Si può investire in obbligazioni nel 2019?

ObbligazioniTi piacciono le Obbligazioni? Le utilizzi? O anche solo, ne hai mai sentito parlare?

Le obbligazioni, rappresentano uno strumento finanziario a disposizione dell’investitore, ma nascono come titoli di debito emessi da società o enti pubblici allo scopo di finanziarsi, in via alternativa rispetto al debito bancario.

Sono chiamate anche Bond.

Chi sottoscrive un’obbligazione, dunque, presta denaro all’emittente, in cambio della promessa della restituzione del capitale, maggiorato di interessi.

Rispetto all’azione, l’obbligazione è normalmente una forma di investimento a rischio inferiore, in quanto presenta parametri già stabiliti in partenza e, quindi, se detenuta fino a scadenza, dovrebbe avere un rendimento sostanzialmente certo e prevedibile.

Inoltre, gli obbligazionisti sono privilegiati rispetto agli azionisti nella soddisfazione dei loro diritti in caso di fallimento della società. In altre parole, gli azionisti recuperano qualche cosa in caso di dissesto se e solo se tutti i creditori sono stati preventivamente soddisfatti.

Di solito il rimborso del capitale al possessore del titolo di credito da parte dell’emittente avviene alla scadenza al valore nominale e in un’unica soluzione, mentre gli interessi sono liquidati periodicamente (trimestralmente, semestralmente o annualmente).

L’interesse corrisposto è anche detto cedola.

I tipi di obbligazioni

Le obbligazioni si distinguono, principalmente, per tipologia di emittente, pubblico o privato, e cioè:

  • titoli di Stato emessi dagli stati sovrani, per finanziarsi (per esempio BOT, BTP, Bund, Bonos, ecc…);
  • obbligazioni corporate, emesse dalle società private come forme di finanziamento alternativo al debito bancario e all’emissione di nuove azioni.

Le Obbligazioni sono state nel tempo abbondantemente presenti nei portafogli degli investitori, poiché, grazie ad una tradizionale bassa volatilità e rendimenti abbastanza prevedibili, conferivano stabilità ai portafogli, mitigandone il rischio complessivo e garantivano maggior serenità all’investitore stesso.

Negli ultimi anni le cose sono un po’ cambiate.

L’azzeramento dei tassi interbancari, unito ad altri fattori, ha fatto sprofondare i rendimenti dei Titoli di Stato a livelli minimi, non più interessanti per la maggior parte degli investitori.

Questa perdita di appeal dell’obbligazionario, sommata al grande quantitativo di denaro in circolazione, ha innescato un mix esplosivo che ha drogato il mercato azionario, infarcendolo di eccessi che presto o tardi verranno spurgati.

Oltre a ciò, il denaro è confluito, spesso con esiti drammatici, sul mercato obbligazionario “junk”, cioè spazzatura. In pratica, investitori golosi e poco avveduti hanno inseguito il miraggio degli alti rendimenti senza considerare il rischio cui andavano incontro.

Eh sì, perché, come forse saprai, non tutte le obbligazioni sono uguali.

Quelle emesse da società o stati sovrani solidi non rendono quasi nulla, ma quelle emesse da soggetti traballanti, sono arrivati a garantire anche il 30% e oltre!

Quali obbligazioni in questo scenario

  • Come sai, sono cauto sull’azionario, salvo procedere attraverso piani di accumulo con orizzonte medio-lungo termine, per altro meglio se sull’azionario globale e sui mega trend.
  • Al contempo non reputo interessante l’investimento in titoli di stato notoriamente solidi, in quanto poco o per nulla redditizi.
  • Per chi desidera prestare attenzione all’obbligazionario con un maggior livello di rischio, ma senza scivolare nel “junk”, ecco di seguito solo titolo esemplificativo e didattico (anche perché non sono le sole in circolazione!)alcune emissioni che reputo interessanti.

BEI 4.75% 19/01/2021(ISIN: XS1342860167)

Si tratta di un bond emesso dalla BEI, la banca europea per gli investimenti, e denominato in peso messicano.

Scadenza nel 2021, lo strumento presenta un rendimento immediato del 5,04%, cui va aggiunto un circa 6,5% quale differenza tra valore attuale (circa 94) e il valore di rimborso (100).

Questo strumento presenta una rischio di controparte minimo.

La vera scommessa sta nella valuta, cioè nel cross EUR/MXN.

Un crollo del peso messicano potrebbe annullare ogni beneficio mentre, viceversa, un rafforzamento garantirebbe ulteriore rendimento per l’investitore.

In caso di problemi economici in Eurozona, possedere valuta di altri Paesi, seppure con le giuste accortezze nelle proporzioni, potrebbe essere saggio.

GOLDMAN SACHS FIN 14.15% 18/04/2021 (ISIN: XS1796102991)

Questo bond è emesso dalla banca d’affari Goldman Sachs ed è denominato in Lire turche.

Anche questo scade nel 2021, e presenta un rendimento da cedola addirittura del 15,5%, che sale al 19,6% se consideriamo che verrà rimborsato a 100 e che oggi quota attorno a 91.

Anche nel caso di Goldman, il rischio di controparte è molto basso. Il rischio sta tutto nella valuta, e che valuta! La lira turca ha letteralmente fatto impazzire gli investitori e gli speculatori negli ultimi due anni, in scia agli sconquassi che ha vissuto il Paese guidato da Erdogan.

Dall’autunno del 2018 ad oggi, tuttavia, la situazione della Turchia appare un po’ più distesa (e quella dell’Europa un po’ più precaria). Ne ha beneficiato il rapporto euro/Try che si è coricato su un più tranquillo movimento laterale.

Se tale lateralità verrà confermata, chi sta investendo su questo Bond Goldman potrà godere appieno delle laute cedole; così come in caso di apprezzamento della TRY.

Il rischio sta tutto nella volatilità in senso sfavorevole, e cioè in un rafforzamento violento dell’Euro.

In tal caso verrebbero erosi, in toto o in parte, i rendimenti del Bond.

IShares J.P. Morgan EM Bond UCITS ETF USD (ISIN: IE00B2NPKV68)

Questo è un ETF che investe sul debito emergente ma in valuta forte (USD).

Il rischio cambio, pur presente, è quindi calmierato dal fatto che il dollaro americano dovrebbe riservare meno sorprese negative rispetto a valute più instabili.

L’ETF garantisce poi una adeguata diversificazione tra gli emittenti.

Ecco su quale debito investe principalmente:

  • Uruguay
  • Perù
  • Polonia
  • Russia
  • Malesia
  • Colombia
  • Equador
  • Iraq
  • Egitto

Le spese correnti del fondo sono pari allo 0,45%, la deviazione standard, che misura il rischio, è pari al 6,57%, cioè circa la metà rispetto a un ETF azionario.

L’ETF distribuisce cedole periodiche (è a distribuzione quindi, e non ad accumulazione).

Diversificare è sempre una buona idea

Attualmente ritengo che il debito emergente in valuta forte possa aumentare in maniera efficace la diversificazione.

Alcune posizioni governative in valuta locale, come il Messico, sono molto interessanti.

Anche il paniere di valute emergenti mantiene valutazioni attraenti e un interessante livello di carry.

Si riscontra peraltro una svolta positiva dell’economia dei Mercati Emergenti e in particolare in Asia e nella regione CEEMEA (Europa centro-orientale, Medio Oriente e Africa).

Nella speranza di averti fornito qualche spunto di riflessione sul tema “Bond”, ti do appuntamento al prossimo articolo e ti lascio spazio per domande e approfondimenti!

Massimiliano Trazzi

14 commenti

  1. Andrea G.

    6 anni fa  

    Bellissimo articolo! Ero interessato alla lira turca effettivamente e questo mi sembra un buon modo per poterci investire però ho delle lacune abissali sulle obbligazioni che so che, con molta facilità, colmerai 🙂
    – Il fatto che scade nel 2021 vuol dire che fino ad allora non potrò ritirare il capitale, corretto?
    – Se compro ora che vale 91 allo scadere, essendo obbligazioni, mi danno 100 ugualmente?! corretto?

    Quanta percentuale consiglieresti come investimento? Io pensavo a un bassissimo 2% così da avere un’esposizione minima.

    Grazie mille


    • Massimiliano Trazzi

      6 anni fa  

      ciao Andrea, non preoccuparti, ecco le risposte alle tue domande:

      a) no, puoi vendere quando vuoi, ma se vendi prima del 2021 il prezzo potrà essere diverso da 100, in più o in meno. In sostanza, solo detenendo fino alla scadenza avrai un rendimento pressochè certo (a parte l’effetto cambio). In itinere il prezzo oscilla.
      Capita spessissimo di vendere un bond prima di scadenza;

      b) si se compri oggi a 91 e tieni fino a scadenza sei certo di ricevere 100 (salvo fallimento dell’emittente, in questo caso improbabile)

      c) non posso rispondere alla domanda sulla percentuale perchè non so nulla del restante tuo portafoglio. Considera però le spese fisse ed evita tagli troppo piccoli che non darebbero nella pratica alcun beneficio (Per altro non ricordo se ha un taglio minimo, ci sarebbe da provare).

      spero di averti risposto.
      ciao


  2. Maria

    6 anni fa  

    Scusate… Finalmente ho trovato il blog di Roberto Pesce?… Molto interessante…e chiarissimo. Grazie… E complimenti!!!!!


    • Massimiliano Trazzi

      6 anni fa  

      Grazie a te Maria e a presto!


  3. Cristiano

    6 anni fa  

    ciao Massimiliano,
    Nel caso del etf obbligazionario che hai citato il rischio principale è solo di non avere il rendimento sperato giusto? Inoltre consigli sempre un approccio anche per gli etf obbligazionari tramite un Pac? Se si perché. Grazie 1000 come sempre


    • Massimiliano Trazzi

      6 anni fa  

      Ciao Cristiano, no, non è detto. Anche il valore corrente dell’ETF obbligazionario può scendere. Il rendimento dovrebbe essere più sicuro sul medio termine mentre nel breve potresti trovarti anche sotto (poi però hai le cedole da considerare per valutare correttamente l’operazione nella sua interezza.
      In questo caso il PAC ha meno efficacia a mio parere. Puoi investirvi una tantum o saltuariamente in contesti storici interessanti.
      ciao


  4. Marco Colombi

    6 anni fa  

    Grazie Massimiliano, spunti molto interessanti come sempre. Per approfondire la questione della lira turca ci sono dei bei articoli sul sole24, tra i quali si dice come a fine Marzo ci saranno le elezioni amministrative..motivo per cui forse meglio stare alla finestra ancora un poco per capire se il paese potrà godere almeno di una non turbolenta questione politica, visto il quadro economico comunque incerto. Invece per la questione del debito emergente in valuta forte ho bisogno di un chiarimento concettuale: significa del questo ETF sale se il debito dei paesi emergenti cresce, oppure se abbiamo un rafforzamento del dollaro rispetto alle monete locali a parità di debito? E se i paesi emergenti dovessero crescere? Che lead time prevederesti per un investimento unico? grazie!


    • Massimiliano Trazzi

      6 anni fa  

      Ciao Marco, si ci sono quattro o cinque bond in lira turca con rendimenti lordi superiori al 20%. Io ne ho citato uno a titolo di esempio ma si può optare anche per qualcosa d’altro. Ad esempio lo Zero coupon non da cedole ma paga tutto alla fine. In questo modo i movimenti del cambio nel mezzo non incidono.
      Si è vero che la situazione in Turchia può evolvere, ma sia in meglio che in peggio. In sostanza, prima si entra e prima si inizia a macinare il rendimento (ricordiamo che gli interessi spettano pro frazione di tempo, uno può tenersi il bond anche una settimana…).
      E’ soggettivo scegliere se attendere o meno. Il cambio attuale a 6.20 secondo me è interessante, ma nulla vieta di vederlo a 7.

      Circa le tue altre domande, sarebbe necessario articolare molto le risposte e non riuscirei nel breve spazio dei commenti. Ti posso però dire che l’ETF detiene svariati bond, rappresentativi di diversi Stati con dinamiche diverse. Al momento il congelamento dei tassi su UE ma anche su USA (dopo i rialzi degli ultimi due anni) hanno alimentato lo spostamento della liquidità sugli Emerging, e questo dovrebbe proseguire, a loro beneficio.
      Il Bond è a cambio chiuso, quindi il cross USD/altre valute, non produce effetto. Anche se va detto che chiudere il cambio presenta un costo, che si traduce poi in un minor rendimento del fondo.
      ciao e alla prossima!


  5. Antonio

    6 anni fa  

    ??ciao Massimiliano,se ho capito bene nel bond turco la cedola è del 15,5 e acquisti a 91, quindi paghi es 9.100 € e nel 2021 incassi 10.000€ e ogni anno la cedola da 1.550€ ho letto bene ????grazie buona giornata


    • Massimiliano Trazzi

      6 anni fa  

      Ciao Antonio, la cedola è del 14,15% all’anno calcolata su 100. Quindi su ipotetici 10.000 euro sono 1.415 euro.
      Il Bond Goldman non è un Titolo di Stato, quindi devi togliere la tassazione al 26% (anziché 12,5%).
      Il prezzo attuale è 90,66. Alla scadenza (18.04.2021) riceveresti 100.
      Nell’esempio riceveresti 10.000 investendo poco più di 9.000, vale a dire un ulteriore 10,3% circa.
      Per cui tirando le somme:
      investi – 9.066
      ricevi cedola 2019 pari a 1 mese (tempo intercorrente tra oggi e il 18/4: 1.415/12): 118 Euro
      ricevi cedola 2020 pari a 1 anno: 1.415
      ricevi cedola 2021 pari a 1 anno: 1.415
      ricevi rimborso del capitale il 18/04/2021: 10.000

      Naturalmente stiamo ipotizzando un cambio EUR/TRY piatto nei prossimi due anni, ma sicuramente non sarà cosi. Potrà migliorare o peggiorare, spostando nel bene o nel male i rendimenti reali.

      ciao


  6. vincenzo

    6 anni fa  

    Ciao, prendendo come esempio il bond su lira turca, se la lira turca dovesse crollare ma senza andare (il Paese) in default, cio’ impatterebbe solo sulle cedole, ma il rimborso del 100% del capitale a scadenza sarebbe comunque garantito, giusto? Grazie


    • Massimiliano Trazzi

      6 anni fa  

      Ciao Vincenzo, il pagamento di cedole e capitale non è associato al rischio paese, poichè l’emittente non è lo Stato turco ma Goldman Sachs.
      Un eventuale crollo della lira turca incide sullo stacco cedole ma anche sul rimborso capitale. In pratica su ogni danaro che ti entra si applica la conversione valutaria.
      Quindi se in quel momento la lira è svalutata, ricompri meno euro e ci perdi. Al contrario ci guadagni.
      Attenzione, il “crollo” della lira, per penalizzarti, deve essere coincidente col momento in cui incassi. Se scende in una fase qualsiasi lontano dallo stacco cedole o dal rimborso a te non cambia nulla.
      Alcuni per evitare la dipendenza della conversione da un momento specifico si aprono un conto in divisa estera e convertono quando è più congeniale.
      ciao


  7. Michele

    5 anni fa  

    Buonasera vorrei sottoporvi un quesito.
    Se acquisto un bond emesso dalla bei in lira turca a 70 con scadenza 2021 e nel contempo mi copra acquistando nel FOREX un cambio eur/try posso ‘’ garantirmi la differenza cedola’’
    Faccio un esempio pratico
    Compro 10000 euro di obligazioni bei con valore 70 quindi investo effettivamente 7000 euro ( con relativo cambio in try ) quindi a scadenza incasserei 10000 ( con relativo cambio try )con un guadagno di 3000 euro .
    Se volessi proteggermi dal cambio e comperare tramite forex 10000 eur nel cambio eur/try mi proteggerei da eventuali variazioni di cambio ed avrei come guadagno netto i 3000 eur ( ciò la differenza del valore del bond bei ).
    Lo ritiene un ragionamento corretto?
    Cordiali saluti
    Michele


    • Massimiliano Trazzi

      5 anni fa  

      Buonasera Michele, ci abbiamo pensato in tanti 😉
      Purtroppo non è sostenibile.
      L’investimento in obbligazioni e il forex hanno tempistiche completamente diverse. Il forex compie oscillazioni ampie e può farti saltare gli stop con facilità. Al contempo hai dei costi di spread quotidiani per posizionarti long che ti erodono la posizione e non puoi permetterti di stare troppo tempo “investito”. Quindi non puoi tenere le posizioni aperte su obbligazioni e forex per anni.
      A conti fatti, se vuoi investire nelle BEI (o Goldman) in TRY, il mio consiglio è di frazionare un po’ gli ingressi, comprare quando il cambio e buono e tenerti il rischio cambio aperto. Io faccio così.
      Andarci piano è d’obbligo e magari moderando inserendo altre obbligazioni in divise diverse.
      a presto
      Massimiliano


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