Dopo l’ultimo post su “secchi e acquedotti” ho ricevuto questa mail da Salvatore che ritornava sul discorso.
Che dire Salvatore? Come prima cosa vorrei ringraziarti per come apri con tutti noi il tuo cuore e le tue aspirazioni senza paura del giudizio, senza paura di quella stessa opinione altrui che ti ha ferito mettendo in dubbio i tuoi obiettivi e le tue aspirazioni, oltretutto toccandoti in ciò che hai di più importante e in un momento in cui è facile demoralizzarsi visto che, come ci dici, i risultati ad oggi non stanno ancora arrivando.
In uno dei prossimi post riprenderò il discorso sui contenuti molto importanti che tocchi. Per il momento ti mando un grande e sentito abbraccio, personalmente apprezzo molto le persone che sanno mettersi in gioco e … non preoccuparti troppo delle opinioni degli altri se non le ritieni costruttive. Tanti anni fa uno dei miei mentori mi ha trasferito questa frase: “Se una persona vuole diventare un Direttore d’Orchestra, la prima cosa che deve saper fare è voltare le spalle alla folla“…
Con stima e affetto, Roberto
LA TESTIMONIANZA DI SALVATORE SU “SECCHI E ACQUEDOTTI”
Ciao Roberto, la domanda di cui parli nel post, ovvero “trasporti secchi o stai costruendo o progettando acquedotti?”, quando ho letto la storia un pò di mesi fa su un libro, mi ha aperto la mente.
Mi sono improvvisamente accorto che stavo “trasportando secchi” sebbene non fosse ciò che volevo fare pur avendo creato un’impresa. Da quel momento, quasi ogni giorno mi faccio questa domanda e automaticamente il mio atteggiamento mentale cambia.
Il mio obiettivo da un pò di anni è quello di vivere nell’abbondanza e nella ricchezza. Da circa due anni questo mio profondo desiderio è sempre più forte. Non “trasportando secchi” ma creando un sistema.
Questo è il mio focus su cui mi muovo giornalmente. Peccato che il progetto su cui sto lavorando per costruire un sistema, da 2 anni a questa parte mi da risultati prossimi allo 0. Ho cambiato mille cose e i risultati non sono quasi cambiati…
Molti al mio posto avrebbero desistito… io non mollo il mio obiettivo e la mia visione della vita, quella di vivere al meglio delle mie possibilità.
L’altro giorno mi sono sentito dire: “Ma cosa stai costruendo per i tuoi figli, per la tua famiglia…”.
Questa domanda mi ha fortemente ferito dentro, perchè solo io so cosa voglio costruire per la mia famiglia e per i miei figli. Io so cosa voglio per me, per i miei figli e per la mia famiglia.
So che voglio una vita “diversa” dalle persone comuni. So che voglio godermi il mio tempo, la mia famiglia, i miei amici e la mia vita. So che voglio vivere il mio tempo e non essere schiavo di sopravvivere con 1.500 € al mese e sapere con certezza di vivere una vita a metà. E so anche che di vita ne abbiamo una sola e che dobbiamo viverla al meglio delle nostre possiblità.
Questo è quello che so e proprio per questo che continuerò a “costruire acquedotti” anche se adesso i risultati ottenuti sono lontani da tutto ciò che voglio e la frustrazione è fortissima.
Scusami per lo sfogo ma credo che possa dare un contributo a chi desidera smettere di “trasportare secchi”.
Un saluto.
Salvatore