che ottengo è “aspettiamo la riapertura, non saprei da che parte iniziare”.
Delusa e un po’ perplessa mi chiedo cosa aspettino ma prendo atto che, baristi a parte, qualche intraprendente c’è: una fioraia che si offre di consegnare piante per regali di compleanno o ricorrenze e qualche banco del mercato che consegna a domicilio arrangiandosi a scrivere l’elenco dei prodotti disponibili su un foglio di word pubblicato sui social.
Vendere online o meglio gestire una parte del proprio lavoro anche online, è un mondo per tanti inesplorato ed evitato per scelta, ma ora tornerebbe tanto utile per continuare a lavorare, e per dare alle persone la possibilità di prenotare prodotti facilmente stabilendo le consegne o i ritiri.
È vero che il “non so da che parte iniziare” è un problema reale ma è altrettanto vero che oggi gli strumenti digitali sono facilitati, guidati, intuitivi.
Molto più semplici di quanto si immagini.
Qualche esempio.
Vendere online: da dove cominciare
Non tutto e non tutti possono vendere online. Alcune prestazioni di servizio come i parrucchieri, le estetiste, i dentisti ecc. non prescindono dall’interazione fisica, ma tante altre attività, volendo, potrebbero essere ripensate e riorganizzate prevedendo la possibilità di integrare servizi digitali.
Il primo strumento utile per vendere online è avere un sito ma, al momento, non è nemmeno così indispensabile.
Esistono servizi che consentono di aprire il proprio negozio virtuale senza nient’altro che un indirizzo mail.
Ne cito due tra quelli più utilizzati e sperimentati:
- Shopify
- Ecwid
Entrambe queste soluzioni ti consentono di avere il tuo negozio on line in meno di 24 ore e disporre di una URL (un’indirizzo internet) che puoi inviare come Link ai tuoi clienti o pubblicizzare sui tuoi canali social.
Shopify
Shopify è utilizzato soprattutto da chi fa dropshipping, ma consente anche l’apertura di negozio online tradizionale.
Attualmente la piattaforma è in promozione con una prova gratuita di 90 giorni, poi il piano più economico costa 29 dollari al mese.
Ecwid
Ecwid ha un’interfaccia davvero semplice e funzionalità chiare e guidate. Non è così famoso come Shopify ma ti consente di fare tutto quello che serve.
Inserire i tuoi prodotti e, volendo, le immagini, collegare un mezzo di incasso come PayPal o scegliere che i clienti paghino alla consegna, prevedere limitate zone di consegna, gestire eventuali spese di spedizione, emettere fattura.
È disponibile in una versione free, gratuita fino a 10 prodotti e a 15€ mensili fino a 100 prodotti, ideale per la maggior parte delle piccole attività.
Può essere integrata al tuo sito se ce l’hai, funzionare in autonomia o collegato ai social.
Lo trovo particolarmente adatto a questa fase in cui puoi sperimentare senza perdere tempo, investendo una cifra minima e diventando operativo da subito.
Sappiamo bene che mettersi subito in moto, agire, testare, sbagliare e verificare se la propria idea di business sia valida è la cosa più importante e utile. Ne abbiamo parlato anche in un articolo dedicato al modello di business.
Ti aiuta a capire se quello che fai e proponi ha un riscontro, soddisfa un problema e puoi accorgertene solo provando. Nel tempo metterai sempre più a punto la tua offerta e svilupperai competenze.
Se volessimo dirla bene come farebbe Alessandro Baricco: “non restiamo legati a un’unica scelta novecentesca, impariamo a reagire a ogni situazione come se fossimo in un game.” Con tutto il rispetto e la comprensione per chi non vede o non ha alternative.
Giorgia Ferrari