“Come te la spiego la paura di essere felici?” iniziava così una fortunata canzone dell’anno scorso; la stessa domanda mi frullava in testa di continuo durante l’ultima edizione di INTELLIGENZA FINANZIARIA.
Mai come questa volta ho incontrato tante persone che hanno preso o stanno prendendo decisioni importanti per migliorare la loro vita lavorativa e finanziaria.
Di certo la società ci mette nelle condizioni di dover affrontare nuove sfide, non sempre facili, e nella necessità di trovare nuove risposte.
Mi è rimasto nel cuore lo sguardo di una giovane donna che mi ha detto: “per due volte le scuole private in cui insegnavo hanno chiuso e io ho perso il lavoro, ora insegno in un enorme istituto dove sono solo un numero. Sono stanca di essere un numero”.
Oltre che dalla vita, forse qualche nuova consapevolezza arriva anche dalla frequentazione della nostra Community che stimola il confronto e contribuisce all’apertura mentale.
Comunque sia, i messaggi ricevuti dopo il corso, condivisi con grande orgoglio tra tutto lo staff, mi hanno fatto riflettere sul perché tante persone descrivano INTELLIGENZA FINANZIARIA come: “il corso che mi ha cambiato la vita”.
La risposta che mi sono data è legata a quella paura di essere felici.
Convinzioni e credenze: come funzionano.
Partiamo dal fatto che Intelligenza Finanziaria è un corso che parla di denaro come strumento di libertà. Roberto, dal palco, ti insegna come gestirlo, come risparmiarlo, come investirlo e come guadagnarne di più in modo etico, sostenibile, partendo dalle tua situazione finanziaria attuale e considerando il tempo che hai a disposizione. Durante il corso impari un metodo e strumenti per pianificare una vita finanziaria serena e più libera.
Leggendo queste righe qualcuno avrà esclamato: “esattamente quello che mi serve!” Molti di più si saranno detti:
- “se fosse così facile lo farebbero tutti!”
- “io al denaro non ci voglio pensare!”
- “per tutti gli aspetti finanziari sono negato!”
- “il denaro è la radice di tutti i mali!”
- “per me sono cose troppo complicate!”
- “a questi corsi ti fanno il lavaggio del cervello!”
- “chi è davvero ricco non fa corsi per insegnarlo!”
La lista potrebbe essere moooolto lunga.
Queste esclamazioni sono tutte convinzioni o credenze. Userò le due parole come sinonimi.
Di cosa si tratta esattamente?
Le convinzioni sono sensazioni di certezza che abbiamo nei confronti di qualcosa e sono funzionali alla nostra vita. Non sono né giuste né sbagliate, ma hanno molto potere.
Il potere che hanno è quello di generare uno stato d’animo: la certezza. E la certezza a sua volta appaga un bisogno di sicurezza necessario al mantenimento della specie.
La certezze aiutano il nostro cervello a risparmiare energia occupandosi solo di ciò che non dà per assodato. Ad esempio in questa parte di mondo non devi cacciare per procurarti il cibo, né camminare chilometri per trovare l’acqua.
Da quando nasciamo tutto quello che impariamo è frutto di una selezione di informazioni, perché a livello cognitivo non ci è possibile incamerare proprio tutto. Il nostro cervello attua perciò una selezione e sceglie prevalentemente ciò che ha generato un’emozione (positiva o negativa).
Su queste basi impariamo e andiamo avanti accantonando certezze. A ben vedere però tutte le nostre convinzioni o credenze derivano da tre fenomeni:
- La distorsione, cioè come noi attraverso le nostre sensazioni ed emozioni interpretiamo un evento, un’informazione o un fatto.
- La generalizzazione, cioè come cataloghiamo quella circostanza: buona o cattiva, giusta o sbagliata, in funzione soprattutto di fattori esterni come l’educazione che riceviamo, l’ambiente in cui cresciamo, i messaggi dei media ecc.
- La cancellazione ovvero quel processo di selezione che fa il cervello per risparmiare energia, conservando informazioni e cancellandone altre.
Questo ci porta a dire che non esiste una realtà assoluta ma ognuno vive di fatto una propria realtà un proprio modello di mondo costruito sulle convinzioni che nel tempo ha stratificato.
Come detto le convinzioni non sono né giuste né sbagliate ma, a seconda delle sensazioni che generano (positive o negative), possono essere potenzianti o depotenzianti.
Una convinzione come: “non sono mai stato capace di gestire i miei soldi” genera pensieri del tipo “meglio che non me ne occupi” e azioni scadenti come “meglio spenderli tutti” alimentando in un circolo vizioso la convinzione iniziale.
Abbiamo detto però che il nostro cervello seleziona, sceglie e impara preferendo ciò che ha generato un’emozione, perciò quando immettiamo nuove e positive esperienze che ci scardinano precedenti convinzioni, siamo in grado di interrompere circoli viziosi e alimentare nuovi circoli virtuosi.
Abbiamo il potere di farlo al punto che reagiamo anche in termini biochimici. Pensa ad esempio all’effetto placebo, che si basa sulla convinzione che un farmaco produca una reazione .
Succede perciò che tante persone arrivino a INTELLIGENZA FINANZIARIA quasi intimorite, con la convinzione che gestire il denaro sia difficile, e scoprano, in soli tre giorni divertenti ed emozionanti, di esserne capaci perché tutto dipende da come ti spiegano le cose e Roberto è imbattibile in questo.
Dalla nuova convinzione “si può fare”, scaturiscono azioni utili, come segnarsi le spese, andare in Banca a verificare i propri investimenti, avviare una forma di risparmio. C’è chi investe utilizzando gli strumenti più semplici e chi continua la formazione con il Master in Libertà Finanziaria per imparare altri modi più profittevoli. Tutti, passo dopo passo, alimentano la nuova credenza.
Chi torna dicendo a me questo corso ha cambiato la vita ha avuto la capacità di lasciare andare una certezza poco funzionale per acquisirne una più funzionale ai propri obiettivi di vita.
“Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione” diceva Harry Ford.
Quando decidi di migliorare una situazione, dagli aspetti finanziari alla tua forma fisica, non è solo questione di belle frasi ma di utilità di pensieri che possono diventare un freno o un acceleratore di risultati, un mezzo per sconfiggere la paura di essere felici.
Ti auguro di cuore il miglior cammino che tu possa pensare.
Giorgia Ferrari
Come responsabile dell’evento di Intelligenza Finanziaria archivio questa edizione memorabile tra le più divertenti di sempre.
Consentimi di ringraziare dalle pagine di questo Blog: un’amica incontenibile che ha animato il corso con la sua pittoresca presenza, Walter Nudo e la sua compagna Roberta per la positività e i messaggi post-corso, e i buoni amici portatori sani di ricordi che ritornano dopo 25 anni: “passa il tempo ma voi no”.
Un’enorme grazie a tutto lo Staff che ritrovo ogni volta più affiatato e preparato. Se le parole più usate per descrivere l’organizzazione sono “accolto come in famiglia” è soprattutto merito vostro.
5 anni fa
Buondì Gio! Bellissimo articolo e tutto stra-vero. Avere un costante dubbio motivante ti porta a migliorare sempre e a non avere la presunzione di essere nel vero perché un atteggiamento tale è deleterio.
Bisogna sempre essere aperti mentalmente, pronti a cambiare e a mettersi in gioco, solo così si potranno raggiungere obiettivi un tempo irraggiungibili!
Prendendo spunto dal libro “i principi del successo” di Ray Dalio anziché pensare “ho ragione” bisogna chiedersi “come posso essere sicuro di avere ragione?”. In questo modo si cambia il punto di vista e ci si auto-stimola a ragionare e mettersi in dubbio.
E’ un ragionamento tanto semplice quanto efficace!
Lo consiglio a tutti.
Una buona vita 😀
5 anni fa
Buondì Andrea,
bello quel passaggio del libro e bravo per averlo citato.
“I principi del successo” di Ray Dalio è così ricco di spunti che quando farò la recensione mi ci vorranno almeno tre articoli.
Ti aspettiamo al prossimo IF.
Gio
5 anni fa
Le tue parole arrivano sempre al centro del cuore cara Giorgia.
Un grazie enorme a tutta la mia nuova, mica tanto ormai :-), FAMIGLIA.
5 anni fa
A proposito di certezze, tu sei una delle mie!
Soprattutto il giovedì sera prima del corso quando tutto sembra pronto e perfettamente allineato ma noi sappiamo che non lo è.
Grazie a te Caro Luca.
Gio
5 anni fa
Nell’elenco dei libri suggeriti dal corso “Tutto a posto” non c’era, l’ho dovuto aggiungere con un appunto…
Per me il lavoro da fare parte da dentro, è da marzo che ho iniziato a riordinare stanze e cassetti e ad abbozzare una sorta di “prima paga te stesso”, come se avessi iniziato un cambiamento grossolano che poi è convogliato qui.
“Una casa per ogni cosa e i simili con i simili”, il mio training parte da qui.
Sembra che non stia parlando di finanza, ma questo lavoro di riorganizzazione esterna/interna è indispensabile.
Poi posso confermare che mi sono sentito in famiglia, avete fatto centro.
Giorgia, non finirò mai di ringraziarvi e di ringraziarti.
Buona serata!
Rossano
5 anni fa
Ciao Rossano che cose belle che hai scritto!
Mi emoziona sentire parlare così di “Tutto a Posto” e ancora di più sapere che ti è stato utile. Forse è arrivato il momento di dargli un fratellino 🙂
Il tuo percorso è iniziato con il riordino ma prosegue solo grazie a te!
Ti abbraccio e ti auguro che continui a scorrere meraviglia.
Gio