Space Economy, investire: ultima frontiera

Space EconomyIl 30 maggio 2020, mentre avevamo altri pensieri, sulla nostra testa si è fatta la storia. Elon Musk, il visionario fondatore di Tesla e di Space X, ha lanciato nello spazio uno shuttle privato e la Space Economy è diventata una realtà alla portata di tutti.

Siamo sempre stati abituati a pensare che i viaggi spaziali fossero un’esclusiva governativa, una guerra a colpi di razzi combattuta tra Russia e Stati Uniti per decenni, che nel tempo aveva perso fascino e interesse.

Ora sappiamo che anche i privati hanno accesso a quel settore e alcuni scenari futuristici come quello del turismo spaziale appaiono realizzabili.

Ma la Space Economy è tanto altro e racchiude un universo di potenzialità e prospettive.

Cos’è la Space Economy

La Space Economy è in italiano “economia dello spazio” (o economia spaziale), ed è il nome del comparto produttivo e finanziario orientato alla creazione e all’impiego di beni e servizi e allo sfruttamento delle risorse nell’ambito dello spazio extra atmosferico.

L’economia dello spazio è un’industria multimiliardaria destinata a una forte crescita, al di là della novità introdotta da Musk, per le ingenti risorse stanziate in ricerca e sviluppo.

Sebbene sia in continua evoluzione, il tema spaziale può essere suddiviso in questi segmenti principali:

  • UPSTREAM riguarda la creazione di infrastrutture spaziali, satelliti, tecnologia militare e di difesa, telecomunicazioni di nuova generazione, viaggi spaziali commerciali ed esplorazione spaziale
  • DOWNSTREAM concerne i vantaggi e le ricadute dei dati raccolti nello spazio per un utilizzo sulla Terra, dall’estrazione mineraria su altri pianeti, ai progressi tecnologici, fino agli studi sociali.

I benefici delle space economy sono spesso ignorati ma tutti noi, ogni giorno, facciamo uso del frutto di queste ricerche.

Se oggi abbiamo il teflon, la TAC, la microelettronica, i cibi liofilizzati, persino la prima carne sintetica è grazie alla ricerca spaziale.

Ancora più inaspettato è che l’Italia giochi un ruolo importante nelle attività spaziali come sesta potenza spaziale a livello internazionale, annoverata tra i membri fondatori dell’Agenzia Spaziale Europea.

Nel nostro paese sono innumerevoli le piccole e medie imprese, le start up innovative, che costituiscono l’indotto di questo settore.

Tanto che nei mesi scorsi è stato lanciato il primo fondo di venture capital focalizzato sulla New Space Economy italiana: Primo Space investirà in spin-off tecnologici, startup e pmi attive sia nel segmento “upstream”, sia nel “downstream”.

Durante il lockdown è stato inoltre messo a punto lo Space Index mondiale: un algoritmo proprietario che calcola l’indice su un certo numero di titoli scelti su tutti i listini mondiali.

Una volta testato e approvato nasceranno prodotti di investimento, fondi ed ETF, destinati al largo pubblico.

Al momento perciò chi volesse investire fin da subito su questo settore deve avere un approccio da “analisi fondamentale” per valutare patrimonialità e capacità reddituale, quindi il futuro, dell’azienda a cui si affidano i propri risparmi.

Esistono circa 200 realtà quotate al mondo riconducibili all’economia spaziale, oltre alla citata e più nota Space X.

Una di queste, la Lockheed Martin, che contiene quattro divisioni, di cui una aerospaziale, è stata oggetto di un recente post di Massimiliano Trazzi:

Space Economy

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Come ribadiamo ogni volta, l’analisi non è mai da considerarsi un consiglio di investimento, e non può prescindere dalla valutazione del tuo patrimonio, delle competenze che hai e delle tue prospettive e bisogni.

Ne va del tuo futuro!

Giorgia Ferrari

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