Stretta alla schiena di Marco avverte il suo profumo attraverso la maglietta: “Sono a casa” pensa Agata. Non s’accorge quasi delle brusche frenate di Marco intento a schivare i pedoni che attraversano all’improvviso. Sulla Vespa rossa sfrecciano tra le vie del centro, passano davanti al bar in cui si sono incontrati la prima volta: chiuso per ristrutturazione… “Peccato!” dice fra sé Agata coccolando i ricordi.
Sono diretti da Paola, la zia di Marco, e Agata non sa bene cosa aspettarsi ma sa quanto lui ci tenga a questo incontro.
Arrivati sotto casa della zia l’emozione le rende difficile anche togliere il casco. Sorridendole premuroso e raggiante Marco la libera e risponde alla zia: «Eccoci!»
L’inconfondibile profumo di torta appena sfornata scioglie ogni imbarazzo. «Lei è Agata» dichiara solenne Marco mentre si chiude la porta alle spalle.
Zia Paola sorride, annuisce, li guarda insieme e non ha bisogno di altre conferme di felicità.
«Accomodatevi ragazzi, ho fatto la torta di mele. Agata, spero ti piaccia e, ti prego, dammi del tu» dice Paola che non si rassegnerà mai a farsi chiamare Signora.
Uno sguardo complice fa capire ad Agata che la zia sa già tanto di lei.
«Grazie Paola è la mia preferita» risponde Agata non credendo alle coincidenze.
Il ghiaccio è rotto e il cibo è sempre un ottimo mezzo di comunicazione. In pochi istanti le due donne si ritrovano a scambiare ricette e consigli.
Agata sta raccontando alla zia di IntavoliAmo, l’home restaurant che gestisce con le sue coinquiline per pagarsi gli studi. Racconta di come si sono fatte conoscere on line, della cena cui partecipò anche Marco e dei prossimi progetti. «Vorremmo fare una linea di prodotti per la cucina con il nostro marchio» racconta Agata, «piccole cose: grembiuli, presine, tovaglioli. Abbiamo visto che il logo di IntavoliAmo realizzato da Valentina, la grafica del gruppo, piace molto e chi visita il sito spesso ci chiede se abbiamo anche qualche gadget. Così mi è venuta l’idea di fare un e-commerce».
«Realizzare una linea di prodotti vostri non è una passeggiata!» esclama la zia. «Chissà quanto vi costa, ci avete pensato bene? E se poi non ve li compra nessuno?»
«Esatto è proprio questo il punto» sottolinea Marco con un entusiasmo immotivato.
La zia lo guarda con aria interrogativa.
«Vedi Paola» si affretta a spiegare Agata «non abbiamo nessuna intenzione di produrre una serie di gadget, tenerci scatoloni di roba in casa e incrociare le dita sperando che qualcuno li compri on line, noi useremo il Dropshipping!»
«Il Dropshipping?» chiede la zia che non ha mai sentito nominare questa parola.
«Sì» esclama Agata «Marco mi ha aiutato a fare le ricerche sul web e abbiamo scoperto che per avviare un e-commerce, cioè per vendere on line dei prodotti, puoi farli produrre e spedire direttamente da una società esterna.
Questo significa che puoi vendere on line qualunque cosa senza:
- nessun costo di produzione
- nessun magazzino
- nessuna spesa di spedizione
In questo modo CHI VENDE on line deve solo:
- avere un sito (che noi abbiamo già);
- occuparsi di renderlo visibile sui canali digitali definendo una strategia per farsi conoscere;
- trovare un fornitore affidabile a cui affidarsi.
In Italia il Dropshipping non è ancora tanto diffuso e le tariffe cominciano a diventare interessanti solo adesso, ma nulla vieta di utilizzare anche fornitori all’estero.
Pensa che potresti anche solo rivendere sul tuo sito, prodotti già venduti da Amazon o su Ebay».
Vedendo l’aria interrogativa di Paola e con il palato ancora addolcito dalla torta Agata aggiunge: «Potresti ad esempio creare un box che contiene il set completo per decorare le torte, componendo questo set con gli attrezzi di tanti fornitori diversi».
«Adesso ho capito» ammette la zia. «Ma in questo modo chi compra non spende di più?» chiede per togliersi nuovi dubbi.
«Il prezzo che puoi applicare ai tuoi clienti dipende dagli accordi che riesci a concludere con i vari fornitori. Ma chi compra ad esempio il set completo di attrezzature per decorare le torte ha come alternativa andarsi a cercare ogni singolo pezzo sul web, perdendo più tempo e con il dubbio che non si tratti del giusto attrezzo. Rischia di non trovare tutte quello che gli serve e anche di pagare tante diverse spese di spedizioni» spiega Agata che si era fatta le stesse domande.
«In effetti è un sistema interessante» riflette zia Paola, «chi produce ha tutta la convenienza affinché il suo prodotto sia venduto. Che sia venduto da lui o da altri poco importa. E immagino che ci siano produttori tradizionali che non hanno nemmeno la voglia di mettersi a vendere on line, giusto?»
«Esatto» conferma Agata «anche perché ti devi promuovere e fare in modo che il tuo sito abbia una buona visibilità e non tutti sono disposti a farlo».
«Scusa se te lo chiedo, ma nella pratica come funzionano gli incassi?» aggiunge incuriosita la zia.
«Beh è un aspetto fondamentale no?» sorride Agata. «Il cliente entra nel mio sito on line, vede la vetrina dei miei prodotti e decide di comprare. Ipotizziamo che acquisti proprio il set per decorare le nostre torte! Paga con PayPal e quando io vedo l’ordine effettuato e il pagamento (questione di pochi istanti) prenoto e pago al mio dropshipper di fiducia l’articolo richiesto e gli comunico già l’indirizzo a cui consegnarlo. In questo modo non mi devo nemmeno preoccupare della consegna». «Io la merce non la vedo nemmeno passare, e guadagno dalla differenza tra quello che incasso dal cliente e quanto pago al mio dropshipper. Non sono grandi margini ma per partire può andare bene. Anche perché come si dice in gergo compro solo sul venduto perciò non rischio soldi e non devo aspettare tempi biblici per essere pagata. Bello no?»
Marco ammutolito dall’entusiasmo di Agata osserva lei e la zia.
Le vede scoppiare a ridere quando la zia contagiata dal trasporto della ragazza chiede decisa: «Mi hai convinta… Io cosa potrei vendere on line?»
E Agata senza dubbio risponde: «La torta di mele Paola!»
Ovviamente la torta di mele non si può vendere in Dropshipping ma tante altre cose sì.
Tra i siti più completi in Italia che offrono questo tipo di servizio trovate BigBuy, ma non fermatevi al primo che trovate.
Per commenti e domande, compreso: «Quanto durerà ancora questa storia di Marco e Agata?», mi trovate qui 😉
Giorgia Ferrari
7 anni fa
Grazie mille! ?
7 anni fa
Grazie a te.
7 anni fa
Fantastico! In ogni articolo mi fai scoprire un mondo di cui ero totalmente all’oscuro 😮
Grande Giorgia!!!
7 anni fa
Grazie Andrea,
la realtà è che ogni giorno anche io, per lavoro o per studio, scopro mondi di cui ero all’oscuro.
😉
7 anni fa
Molto interessante! Grazie Giorgia
7 anni fa
Di nulla Patrizia!
Buona giornata.
7 anni fa
Grande Giorgia! Sempre originale! … e spiegazione chiarissima!
7 anni fa
Cara Elsa, grazie!
Ti abbraccio
Gio
6 anni fa
Cara Giorgia, ne sai una più del diavolo. Ma quante cose nuove stanno nascendo. Sono frastornata, mi devo riprendere.
Grazie
6 anni fa
Ciao Rachele, sono molte di più quelle che non so e che scopro anche io vivendo.
L’importante è a un certo punto scegliere solo quello che può essere funzionale alle tue esigenze.
Buona giornata