Ne sono fermamente convinto: le vacanze sono davvero una cosa seria.
Se devi gestire il tuo denaro e fare delle economie esistono tantissimi fronti su cui effettuare del risparmio: abbigliamento, ristoranti, vita mondana, spese voluttuarie di qualsiasi genere e natura ma le vacanze, e in particolare modo le vacanze estive, sono un fronte su cui non lesinare.
Effettuare vacanze estive “al risparmio” per durata o qualità o, peggio che mai, non effettuarle, non solo rende abbastanza grama l’esistenza di chi a quel punto si ritrova a vivere lavorando e sopravvivendo senza avere mai una soddisfazione e uno spazio per sé stesso e per i propri affetti e interessi ma, a tutti gli effetti, mina nel profondo anche la capacità dello stesso soggetto di produrre reddito e ricchezza.
Per produrre reddito in maniera significativa occorrono energie fisiche e mentali in abbondanza tanto quanto entusiasmo e gioia di vivere e tutti sappiamo che il nostro corpo e la nostra mente non possono performare al meglio se li manteniamo costantemente in fase di erogazione e non gli forniamo mai momenti di recupero e ricarica.
Ogni atleta di livello, da Cristiano Ronaldo a Lebron James, conosce molto bene questa lezione: per continuare ad esprimersi a livello di eccellenza in gara e in partita non deve solo allenarsi con costanza e intensità ma deve anche fornire al proprio corpo un’alimentazione adeguata tanto quanto sonno, riposo e recupero psico fisico.
Una persona che lavora non fa differenza rispetto ai super atleti sopra nominati. Certo, noi comuni mortali non abbiamo fisici super umani ma nemmeno ci sono richieste performance fisiche o di coordinazione motoria ai limiti dell’incredibile ma, così come gli sportivi top, ci è invece richiesto di esprimere le nostre potenzialità attraverso azioni fisiche e brillantezza mentale.
La natura aborre il vuoto e gli spazi vengono sempre riempiti da qualcosa di nuovo mentre, viceversa, non è possibile introdurre alcunché in un magazzino già strapieno.
Dare al proprio cervello momenti di stacco dagli assilli lavorativi tanto quanto dalle ancora più snervanti routine quotidiane (penso ad una madre casalinga che non va mai in ufficio ma che gestisce giornalmente tutte le incombenze domestiche e magari anche un paio di rampolli … solo chi non lo ha mai provato non comprende quanto anche questo possa essere sul lungo logorante a livello fisico e emozionale!) permette al nostro cervello razionale e, ancora di più, a quello emozionale di “svuotarsi” e, un po’ alla volta, ricaricarsi e fare spazio a nuovi stimoli, nuove idee, nuovi obiettivi viceversa impossibili da manifestarsi quando si è sempre sul pezzo.
Non è tuttavia solo quella della necessaria ricarica la ragione per cui affermo che le vacanze sono una cosa seria e importante, esiste anche una meno evidente motivazione psicologica che ha a che fare con il meccanismo di incentivazione del nostro cervello.
Andare in vacanza in un posto “bello”, premiante rispetto al caos della vita quotidiana, immersi nella meraviglia della natura o appoggiati a qualche fantastica struttura alberghiera, visitare posti nuovi ed addentrarci in culture e luoghi diversi dall’abituale o andare ad assistere a spettacoli ed eventi di livello vicini alle nostre passioni fa sì che, inconsciamente, la nostra mente ad un certo punto formuli un pensiero ed un’emozione del tipo: “Certo che la vita è proprio bella, guarda quante cose fantastiche ha da offrirmi … ne voglio di più!”
Questo meccanismo di associazione al piacere si trasformerà in una inconscia ricerca della ripetizione di questo stimolo positivo, che porterà la nostra mente (anche) a cercare nuove e più efficienti strade per poter guadagnare quel reddito e quel denaro che ci permetteranno di ripetere la stessa esperienza in futuro, magari su scala accresciuta.
Passare invece dallo stress del traffico, dell’ufficio e delle routine quotidiane allo stress ancora maggiore di una vacanza affollata in un posto infame e poco gratificante, circondati magari dalla bruttezza, dal disordine e dalla maleducazione (mentre scrivo mi viene in mente la spiaggia di Coccia di Morto del film “Come un Gatto in Tangenziale” con la mitica scena in cui Albanese rinfaccia alla Cortellesi di essere “ai confini della realtà!” ^_^) fornisce un pessimo segnale alla mente di chi, comprensibilmente, ad un certo punto potrebbe iniziare a sviluppare pensieri del tipo: “Ma cosa vivo a fare per stare in questo modo?” Da lì allo sviluppo o all’accrescimento di una tendenza a tirare a campare e a dare il minimo perché tanto non ne vale la pena il passo è davvero breve.
Intendiamoci bene, esistono certamente tante forme di gratificazione diverse dalle vacanze e dal benessere in cui una persona possa trovare senso e soddisfazione (l’attività fisica, la crescita dei propri figli e la spiritualità sono le prime cose che mi vengono in mente) per cui non ho la pretesa di universalizzare questo mio discorso e dargli una valenza antropologica globale però credo che a questo punto il messaggio ti sia arrivato anche se, con esso, forse sono nate anche le prime, istintive obiezioni.
Me le sento già risuonare nelle orecchie, cose del tipo: “Bravo Roberto, hai ragione ma tu la fai facile, per fare vacanze belle e lunghe servono i soldi e come fa a farle chi questi soldi non li ha?”
La mia risposta è molto semplice: “Chi non li ha se li procura da qui alla prossima estate se ha compreso quanto sia importante fare vacanze di qualità”.
Parliamoci chiaro: per spendere 3.650 € in un piano vacanze occorre mettere via 10 € al giorno, 365 € per ogni mese dell’anno. Per spenderne 7.300 € serve mettere via 20€ di media al giorno se la matematica non è un’opinione.
Sono tanti, sono pochi? Dipende dal proprio reddito ovviamente ma qui i miei primi interlocutori non sono quelle persone che fanno oggettivamente fatica a sbarcare il lunario avendo un monoreddito di basso livello e magari tante bocche da sfamare. A loro va tutta la mia stima e solidarietà anche perchè i loro obiettivi sono ancora più impellenti e importanti rispetto al fare vacanze di qualità.
Io parlo soprattutto a chi ha questa capacità di risparmio (o magari anche una inferiore ma che comunque non è mai andata a finire in progetti vacanzieri) ma, di fatto,la sperpera costantemente stando dietro all’annuale nuovo prodotto della Apple, al vestire firmato, al piacere di andare spesso a cena fuori, a sputtanarseli con i gratta e vinci e le slot machine, a cambiare la macchina ogni 4 anni/100.000 km e così via.
Spendete meno in queste cose e giocatevi invece le stesse risorse in vacanze di qualità e sappiatemi poi dire. Fatelo per 2/3 anni di fila e poi tiriamo assieme le somme. Vi ritroverete con un livello di felicità e di energia molto più alto, con degli splendidi ricordi assieme ai vostri cari e, guarda caso, probabilmente anche con una migliorata situazione economica.
INTELLIGENZA FINANZIARIA a tutti gli effetti è anche e soprattutto questo: prendere nuove e migliori decisioni non solo su come produrre reddito e ricchezza ma anche su come impiegare le proprie risorse.
Andate in vacanza, credetemi, e andateci spesso, a lungo e possibilmente in posti e nazioni sempre diversi e in qualche modo entusiasmanti.
Non è solo una questione di soldi, per tanti è anche una questione di tempo, di impegni lavorativi ma, perdonatemi, cosa state a fare a lavorare costantemente per guadagnare sempre di più se poi non avete il tempo per godervi i frutti del vostro lavoro?
C’è sicuramente un taglio molto personale in questo mio post che riflette la mia esperienza e il mio personale modello del mondo, fuori di dubbio ma, come mi disse tanti anni fa il mio primo mentore: “Non esiste un modo migliore di spendere il proprio denaro rispetto al viaggiare”
Io gli ho creduto e l’ho preso in parola e conto non solo di mantenere nei prossimi anni le sane abitudini vacanziere avute sin qua ma, anzi, di intensificarle in varietà, qualità e quantità perché la vita è una fantastica avventura che dobbiamo cercare di onorare e gratificare ogni giorno e ogni anno della nostra esistenza e quando sarò stanco e anziano, nessun dubbio su questo, non ricorderò con piacere quanto denaro ho avuto in banca, quanto spesso ho cambiato la mia auto o quanto ho lavorato duramente in azienda o in fabbrica. Piuttosto, mi ricorderò con dolcezza e nostalgia dei fantastici posti che ho visitato e del tempo di qualità che avrò trascorso con le persone che ho amato.
Buone vacanze quindi e, se non ci intercettiamo in qualche foto sui social, ci ritroviamo su questo blog a fine estate.
Adesso dobbiamo occuparci di cose serie.
Roberto Pesce
6 anni fa
Standing ovation per Roberto!!!!!
Mi hai rubato ogni sillaba di bocca!
Sono ormai 12 anni che ogni anno risparmio (senza morire di fame) per viaggiare!
E vorrei aggiungere al tuo bellissimo pensiero che i soldi servono nel momento in cui si vuole fare i turisti, che ci sta ovviamente, ma se davvero si vuole viaggiare, se si sente quel richiamo viscerale e incondizionato, i soldi non sono indispensabili.
Indispensabile è uno spirito di adattamento e possibilmente nessun bebè a bordo 😀 (infatti sono fuori dai giochi XD )
D’altronde la sfida delle 52 settimane la sto portando avanti per le aurore boreali *__*
Viaggiate, viaggiate…VIAGGIATE!!!
“Una volta che hai viaggiato, il viaggio non finisce mai, ma si ripete infinite volte negli angoli più silenziosi della mente. La mente non sa separarsi dal viaggio.” Pat Conroy
6 anni fa
E’ verissimo Roberto! Sono in un posto meraviglioso in Grecia , Naxos, e credo che alimentare la bellezza dentro di noi e intorno a noi sia la chiave di tutto! Inoltre organizzandosi bene si riesce a spendere cifre accettabili e avere la qualità Top!!! Provato sulla mia pelle: la vacanza e’ sacra ???e ti aumenta la capacità di reddito!!! Buone vacanze a tutti ??❤️
6 anni fa
quanto è vero Roberto!!!! Ho fatto una settimana al mare con la famiglia. E li abbasso la guardia, vivo in leggerezza, mi lascio andare…godo i miei nipoti che trasmettono spensieratezza…mi diverto in mare a giocare con la palla!! …al rientro al lavoro sono un’altra persona ! Non potrei farne a meno! Per me é una cura!? grazie del post!! Ero già convinta, ma il pensiero dei soldi che si spendono per qualche attimo ti fa venire il dubbio e il senso di colpa di non metterli da parte…per..”Non si sa mai!”. No no…. condivido il tuo pensiero! Già al lavoro non riesco (per ora, ci sto lavorando) a staccare finito il mio orario e mi dedico fino a quanto non finisco le pratiche….il fatto è che non finiscono mai! E io mi trovo a rinunciare alla mia vita privata!
Le ferie per me sono sacre!
Grazie Fish!
6 anni fa
Ciao Roberto, non potresti trovarmi più che d’accordo! Questo è stato per anni argomento di discussione con le mie amiche che mi dicevano “beata te che puoi viaggiare! Io non me lo posso permettere”. Io ho sempre risposto che è questione di priorità. Siccome non capivano gli ho fatto questo esempio: “quanto spendete ogni settimana ad andare dalla parrucchiera (cosa per loro irrinunciabile…)? Bene, moltiplicalo per 52 settimane. Io ci vado 3 volte all’anno e i soldi che risparmio li spendo per andare in vacanza!” Loro hanno continuato ad andare dalla parrucchiera tutte le settimane ma almeno hanno smesso di rompermi le scatole!! 😀
6 anni fa
Grazie Roberto
Concordo fortemente con il tuo pensiero coagulato con queste parole chiare e sincere.
…. un abbraccio…!!!
6 anni fa
Solo un commento: Standing ovation.