Ogni tanto mi capita di estraniarmi dal mondo perciò con un pizzico di vergogna ammetto di aver saputo della storia del cashback e del supercashback guardando Propaganda Live. Forse è stato meglio così.
Se avessi visto in un telegiornale ordinario la versione Giorgio Mastrota del Presidente del Consiglio (il video qui per chi l’avesse perso) credo che la mia già scarsa stima verso i mezzi di informazione avrebbe subito il colpo fatale.
Invece mi sono fatta una grassa risata e ho approfondito.
Cos’è e come funziona il cashback
Cash back ha il significato letterale di rimborso di denaro.
Quando il Presidente Conte parla delle misure di cashback si riferisce a misure da attuare dal prossimo dicembre e che fanno parte di un disegno di Governo più ampio.
Lo scopo è quello di incentivare l’uso delle carte elettroniche che, tracciando le spese, aiutano a contrastare l’evasione fiscale.
In quest’ottica sono già in vigore provvedimenti di limitazione del contante, ma l’Italia continua a rimanere in coda alla classifica dei paesi europei per l’uso di moneta elettronica.
Quindi per incentivare l’uso di bancomat e carte di credito il Governo ha mutuato una strategia già utilizzata da alcune società private applicandola a tutti i cittadini.
In dettaglio i rimborsi previsti sono:
- 150€ semestrali a chi effettua almeno 50 acquisti con pagamento elettronico per un valore complessivo di almeno 1.500 €. Diventano 300 € in un anno a fronte di 3000€ di spesa.
- Si conteggiano solo i pagamenti nei negozi fisici, quindi non contano gli acquisti online.
Da un punto di vista tecnico non è ancora ben chiaro come farà il Governo a tracciare le nostre spese per garantirci il rimborso ma si presume che sarà necessario registrare le proprie carte elettroniche all’interno di un’applicazione. Probabilmente verrà utilizzata l’app IO, l’applicazione che consente l’accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione utilizzata ad esempio per la richiesta dei bonus vacanze.
Come funziona il supercashback
Il supercashback invece assomiglia moltissimo a un concorso a premi.
Prevede:
- un premio di 3.000 euro per le 100.000 persone che in un anno avranno effettuato il maggior numero di pagamenti elettronici in negozi fisici, a prescindere dal valore complessivo degli acquisti.
Quindi sarà stilata una classifica di chi avrà fatto più operazioni, fosse anche solo il pagamento del caffè al bar o il panino al forno.
A questo punto il grosso nodo che rimane da risolvere affinché il sistema possa funzionare è che oltre ai cittadini siano incentivati anche i commercianti.
Chi incassa tramite POS è soggetto al costo del servizio e a commissioni che rendono perdente incassare piccole cifre per questo in tante attività indicano un importo minimo per accettarla come modalità di pagamento.
Credo che finché non saranno azzerati i costi agli esercenti difficilmente funzioneranno premi e lotterie.
E se dovessi perdermi altre notizie così…per favore avvisami!
Giorgia Ferrari
4 anni fa
vorrei sapere se i pagamenti effettuati con la stessa app IO valgono come transazioni e danno diritto al rimborso cashback, grazie