Crisi finanziaria: il punto della situazione ad agosto 2010

Siamo ormai nel terzo anno dallo scoppio “ufficiale” della crisi finanziaria che ha imperversato in tutto il globo e la domanda è: a che punto siamo?

Mi piacerebbe che molti lettori del blog dicessero la loro sull’argomento aggiungendo un commento in calce al post perchè credo che la situazione sia parecchio variegata e confusa.

Ho scritto più volte e ampiamente documentato la situazione dei mercati finanziari italiano e internazionale (prossimo aggiornamento a fine agosto – primi di settembre) ma aldilà di ciò che dicono le borse il post di oggi riguarda soprattutto la situazione dell’economia reale e, ancora di più, le ricadute concrete che vediamo su di noi giorno dopo giorno.

Insomma, la domanda per te (rispondi lasciando un commento per alimentare il dialogo) è: siamo ancora in crisi oppure no?

E tu come la stai vivendo?

Sei in leggera difficoltà, non si cresce ma non stai nemmeno vivendo grandissimi problemi, ti ritrovi senza liquidità o noti che i tuoi clienti sono senza liquidità …

Ancora: quali sono le tue impressioni dalla vita di tutti i giorni? Percepisci che la gente si sta dando da fare oppure noti pessimismo e rassegnazione (della serie “aspettiamo che passi e che torni l’abbondanza“…)?

Durante l’estate ho sentito più di una persona lamentare il calo netto di clienti e turisti e il fatto che anche molte aziende di piccole e medie dimensioni si trovino in grave crisi di liquidità.

Da un altro lato, a livello personale ho quasi pudore a segnalare che le cose vanno a gonfie vele e in netta crescita rispetto ad un anno 2009 che già era stato eccezionale … sono un caso isolato e contingente oppure ci sono altre testimonianze importanti di crescita e miglioramento?

In mezzo a tutto ciò, muovendomi come cliente e utente, devo purtroppo lamentare la scarsa qualità del servizio erogato da moltissimi ristoratori, albergatori, negozianti al dettaglio, aziende clienti, venditori e agenti vari, per non parlare della situazione di sconcio e drammatica indateguatezza di cui tristemente dà prova ogni giorno la nostra classe politica di ogni colore e livello.

Della serie: nel momento in cui le cose si fanno più difficili, c’è un impegno a cambiare, evolvere e migliorare la qualità del nostro lavoro e del servizio che offriamo al mondo oppure si sta seduti in un angolo a piangere miseria senza però cercare di immettere nuova e rinnovata qualità nel nostro operato?

Come detto, su tutte queste questioni, mi piacerebbe leggere qua sotto i tuoi e vostri interventi.

Torniamo sul discorso tra qualche giorno.

Roberto Pesce

12 commenti

  1. Raffaello Zizzo

    14 anni fa  

    Ciao Roberto e complimenti.
    Sulla CRISI posso dirti che ci sono due notizie… una positiva è una negativa.
    Quella negativa è che la crisi c’è.
    Quella positiva è che non è irreversibile.
    Guardiamo in faccia la realtà. Probabilmente la crisi ha inciso e inciderà in maniera importante sulla nostra economia nei prossimi mesi.
    In questa situazione possiamo o scegliere di arrenderci o decidere di trasformare la difficoltà in un occasione di successo per la nostra vita.
    Dico questo perchè molte persone parlano di crisi ma in realtà rivendicano le proprie mancanze di RISORSE.
    Il primo fattore determinante nella realizzazione personale è quello di essere una persona piena di risorse e questo perchè se l’essere umano ha delle emozioni profonde, emozioni vere, reali, emozioni che riescono a sfiorare l’anima, riesce davvero a fare qualsiasi cosa e fronteggiare qualsiasi crisi. (Non solo economica ma anche privata, lavorativa, sentimentale ecc.)
    L’EMOZIONE E’ DAVVERO LA NOSTRA PRIMA GRANDE RISORSA!
    Di fronte a questo clima di incertezza e tensione economico, che i media e le stampe stanno contribuendo a creare, ci sono due sentimenti che l’essere umano può provare: PAURA – FIDUCIA.
    La Paura è una immaginazione unilaterale che devasta le emozioni. Cresce dentro di te come il fuoco e ti rende incapace di agire.
    Ripeto: DEVASTA LE TUE EMOZIONI.
    La Fiducia, invece, ti permette di avere una visione del tuo futuro e ti fornisce gli strumenti giusti per realizzare nel concreto i tuoi obiettivi.
    Morale della favola (e mi rivolgo a tutti):
    Non fate mai bruciare le vostre emozioni dalla paura e non perdere mai la fiducia in voi stessi, nel mondo che ti circonda e nell’universo e vedrete che come per magia riuscirete a dominare la crisi…

    Buon lavoro a tutti.
    Raffaello Zizzo


  2. Alessandro Dattilo

    14 anni fa  

    Ciao Roby, complimenti per il post e anche per la… vignetta! 😉
    Sulla crisi ho una percezione personale e collettiva.

    A livello personale (conosci la mia vicenda) il periodo è di guado, un po’ una traversata nel deserto che si fa via via bosco. L’agenzia per cui lavoro ha difficoltà, dunque il panorama è a breve-medio termine. Come spesso ci ripetiamo, è nei momenti di crisi in cui si fanno le riflessioni, si chiamano a raccolta le proprie forze, i propri talenti, e si mettono in atto i cambiamenti che magari erano rimasti nel congelatore da tempo. Cambiare aria: è l’ora!

    Sul piano collettivo, invece, l’impressione è mista. Camminando per le località turistiche, viene da pensare che la crisi non sia così grave: ristoranti pieni di famiglie e comitive, stabilimenti balneari senza ombrelloni liberi, strutture ricettive tutto sommato al limite della disponibilità. Sono d’accordo che ognuno cerca di tagliare le spese superflue e ridurre quelle necessarie, ma come sempre è la ricaduta psicologica che va monitorata. Poi, per carità, c’è chi in ferie non ci va proprio, e questo è un elemento che va rispettato.

    Da giornalista, mi sento di considerare la stagionalità degli eventi: gli italiani avevano vissuto un inverno di risparmi, di stenti a volte psicologici, di privazioni. I media, ovviamente, ci hanno messo del loro: l’influenza suina, la nube vulcanica, la fuoriuscita del petrolio e alla fine pure la Nazionale di Lippi…!! Per non parlare dei nostri politici…

    Credo che molti connazionali abbiano pensato: “Sai che c’è? Mi ‘sparo’ questi ultimi mille euro ma almeno per qualche giorno non do retta al bombardamento negativo…!”

    Non ci sono ricette, ma d’istinto mi sono rifugiato nella semplicità, nell’essenza delle cose, dei comportamenti, dei sentimenti. Mi sono alleggerito di un bel fardello. Lì, ti devo dire, che ognuno di noi si ritrova ricco, abbondante di emozioni. E questo non è solo consolatorio: può essere una bella base su cui poggiare i piedi, sapendo che innaffiare questo giardino dipenderà da noi. Almeno questo!

    Un abbraccio, hermano!

    Ale


  3. claudio

    14 anni fa  

    ciao, io condivido l’idea che esista, dentro una economia generale, la nostra economia, quella che gira attorno a noi (e alla nostra famiglia).Per chi ha perso il lavoro, e in questi anni non è più semplice trovarne un altro come in passato, allora sì che si è trovato in piena crisi e senza seconde entrate se aveva puntato tutto sul proprio datore di lavoro; ma chi continua ad avere una entrata economica, beh posso dire che la crisi la sta solo sfiorando. Nel mio caso specifico, lavorando nell’industria, e vedendo diminuire in questi ultimi anni più del 50% della forza lavoro tra i miei colleghi, non posso far altro che constatare che pur essendo nel bel mezzo di una crisi mondiale, la mia di economia sta ancora tenendo. ciao


  4. Francesco Boretti

    14 anni fa  

    da un punto di vista analisi tecnica siamo proprio in questo momento vicini a lasciare una zona di “noise” rialzista. se gli indici chiuderanno il fine settimana con una giornata ancora negativa (domani – venerdi 20 agosto) rientriamo in area ribassista.
    purtroppo i fondamentali ancora non danno fiducia. probabilmente si dovra’ digerire ancora per un po’ di tempo i problemi creati negli anni passati.


  5. Pierpaolo

    14 anni fa  

    La crisi c’è, eccome. Ma è del tutto asimmetrica: colpisce alcuni settori, alcune persone, in modo asfissiante, alcune altre molto poco, altre ancora ne stanno traendo beneficio. Chi onestamente, chi no.
    Questo complica enormemente le cose per chi vuole il posto fisso, fino a rendergliele oggettivamente impossibili.
    Per chi invece (come me) non ha un reddito da lavoro dipendente, né mira ad averlo, da una parte complica le cose perché i clienti hanno meno soldi, ma dall’altra è stimolante, perché bisogna inventarsi cose nuove ogni giorno. E queste cose a volte sono davvero molto belle.

    Spesso, a chi mi chiede consigli (ho un esercito di amici/parenti disperati per aver perso il lavoro, o per non riuscire a trovarlo), rispondo che è molto più semplice inventarsi un’attività e portarla avanti, piuttosto che cercare qualcuno che ti paghi per fare qualcosa. E’ quello che faccio io, -per ora- con grande soddisfazione.

    Quindi la crisi, pur essendo una crisi, può fornire a qualcuno stimoli che altrimenti non avrebbero esplorato. La crisi non è una cosa buona, ma c’è, e le cose buone bisogna sapercele trovare.

    Sorvolo sulla “inadeguatezza” (chiamiamola così) che ci dimostra la nostra classe politica nel gestire la situazione, anche se in realtà sarebbe la prima cosa di cui parlare, decisamente la più importante. Sarebbe un discorso troppo lungo e completamente off topic.

    Saluti.


  6. max

    14 anni fa  

    ciao, mi pare che la crisi ci sia e pure pesante, in che ambito in che settore, a che livello ? ad ognuno la sua sentenza, voglio dire che ognuno la vive e la vede secondo il propio back ground(ho scritto giusto?)nel mio caso sono sceso all’inferno dà tempo, e come dice AL Pacino cerco centimetro dopo centimetro di recuperare, certo Abramovic avrà subito la crisi non nel mio stesso modo, avrà ridotto il suo patrimonio di qualche miliardo, e allora? anche per lui e suoi simili e crisi? mah!!! nella crisi ci sono grandi opportunità, e chi lo strilla magari ci fà il busines, andatelo a dire a chi non riesce a mettere insieme pranzo e cena, o a chi deve pagare affitto, mutuo, ecc.ecc.quello che sò e che la crisi c’è ed è una crisi che allontana la gente, la isola, la rende sempre più diffidente, mi pare che la crisi stia incattivendo il mondo, durerà ancora ed anzi il bello ancora deve arrivare e l’autunno prossimo lo confermerà, vi sembro pessimista? propio per niente, più che altro sono stanco di sentire che tutti hanno la soluzione e tutti dicono il contrario di tutto, io penso che ancora più oggi quando ognuno tira la porta di casa sua rimane sè c’è con la sua di crisi, mentre magari il suo vicino brinda e và come un treno, questa è la vita secondo mè crisi o non crisi ( che c’è alla grande)grazie per lo spazio, ciao roberto dà Palermo .


  7. Nicolae

    14 anni fa  

    Il 2010 e una bella fregatura. Sitrattava di una crisi di sovrapproduzione e gigantesche scorte di
    prodotti giacevano invendute nei magazzini. La disoccupazione fu
    aggravata dalle politiche deflazionistiche adottate per evitare
    conseguenze sul bilancio statale: riduzione degli stipendi, aumento
    della tassazione diretta anche sui salari, e drastica riduzione della
    spesa pubblica (si veda, per esempio, l’operato del governo Brüning in
    Germania) il New Deal, un complesso di misure volte, in particolar modo:
    1) a sostenere gli agricoltori attraverso il controllo della produzione
    attuato anche attraverso la riduzione della superficie coltivata, e la
    concessione di sussidi,
    2) a contenere e ad eliminare la speculazione,
    3) a ridurre lo strapotere dei grandi gruppi finanziari….FINE primo Tempo. 2011 si innesca un processo di feedback per cui le aspettative di crescita dei profitti portano a una rapida crescita dei
    prezzi dei titoli azionari.Tutto e fatto in 3D .Benvenuti in era economica digitala.”ma tutte queste linee le mettiamo noi oppure ce’ un comando che le mette in automatico sul grafico?”…..


  8. Antonino

    14 anni fa  

    Ad oggi, a mio avviso la crisi c’e’ ancora in quasi tutti i settori dell’economia. Secondo alcuni dati aggiornati del Codacons gli acquisti dei consumatori nel corso del 2010 (fino ad agosto almeno) sono rimasti stabili rispetto a quelli del 2009 e se il 2009 e’ stato l’anno forse piu’ buio della crisi questo significa che non vi è stato NESSUN segnale di miglioramento. Avendo il polso della situazione in diversi settori (grazie al mio lavoro) io credo che ne avremo ancora per un po’…. purtroppo!
    Non ci resta che attendere fiduciosi.
    Antonino


  9. alessio lobina

    14 anni fa  

    ciao roberto
    è la prima volta che scrivo in un blog dove vi è la possibilità di condividere argomenti così delicati come è appunto il momento socio-economico che stiamo attraversando tutti quanti, a tal riguardo ti faccio una piccola premessa di ringraziamento nei tuoi confronti perchè il tuo modo di operare associato alle tue conoscenze/competenze in materia mi ha cambiato la vita in positivo facendomi capire che con la conoscenza , con le giuste informazioni associate con l’azione pratica ti mettono nelle candizioni di poter prevedere e allo stesso tempo risolvere nel modo più veloce e razionale delle situazioni come è la crisi attuale….a mio giudizio si può fare molto di più di quello che si pensa o che crediamo, dove solamente chi si informerà per tempo in maniera corretta aggendo con metodo potrà trovare le soluzioni più opportune e adatte per uscire da un sistema logorante che porterà a modificare sempre più in maniera negativa lo stato di benessere psicofisico attuale dell’ intera collettività…ho capito che non bisogna porsi dei limiti è sopratutto dobbiamo imparare ad assere più creattivi assumendo un atteggiamento mentale positivo a 360° trovando il tempo per pensare come uscirne, e non come fà la stagrande maggioranza della gente che si limita soffermandosi solamente al problema…della serie…tanto passerà…personalmente sono molto preoccupato per chi non avra ne il tempo e ne la voglia di agire per risolvere le cose nel suo piccolo, con questo non voglio creare allarmismi ma prendere la piena consapevolezza che con un piccolo sforzo collettivo si possono cambiare tante cose è sicuramente un passo avanti…un cordiale saluto a roberto e a tutti gli amici del blog è in particolare a raffaello zizzo,anche se non ci conosciamo personalmente ho apprezzato tanttissimo ciò che hai scritto condividendo a pieno il tuo messaggio costruttivo,…un saluto dalla sardegna


  10. Oliva Gianpaolo

    14 anni fa  

    Distinguiamo: a livello di investimenti personali le cose sono andate discretamente, le mie strategie con gli etf mi hanno dato qualche soddisfazione e devo dire che con l’esperienza maturata in questi ultimi tre anni aspetterei perfino con una certa sicurezza una nuova crisi borsistica finanziaria.
    Dal lato personale e lavoristico la crisi si sente eccome!!


  11. flo

    14 anni fa  

    la crisi c’è e si sente dappertutto, mentre viaggiavo in auto per farmi una settimana di ferie a nizza come ospite…sentivo le news alla radio ed una notizia mi ha colpita particolarmente: “il 40% degli italiani non ha soldi per mangiare…”! Ho il conto in banca di un rosso fuoco incendiario ma ho un piccolo stipendio fisso e tiro avanti a stenti, di privazioni ne ho subite e ne subisco tantissime. Devo far fruttare qualche risorsa rimasta? Forse ne ho qualcuna ma il pessimismo mi costringe a subire apaticamente. Le cose non cambiano anzi peggiorano e con l’autunno prossimo sarà un disastro perchè arriverano altri debiti da pagare. Credo di non essere l’unica in questa situazione e che la risorsa più importante stia in noi stessi, come diceva qualcuno in un commento precedente, se si fanno le cose con l’anima si è veramente ricchi …e aggiungo: ricchi di fantasia.
    ciao


  12. Ermete

    14 anni fa  

    Ciao Roberto,
    dal punto di vista personale va bene, sono in pensione da gennaio e non ho problemi finanziari. La partecipazione al tuo corso mi ha dato spunti e informazioni importanti.
    A livello generale, c’è una crisi di sistema. Ho letto recentemente la notizia secondo la quale la terra ha già consumato in questi primi otto mesi tutte le risorse disponibili in un anno, per cui deve ricorrere alle riserve: si tratta della prima volta che ciò avviene con così tanto anticipo. C’è di che riflettere: quale futuro lasciamo alle prossime generazioni? C’entra qualcosa la finanza? E’ possibile fare qualcosa?
    Certo, c’è sempre chi, anche in situazioni gravi, si arricchisce (c’èe chi si è arricchito anche grazie al nazismo – non è un paragone, per carità). C’è ance chi però ha iniziative interessanti, che hanno permesso a molta gente uscire dalla povertà (vedi microcredito). Ci sono aziende, società, che lavorano secondo criteri eco e sociocompatibili, e che non vanno male dal punto di vista finanziario.
    Ogni nostra azione (che lo si voglia o no), ha, in maniera più o meno importante, un effeto globale.
    C’è chi ci vuol far credere che la crisi è dentro di noi, nella nostra testa, o che la colpa è degli stranieri, o della Cina, così possiamo scaricare le nostre frustrazioni.
    Possiamo fare qualcosa? secondo me sì.
    Grazie per lo spazio accordatomi.


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