Oggi, con questo articolo sulla Cyber Security, completiamo la “trilogia” dei mega trend dedicata a voi lettori del Blog.
I mega trend, come abbiamo avuto modo di illustrare in alcuni articoli precedenti, sono potenti forze di cambiamento sociale, demografico, ambientale e tecnologico che stanno trasformando il mondo. Questi trend evolvono indipendentemente dal ciclo economico e, sebbene possano svilupparsi in diversi modi e con un ritmo diverso, hanno la capacità di ridisegnare gli scenari economici.
La Cyber Security, in particolare, è un insieme di discipline impiegate per garantire i sistemi informatici dall’intrusione di hacker o di ospiti indesiderati.
Si tratta delle tecnologie, dei processi e delle pratiche elaborate per proteggere reti, computer e dati da attacchi informatici, danni o accessi non autorizzati.
Il business della cyber sicurezza è senza dubbio uno dei più interessanti per il prossimo futuro, con investimenti stimati nel settore pari a ben 134 miliardi di dollari l’anno entro il 2022!
Sì, perché quanto più si sviluppa la tecnologia, tanto più emergeranno forme nuove e sempre più sofisticate di minacce cibernetiche. Basterebbe ciò per farci capire l’importanza sempre crescente che la cyber sicurezza assumerà nel prossimo avvenire.
Secondo un report della società di ricerca Juniper Research, il costo cumulativo delle violazioni dei dati entro il 2022 raggiungerà la cifra di 8 trilioni di dollari. Ciò significa una grande esposizione al rischio per le aziende che saranno così sollecitate a pianificare attività di mitigazione e di prevenzione dei rischi.
Si stima che l’Internet of Things (IoT) sarà un forte catalizzatore per l’aumento della spesa in sicurezza informatica, soprattutto per le società di servizi finanziari.
Circa 46 miliardi di unità saranno connesse entro il 2022 ed è quindi essenziale che le imprese sviluppino strategie informatiche sufficientemente flessibili. Attualmente, i device sono ancora troppo deboli e rischiano di risultare sempre più esposti a malware e cyber attack. Dato che la proliferazione di device connessi comprende anche apparecchiature mediche, auto connesse e centrali elettriche, gli Stati, le autorità e le imprese, iniziano a comprendere l’importanza di intervenire con urgenza per migliorare la sicurezza di questi dispositivi.
L’enorme mole di denaro che verosimilmente confluirà sul business della sicurezza informatica, fa di questo comparto uno dei maggiormente attrattivi per l’investitore in cerca di extra performance dai propri investimenti.
Come investire in Cyber Security?
Benché esistano svariati ETF e Fondi comuni che investono sull’information technology, soltanto uno risulta davvero focalizzato sulla sicurezza informatica, ed è questo:
L&G Cyber Security UCITS ETF (Isin: IE00BYPLS672)
Si tratta di un ETF 4 stelle Morningstar, lanciato nel settembre 2015, che ha già messo a segno una performance invidiabile, passando da un valore di 7,4 di inizio 2016 all’odierno prezzo di 13,3 (+80% circa).
Vediamone nel dettaglio alcune caratteristiche:
- Spese di gestione: 0,75%
- Politica dei dividendi: accumulazione
- Deviazione standard: 17,55%
- Rendimento medio annuo: 20,30%
- Distribuzione geografica:
- Stati Uniti: 82,60%
- Giappone: 5,78%
- Europa Occidentale (non euro): 4,64%
- Regno Unito: 3,71%
- Asia sviluppati: 2,17%
- Europa Occidentale (euro): 1,11%
- Prime 5 azioni in Portafoglio:
- Fingerprint Cards AB (Svezia)
- Rapid7 (Stati Uniti)
- ForeScout Technologies (Stati Uniti)
- Proofpoint Inc (Stati Uniti)
- Splunk Inc (Stati Uniti)
Valutiamo punti di forza e di debolezza di questo ETF
Punti di forza:
- Sicuramente l’ETF investe in un mercato ad altissimo potenziale, ed i risultati si sono già iniziati a vedere in questi primi 3 anni, nei quali lo strumento ha quasi raddoppiato il suo valore. Probabilmente, non siamo che all’inizio di una lunga corsa;
- Il prodotto è molto volatile, presenta infatti una deviazione standard che è quasi doppia rispetto a quella di un normale ETF azionario. Questo potrebbe rappresentare un punto di debolezza, ma in realtà, in ottica di medio lungo termine e in caso di attivazione di un piano di accumulo, può rivelarsi un notevole vantaggio.
Punti di debolezza:
- Questo strumento non è propriamente economico. Certo, rispetto a un normale fondo comune, andiamo a nozze, ma un costo annuo dello 0,75% è tra i più elevati del panorama ETF;
- Il fondo è molto focalizzato sugli Stati Uniti (82,60% del portafoglio). Nonostante le aziende americane siano comunque internazionali, e servano quindi il mercato globale, potrebbero risentire, nel bene e nel male, delle dinamiche politiche e delle iniziative del governo degli Stati Uniti;
- La volatilità può anche essere vista come un punto di attenzione. Dipende dall’utilizzo che un investitore fa dello strumento.
Che conclusioni possiamo trarre?
Credo che questo ETF tematico possa ben completare un programma di investimento sugli altri mega trend. Ho molta fiducia nelle potenzialità di questo settore, che dovrebbe essere profittevole con ragionevole certezza anche in tempi tutto sommato contenuti. Rimane evidente una certa volatilità che va capita e accettata prima di qualsiasi investimento sullo strumento.
Il costo dell’ETF (0,75%) credo possa essere sopportabile, in virtù di un potenziale di business invidiabile.
A te spazio nei commenti se vorrai condividere il tuo punto di vista o richiedermi ulteriori dettagli.
Massimiliano Trazzi
6 anni fa
Ciao Max…diciamo che non sono propriamente (per ora) pro-megatrend perchè se “vincolo” una fetta di torta importante con loro potrei perdermi opportunità più prossime per far crescere il capitale con più dinamicità.
Premesso ciò, anche io ero in procinto di approfondire sulla sicurezza informatica però mi hai anticipato e mi hai fatto risparmiare parecchio tempo 😀 … quindi grazie!
Vedo sul grafico settimanale che, essendo in un bel canale parallelo, potrebbe a breve scendere per almeno un paio di mesi e, se dovesse appoggiarsi sul supporto del canale, si potrebbe effettuare un primo, sostanzioso, ingresso.
Valuterò il da farsi nei prossimi mesi.
Grazie per l’articolo 🙂
6 anni fa
Grazie Andrea,
relativamente al tema del “vincolare” una fetta di patrimonio, la soluzione sta nell’ingresso progressivo tramite PAC, anche con poco.
In tal modo si entra su un mercato robusto un po’ alla volta senza immobilizzare capitali.
Resta inteso che non tutti i business e gli strumenti che analizziamo debbano poi confluire nei portafogli dei lettori del Blog.
Commentiamo situazioni che riteniamo interessanti, poi ciascuno fa le proprie valutazioni in base al proprio specifico profilo.
Grazie di nuovo e continua a seguirci.
a presto!
6 anni fa
Molto interessante! Grazie!
6 anni fa
Grazie a te Orietta!
ciao
6 anni fa
Grazie mille, per i tuoi articoli .
Ciao
6 anni fa
Grazie a te Franco, ci fa piacere che vi siano utili!
ciao
6 anni fa
Ciao Massimiliano,
scusa la domanda banale: ci sono due ETF con lo stesso ISIN, uno su Milano e uno sull’Olanda. Bisogna scegliere quello italiano, vero?
PS: concordo sulla potenzialità dello sviluppo del mercato cybersecurity nei prox anni, così come quello di Internet of Things e Artificial Intelligence. Hai qualche suggerimento anche in questi ultimi due? Thx!
6 anni fa
Si Nadia, seleziona quello italiano.
Puoi trovare maggiori specifiche a riguardo tra i commenti di un altro articolo, a questo link:
https://www.robertopesce.com/trading-analisi-tecnica/azionario-globale-come-perche-investire/#comments
Relativamente alla domanda sull’intelligenza artificiale puoi consultare questo articolo:
https://www.robertopesce.com/investing/etf-etc/investire-intelligenza-artificiale-robotica/
Grazie a te!
ciao
6 anni fa
Ciao Massimiliano e grazie per i tuoi articoli. Restando in ambito tecnologico, cosa pensi degli ETF focalizzati sulla tecnologia Blockchain? Interessanti?
6 anni fa
Ciao Valentina,
benchè la blockchain possa presentare motivi di interesse, ritengo che l’esposizione su di essa debba essere molto ben ponderata.
In particolare, la blockchain è una sottofamiglia della tecnologia. E’ quindi una nicchia, giovane, con molte potenzialità ma anche molte incognite. Anche gli ETF a tema, sono talmente recenti da essere spesso privi di adeguato rating.
Personalmente ritengo preferibile, piuttosto, investire sulla tecnologia nel suo complesso, con maggiori garanzie di dormire sonni tranquilli.
Qualora si volesse comunque scommettere su questo business, il suggerimento è quello di andarci piano ed investire una porzione modesta del portafoglio.
Ciao!