Quante volte all’anno fate il vostro piano finanziario? E ogni quanto lo revisionate? Se fate un bilancio del vostro patrimonio di un anno fa, oggi avete di più o di meno? Quanto in percentuale?
Inizia così l’annuale CAMP di formazione del nostro Staff, con una serie di domande da “passeggiata di salute”.
Rispetto alle cascate affrontate a Cavalese e ai salti nel vuoto fatti a Poiano il tuffo questa volta appare più soft, ma per la profondità non sempre si misura in metri.
Qui facciamo letteralmente i conti su quanto siamo congruenti con noi stessi. Ci auto valutiamo sulla capacità di prendere tutto quello che abbiamo imparato e metterlo a servizio della nostra libertà finanziaria.
Compilare un piano finanziario personale è un esercizio da fare chiarificatore, motivante.
Se sei un’azienda o stai valutando di farne una, avere un piano è indispensabile.
Cos’è il piano finanziario?
Il piano finanziario o financial plan (in inglese) è un documento che sintetizza gli obiettivi finanziari ed economici di un’attività o personali.
Vedilo come una mappa strategica che indica la rotta e che ti consente in ogni momento di sapere dove ti trovi rispetto al tuo obiettivo.
Il piano va verificato a frequenze stabilite, un anno, sei mesi o anche più frequentemente se si tratta di un’attività, per non perseverare in eventuali errori e focalizzare le risorse nel modo giusto.
Come si fa il piano finanziario?
Prima di stilare nel concreto il piano dovresti farti due domande:
- Qual è il punto di partenza?
- Dove voglio arrivare?
Sembra banale ma molto più di quanto immagini vaghiamo senza avere una chiara idea di quello che stiamo facendo a livello finanziario.
Se a livello personale è dannoso, e a INTELLIGENZA FINANZIARIA capiamo che ciò che abbiamo è il risultato preciso di quello che è stato fatto o non fatto fino ad ora, per un’azienda è semplicemente improponibile e rischioso navigare a vista.
Quello che non deve mai mancare in un piano finanziario è:
- La definizione degli obiettivi da raggiungere (realistici, concreti e misurabili). Diventare ricco, non è un obiettivo. Aumentare del 20% il mio patrimonio in 12 mesi, è un obiettivo.
- Una previsione sulla redditività (quanto prevedo realisticamente di guadagnare);
- Una stima delle risorse disponibili: quanto denaro, persone, tempo sono necessari per raggiungere gli obiettivi;
- La strategia commerciale che si intende portare avanti o in caso di un privato, strategia di risparmio o investimento;
- La revisione e analisi puntuale della situazione per valutare se la strategia funziona oppure serve cambiarla.
Per ciascuna di queste voci è meglio inserire più dettagli possibili di come si intendono fare le cose e i numeri, prestando particolare attenzione ai costi che normalmente vengono sottostimati e inserendo una percentuale per gli imprevisti.
Leggi anche: Analisi di bilancio: 3 motivi pratici per cui serve anche a te!
In concreto potresti scrivere il tuo piano finanziario in maniera creativa su un’agenda, sui fogli di un iPad come fa qualcuno di noi, o ancor meglio compilando un foglio excel che aggiorni periodicamente.
Ci sono diversi programmi gratuiti che consentono di stilare un piano finanziario. Ne trovi più versioni su Smartsheet o nei template di Googlesheet.
L’appuntamento con il prossimo Camp è fra un anno. Ci ritroviamo tutti qui a raccontarci come è andata?
Giorgia Ferrari
3 anni fa
Grazie Giorgia per questo utilissimo articolo! Concordo con te, abbiamo potuto misurare al Camp 2021 il raggiungimento o meno dei nostri risultati e rimodulare gli obiettivi verso la nostra libertà finanziaria. E’ fondamentale l’approccio strategico in questo ambito!
3 anni fa
Cara Patty,
grazie!
E sull’approccio strategico, come sai, hai un’alleata 🙂
Un abbraccio,
Gio