Il tradizionale brindisi a fine riunione, le ultime cose caricate in macchina, le portiere che si chiudono. Si ritorna alla propria vita.
Una vita che nei giorni di corso viaggia su una dimensione parallela.
Da quando arriviamo il giovedì mattina a quando ci salutiamo la domenica sera, lo staff di INTELLIGENZA FINANZIARIA passa insieme ottantaquattro ore, comprese quindici, o poco più, di sonno.
Ognuno mette la miglior versione di sé in quelle ottantaquattro ore.
Ricche di cose da fare, confronti, aggiornamenti su investimenti, lavoro, famiglia e vita.
Quanto sono cresciti i bambini, quanto sono crollati i mercati.
Gli allievi nel giro di poche ore vengono inglobati in questa bolla che ci racchiude tutti, mentre Roberto Pesce dal palco dipinge nuovi scenari di vita e Luca Giusti li riempie di numeri e grafici.
Sorgono nuove domande.
Il 10% di guadagno? Davvero?
Perché desidero un maggior benessere finanziario?
Viaggiare, dare un futuro ai figli, una sicurezza nell’età matura, la libertà di suonare, dipingere, scolpire, restaurare auto d’epoca, aiutare gli altri, vivere di bellezza non solo di lavoro.
Se potessi mettere insieme tutti quei perché ne uscirebbe un gran bel quadro.
C’è chi è lì perché spinto da chi ha già frequentato prima di lui e chi ha deciso in autonomia attirato da quello che ha sentito sui canali di Roberto: da YouTube alla Community.
Al “cosa ti ha convinto a iscriverti?”, mi rispondono: competenza, serietà, umanità e semplicità.
Penso ammirata che non sia così scontato fidarsi, affidarsi, rinunciare a un week end di mare o in famiglia per essere qui. A giugno.
Per la maggior parte delle persone prendersi tre giorni di tempo da dedicare alla propria formazione è una stranezza, per qualcuno un’utopia.
Eppure, è il modo più immediato, divertente ed efficace per apprendere, togliendosi dubbi che in qualche caso ci saremmo trascinati per la vita.
Come si fa a gestire in modo sano il denaro, come si fa a guadagnare di più, a investire consapevolmente e a essere finalmente più sereni e liberi finanziariamente?
Se fosse così facile lo farebbero tutti!
No, non è vero. Non lo fanno tutti.
Ah ma per me è diverso, io di queste cose non ci ho mai capito niente!
Non tutti riescono ad abbattere i muri altissimi che proteggono le loro certezze concedendosi un dubbio e l’occasione di fugarlo.
Non sarà che esiste un altro modo per occuparsi del proprio denaro, o guadagnarlo senza dover impiegare 30 ore alla settimana in un lavoro che odi, o di cui ti lamenti?
Che poi la lamentela lavorativa è quasi un vanto.
Quando lavoravo in banca non sentivi mai nessuno dire: “Che soddisfazione, oggi mi è sembrato di non lavorare”. Oppure: “Ho fatto in cinque ore tutto quello che dovevo fare in otto e ora posso concedermi di andare a fare una passeggiata”.
Mai.
Per non sembrare il nullafacente dovevi fare almeno una o due ore di straordinario al giorno e lamentarti di aver troppo, TROPPO da fare.
Il sistema premiava chi restava fino alle sette di sera, etichettando malamente chi timbrava alle cinque.
Se ci penso ora mi sembra pura follia, ma io stessa ero il prototipo di quel mondo e staccarsene è stato difficile, un doversi riscrivere.
Se non fosse stato per le esperienze di formazione fatte prima di essere assunta in banca, probabilmente non mi sarei mai iscritta a INTELLIGENZA FINANZIARIA.
Da qui la grande ammirazione per gli allievi spontanei o “spintanei” (convinti o “costretti” da altri).
Per tutti noi, da Roberto e Luca fino all’ultimo entrato nello staff, i vostri stupori durante il corso, l’entusiasmo per aver appreso basi concrete e strumenti pratici, la scelta di continuare a formarsi, le richieste di entrare a far parte dello staff, valgono quelle ottantaquattro ore in cui cerchiamo di dare il meglio di noi.
Grazie.
Giorgia Ferrari
p.s. Ci fanno sempre piacere i commenti, qui e sulla Community!
p.p.s. Ai tanti che ci hanno chiesto come si fa a far parte dello staff, scrivete a me, g.ferrari@robertopesce.com, o a pg.bollati@robertopesce.com.
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