Michael Jackson: addio Peter Pan

 

La notizia è di quelle che ti lasciano un pò così: alle 23,26 di ieri notte, ora italiana, si è spento a Los Angeles Michael Jackson, all’età di 50 anni (reuters) .

La notizia arriva assieme a quella della scomparsa di un altro mito per quelli della mia generazione, malata da tempo è infatti scomparsa ieri anche Farrah Fawcett (ansa), l’indimenticabile Jill delle Charlie’s Angels. Ma, onestamente, le due tristi notizie non hanno lo stesso impatto, e non solo perchè la bellissima Farrah aveva 12 anni di più o stesse lottando da tempo con poche speranze di guarigione mentre Michael si diceva stesse addirittura preparando una nuova tournee in Europa.

Michael Jackson è stato Peter Pan, il Re del Pop, l’uomo che era riuscito a vendere più di 100 milioni di dischi con un unico album (Thriller), un ballerino unico ed inimitabile, l’uomo che aveva comperato i diritti d’autore dele canzoni dei Beatles, che aveva sposato la figlia di Elvis, che con lo stesso Thriller aveva praticamente inventato il videoclip. Ce lo ricordiamo indimenticabile persino nelle pubblicità della Pepsi Cola con il moonwalk e gli immancabili ventilatori a sferzargli le chiome.

Una persona dotata di un talento artistico per tanti versi unico e inarrivabile, baciato da un successoplanetario e da guadagni inimmaginabili per noi comuni mortali. Due delle sue canzoni più dolci e struggenti, Heal the World e Will You Be There, accompagnano da più di 10 anni a questa parte la mia vita e alcuni tra i miei corsi più belli.

Michael Jackson era però anche altre cose.

Era una personalità controversa, contorta, maniacale, eccessiva. Che cercava al di fuori ciò che non è mai riuscito a trovare dentro di sè. Era il nero che aveva cercato (con successo?) di diventare bianco. Era l’eterno Peter Pan che amava (troppo e male?) i bambini. Si sentiva così tanto Peter Pan da costruirsi un ranch, chiamarlo Neverland e riempirlo con un vero luna park e uno zoo con tanto di elefanti e giraffe per intrattenere i suoi piccoli amici.

Era ricco Michael Jackson? Non lo so, ma non credo.

Aveva indubbiamente fatto tanti soldi in vita sua e altrettanto indubbiamente oggi era sepolto dai debiti. Più di un anno fa, in occasione dell’apertura del mio sito coachingfinanziario.it avevo dedicato proprio a Michael e ai suoi guai finanziari la mia prima newsletter, “Addio all’Isola che non c’è“.

Ma non è ai suoi guai finanziari che mi riferisco quando mi chiedo se è stato un uomo ricco.

Ricchezza è molto di più che avere tanti soldi o tanto successo.

E’ avere salute, pace, affetto, serenità, tempo libero, possibilità di dedicarsi a ciò che si ama, passione, amore, amici sinceri, autoaccettazione

Con tristezza e senza giudizio, dubito che Michael avesse molte di queste cose.

Addio Michael, nostro Peter Pan, ci hai dato molto.

Mi auguro che dove sei ora tu possa trovare la pace e la serenità che non hai avuto quaggiù.

R.I.P. , ci mancherai.

Roberto

httpv://www.youtube.com/watch?v=Sct2ezzGIZY

4 commenti

  1. Ric

    15 anni fa  

    Post spettacolo Fish!
    Sono orgoglioso di esserti amico.

    Per fortuna la natura regala anche talenti straordinari a uomini come Valentino (Rossi ovviamente), che sanno trovare gli strumenti per incanalare positivamente il loro prezioso dono.

    Quindi voglio pensare che la vita di Vale sia un capolavoro.

    Per me e credo per molti, un esempio e un riferimento.

    Ciao Fish.

    riccardo

    P.S. Forse anche Valentino Garavani ha sfruttato il suo indiscutibile talento per fare della sua vita un capolavoro.
    Diciamo che “pence”, “sancrature” e “martingale” non mi danno proprio le emozioni dei sorpassi di Vale e Lorenzo a Montmelò.


  2. Walter

    14 anni fa  

    Scusa punto 1)chi è che si è fatto bianco?? 2) chie è che era indebitato? 3)Chi ama male i bambini?

    cioè non sai un acca di economia, della vita di un uomo che vive in california lontano da te..che non conosci se non per articoli sui giornali che lui non controlla…

    lezione 1)Vitiligine medici hanno confermato pure sul certificato di autopsia chiedi scusa!
    lezione 2)Se tu morissi domani forse moriresti con un debito per la casa o la macchina..e quindi?..mica sei povero..mike aveva investimenti grossi e chiaro che cercava di finanziarsi con prestiti per espandersi..mica per comprare pantofole…infatti comprò negli ultimi anni tutte le canzoni di Eminem, di Shakira di alcuni artisti neri e parte di Elvis….SCUSA 2
    lezione 3)quando sei un impero finanziario ed economico hai amici e nemici…un danno di immagine porta scompensi nei rapporti di forza tra competitor e alleati quindi il tentivo di screditarlo con accuse mai provate e soprattutto che 12 persone a caso decisero non esserci minimamente dovrebbe far riflettere..ed invece..ancora fango…
    bho…scuse 3…
    mike ha regalato tanto al mondo e pure a te..e lo ripaghi con il fango…


  3. Roberto Pesce

    14 anni fa  

    Ciao Walter, pubblico il tuo commento in favore della libertà di espressione ma lasciami a mia volta dire che lo trovo poco appropriato sia ai contenuti del blog sia nei toni assai poco educati nei miei confronti.

    Ti invito peraltro a rileggere l’articolo (lo ho appena fatto anche io) che tutto può essere giudicato tranne che poco rispettoso nei confronti di Michael Jackson, della sua arte e della sua memoria.

    Le affermazioni che mi contesti sono condivise, pur se tra vari dubbi (non a caso i punti interrogativi qua e là e le sospensive) a livello planetario, se poi tu hai altre idee o informazioni sei libero di pensarle ma non di scrivere in spazi altrui con i toni che hai usato.

    Riguardo invece alle mie personali considerazioni su ciò che significhi successo, ricchezza o quale sia un uso appropriato del denaro, sono per l’appunto mie idee e riflessioni, anche queste naturalmente condivisibili o meno ma se le vuoi controbattere argomenta nel merito e con i modi e toni corretti.

    Autorizzerò tuoi futuri commenti solo se espressi in tale forma.

    Roberto Pesce


  4. Walter

    14 anni fa  

    continuo a non capire i punti interrogativi…un tribunale ha emesso una sentenza tramite 12 giurati a caso..per lo più vecchi bianchi e puritani americani..quindi palesemente sfavorito un nero famoso con tutti i giudizi scandalistici e gossip vari su di lui..eppure li ha convinti sentendo solo le testimonianze dei bambini…c’è tutto in rete..compreso il suicidio del padre (che tra l’altro nel frattempo aveva anche avuto l’ordine di allontamento dal figlio per abusi) della prima falsa accusa…
    Oggi c’è la prova che le spese vive sono ripagate e che si va in assetto postivo…ma è un dato in più…mike aveva prestiti se voleva ripagare debiti doveva semplicemente vendere..punto!
    Poi se per te avere una macchina o una casa con il mutuo significa essere un povero cristo..bhe allora lo sono..e pensa un po’ se muoio la banca si prende tutto…che fortuna!!


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