James Webb Space Telescope (JWST), il più potente telescopio mai inviato nello spazio, ci sta mostrando l’universo come non l’avevamo mai visto.
Le incredibili, affascinanti fotografie diffuse dalla Nasa in questi giorni raccontano un’immensità da scrutare non solo la notte di San Lorenzo e di passi avanti fatti dalla tecnologia spaziale.
La Space Economy di cui abbiamo parlato già nel 2020 quando Elon Musk lanciò il primo Space X è l’economia dello spazio” (o economia spaziale): un comparto produttivo e finanziario orientato alla creazione e all’impiego di beni e servizi e allo sfruttamento delle risorse nell’ambito dello spazio extra atmosferico.
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L’economia dello spazio è sempre più un’industria multimiliardaria e un mega trend del futuro.
Dall’estate 2021, sono nati i primi ETF su questo settore. Solo uno, al momento, è disponibile per gli investitori italiani.
Certo il loro andamento attuale, data la vita media e uno scenario di mercato sfavorevole non aiuta l’entusiasmo, ma come tutti i mega trend l’ottica temporale su cui ragionare è quella del lungo termine.
ETF per investire nello spazio
L’unico ETF disponibile per gli investitori italiani che decidono di cavalcare il mega trend dello spazio è: HANetf Procure Space UCITS ETF Acc. Codice ISIN IE00BLH3CV30. Ticker YODA
L’ETF HANetf Procure Space UCITS ETF Acc è un ETF a replica fisica.
Per approfondire su cosa significhi a replica fisica guarda il video di Roberto:
L’ETF HANetf Procure Space UCITS ETF Acc investe in titoli azionari di aziende focalizzate nel settore spaziale a livello globale, consente quindi un’ampia diversificazione geografica.
Le principali caratteristiche:
- Fondo ad accumulazione (reinveste gli interessi nel fondo)
- Commissioni di gestione 0,75% annuo.
- Patrimonio gestito 13 milioni di Euro.
- Attivo da poco più di un 1 anno: emessione giugno 2021
- Denominato in dollari
- Rendimento attuale su base annua: -22,84%
Investire nello spazio ci aiuta a vivere meglio
Le aziende che investono nello spazio contribuiscono alla ricerca e sviluppo di tecnologie di cui beneficiamo nella nostra vita quotidiana, molto più di quanto siamo consapevoli.
Se oggi abbiamo il teflon, la TAC, la microelettronica, i cibi liofilizzati, persino la prima carne sintetica è grazie alla ricerca spaziale.
Quello della ricerca spaziale è un settore ampio e in continua evoluzione ma i segmenti principali sono due:
- UPSTREAM riguarda la creazione di infrastrutture spaziali, satelliti, tecnologia militare e di difesa, telecomunicazioni di nuova generazione, viaggi spaziali commerciali ed esplorazione spaziale
- DOWNSTREAM concerne i vantaggi e le ricadute dei dati raccolti nello spazio per un utilizzo sulla Terra, dall’estrazione mineraria su altri pianeti, ai progressi tecnologici, fino agli studi sociali.
L’Italia ha un ampio tessuto imprenditoriale legato all’economia spaziale e collabora, attraverso l’Agenzia Spaziale Europea e quella canadese, con la NASA nella gestione del telescopio JWST.
Se l’universo ci appare così spettacolare quindi un po’ è anche merito nostro.
Giorgia Ferrari
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2 anni fa
Meriterebbe investirci anche solo per il nome del Ticker 🙂
2 anni fa
Sapevo che avresti apprezzato 🙂