Tutti gli appassionati di finanza e borsa conoscono perfettamente il significato dei termini “Toro” e “Orso” e quello che si intende quando si associa ad essi un titolo o un mercato.
Nella circostanza, senza voler fare l’arca di Noè, mi sono accorto che nel mondo del trading può essere importante ed assai redditizio “scomodare” l’elefante – con la sua memoria – e la volpe, nota per la furbizia.
In più di un articolo di questo blog e comunque in tonnellate di pubblicazioni sull’Analisi Tecnica, è stata sottolineata l’importanza dello studio di eventi e situazioni del passato che prefigurano – a volte con precisione sbalorditiva – eventi e situazioni del futuro. In particolare questo tipo di riscontro viene concretizzato nell’analisi dei grafici e della bontà delle “figure” o tecnicamente “pattern”, che vengono utilizzati per tradare.
Capite bene che conoscere oggi quello che (molto verosimilmente) potrà accadere in futuro nel mercato è un enorme vantaggio… magari ci fossero dei grafici anche in altri ambiti!
A scanso di equivoci, quando mi riferisco alla possibilità di previsione, non mi sto assolutamente riferendo al comportamento illecito di insider trading, ossia l’attività di speculazione finanziaria eseguita da una persona che, in virtù della sua posizione all’interno di un’azienda o per la sua attività professionale, è in possesso di informazioni riservate che gli permettono di collocarsi sul mercato su un piano di assoluto privilegio, ancorché illegale.
Per tornare al discorso “safari”, indubbiamente non abbiamo bisogno della memoria di un pachiderma per ricordare didatticamente le strategie long (in acquisto) o quelle short (vendita allo scoperto), anche perché per gli ex allievi di Roberto Pesce, in caso di dubbi o perplessità è sufficiente riguardarsi il materiale che viene consegnato ai corsi – prossima edizione di [workshop_what what=”490″ color=”navy”] il [workshop_when what=”490″ color=”black”] a [workshop_where what=”490″ color=”black”] e di [workshop_what what=”488″ color=”navy”] il [workshop_when what=”488″ color=”black”] a [workshop_where what=”488″ color=”black”] – ma ben diverso è il discorso quando si inizia ad operare “sul serio”, con denaro reale, e magari si intende perseguire con impegno e dedizione la stimolante “arte del trading”.
Certo si avrà un trading plan, un trading journal, griglie decisionali efficienti e ben organizzate dove annotare le proprie considerazioni, ma diventa comunque importante memorizzare ed interiorizzare quelle situazioni “particolari” in cui, per esempio, abbiamo sperimentato con successo una nostra intuizione, un forte guadagno o magari delle operazioni in cui abbiamo commesso errori per fretta o disattenzione, insomma credo che in questi casi, la nostra memoria deve essere assolutamente efficiente per supportarci.
E l’astuta volpe?
Anche in questo caso, come nel precedente, l’esperienza e l’impegno giocano un fattore determinante.
Il trading, per quanto utilizzi matematica, statistica e numeri in genere, è un’attività nella quale l’estro, la fantasia e le intuizioni personali hanno la loro parte, ed in questa mescolanza di emozioni e personalità, c’è anche posto per la scaltrezza.
Osserviamone un piccolo “assaggio” con i due grafici qui sotto.
Ipotizziamo sia stato inserito un ordine condizionato di acquisto domenica 29 gennaio: il titolo non è “entrato”, pertanto non è stato speso denaro ed ovviamente non si sta perdendo un centesimo nonostante la discesa del prezzo.
Al termine della settimana, invece di buttarsi a capofitto alla ricerca di un altro titolo che soddisfi i parametri della strategia impostata, potrebbe essere utile fermarsi ad osservare il “nuovo”grafico che si presenta.
Da un’attenta valutazione, il titolo ci riserva un pattern “migliorato”, sia nella qualità degli indicatori grafici, sia nel rapporto tra guadagno e rischio poiché al raggiungimento del medesimo livello di guadagno della settimana precedente, viene ridotto sensibilmente il rischio iniziale, ossia la perdita ipotetica di denaro.
In un batter d’occhio è stato risparmiato Tempo e Denaro. Niente male questa “volpe”!
Essere scaltri significa inoltre non dare eccessivo ascolto alle tante voci dei catastrofisti quando le Borse scendono, e non accendere batterie di fuochi d’artificio quando i mercati salgono vertiginosamente. Anzi, è proprio nei momenti di panico o euforia che il trader disciplinato riesce ad ottenere grandi soddisfazioni, non dimentichiamo, infatti, che l’Analisi Tecnica trae i migliori vantaggi nei trend definiti più che nei periodi di incertezza!
L’ultimo sguardo lo vorrei riservare al famoso indice S&P 500, l’indicatore che segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, nonché lo strumento più usato per misurare l’andamento del mercato azionario USA.
Chiaramente si può notare come dai minimi di novembre scorso, l’indice abbia inanellato una buona sequenza di candele rialziste. Attualmente si trova a quota 1345, un’area di resistenza che è stata testata numerose volte lo scorso anno (vedi linea orizzontale sul grafico attorno ai massimi attuali) e per tale ragione l’eventuale “sforamento” di questo “tetto” o, al contrario, l’ipotesi di un rimbalzo verso il basso potrà assumere una grande importanza in relazione all’operatività più redditizia da sviluppare.
Detto ciò, consiglio anche in questo caso di far nostra l’arguzia della volpe: teniamo le orecchie ben tese e guardiamo la strada che vuol prendere la nostra preda, dovrà essere lei a fare il primo passo, ossia non anticipiamo il mercato, aspettiamo chiari segnali di continuazione o inversione del trend, quindi con metodo e determinazione sono certo che otterremo il meritato successo!
Con sincero interesse e piacere invito i lettori a lasciare un COMMENTO al riguardo.
Enrico Vigo
13 anni fa
Ottimo articolo Enrico!
Consigli sempre da tenere in mente………….
Buon trading!
IVAN
13 anni fa
Ottimo reminder l’articolo di Enrico.
Io avendo appena completata l’Academy con Roberto, cerco di mantenere la disciplina appresa durante il corso! Quindi ritengo che costruirsi il proprio Trading Plan sia indispensabile prima di tutto per mettere a fuoco tutti i concetti appresi durante i corsi e poi ritengo sia fondamentale seguire in modo “teutonico” il piano per non gestire il trading improvvisando. Il modo di fare tipicamente italiano (quello dell’improvvisazione, dell’intuito e della speranza nell’avverarsi delle profezie è un modus operandi sicuramente poco indicato per colui il quale non desidera vedere assottigliarsi il proprio conto corrente. Quindi l’elefante deve ispirare non solo lo studio degli eventi pregressi (per individuare supporti, resistenze e comportamenti vari sul titolo), ma anche il comportamento ligio alle regole apprese. Per quanto riguarda la volpe, saper aspettare e ritrovarsi con dei pattern di prezzo ancora migliori rispetto alle analisi fatte precedentemente è sicuramente una “gran furbata”! Grazie Enrico per aver stimolato l’elefante e la volpe che c’è in tutti noi affinchè si possano tenere meglio a bada sia gli orsi che i tori.
13 anni fa
Ciao Enrico! La padronanza della materia che evidenzi nei tuoi interventi sul blog quasi mi impressiona! Complimenti davvero, soprattutto per la tua palese passione per l’argomento!
13 anni fa
Ciao Enrico . l’articolo da te scritto è fonte di varie riflessioni. credo che l’arte del trading sia un’arte complessa , ma anche una meravigliosa opportunità per sviluppare abilità e tratti caratteriali che ci possono essere utili anche in altri ambiti della vita.
il continuo mettersi in gioco e la continua sollecitazione ad eventi esterni affina a chi mantiene una certa disciplina operativa caratteristiche da te sopracitate. riconoscere le varie trappole e opportunità disseminate sul mercato, riuscire a mantenere una certa lucidità e fermezza di scelta anche quando tutto intorno sembra essere illogico , avere la pazienza di aspettare il momento momento giusto, nè un momento prima , nè un momento dopo , ma quello giusto per agire , controllare emozioni come la paura o l’avidità , beh credo che queste capacità non siano così scontate , ma vadano allenate e il farlo non può che essere solo a nostro vantaggio questo comporta una crescita non solo a livello operativo , ma anche personale.
Grazie dell’articolo
Buon Trading !
Anna
13 anni fa
Ciao Enrico, l’articolo è ottimo per chi come me sta incominciando adesso ad investire in azioni dopo il corso con Roberto(per altro splendido). Le tue riflessioni sono un aiuto prezioso ed un incentivo nello spronarmi a studiare sempre di più.
Grazie.
Vincenzo Sciacca
13 anni fa
Ottimo articolo Enrico, complimenti.
Ti vorrei chiedere se poi il titolo ti è effettivamente entrato.
Il pattern è ulteriormente migliorato: le candele (peraltro corte) sono rimaste stabilmente nella buy zone anche le settimane successive.
Per caso il titolo ti è entrato durante la settimana del 13-17 feb?
Ti ha procurato inconvenienti il forte gap verificatosi tra la chiusura di giovedì 16 e l’apertura di venerdì 17 febbraio?
Grazie.
Andrea M.
13 anni fa
Salve e grazie a tutti per il vostro contributo!
In ogni vostra riflessione,vi sono ottimi spunti per poter sviluppare validi ragionamenti: sia da un punto di vista strettamente tecnico / trading, che da quello “emozionale”.
Rispondendo ad Andrea, riguardo la mia operatività ti dico che:
1) Si, il titolo è entrato nella settimana 13/17 febbraio.
2) Rispetto al secondo grafico pubblicato nell’articolo, si è “aggiunta” una candela rossa con minimi e massimi leggermente inferiori a quella precedente: il pericolo poteva essere una lenta ma inserobile discesa o una più o meno lunga fase laterale,…quindi come fare, per non perdere un’opportunità o peggio rimanere “intrappolati” e/o perdere..??
3) Valutata la bontà dell’operazione, ho leggermente alzato il mio prezzo di attivazione – rispetto alle mie strategie normali – per evitare FALSE PARTENZE e, come mia solita metodologia di trading, ho inserito un tetto massimo al prezzo d’acquisto: tecnicamente ordine “stop limit”, contro i gap.
Diciamo dei sottili accorgimenti da “volpe” che metto volentieri a disposizione, e che potrebbe risultare utile da memorizzare!
Un buon fine settimana a tutti!
13 anni fa
certo che quando si parla di candele e di diagrammi si fà riferimento al passato . per il futuro ci potrebbe essere la sfera di cristallo oppure un mago . è vero che invece serve la memoria perchè quando finisce un disco ricomincia sempre un’altro con una musica simile ma
anche se cambiate le strofe e le parole il senso è molto simile .
in borsa come nella vita si sale e si scende . bisogna leggere lo spartito di quello che hai sentito per vedere se è cambiata aria .
ma io leggendo i miei diagrammi spesso vedo come inizierà aspetto che il titolo si muova e come corre salgo . come ha detto il dott.or pesce è cosa buona e giusta , dopo il 10% mi vedo di mettere e miei stopp loss . tanti auguri