Un portafoglio azionario è la scelta migliore…oppure no?

portafoglio azionarioUn portafoglio azionario è la scelta migliore nel lungo periodo.” Quante volte ho sentito questa frase negli ultimi anni. E il discorso spesso prosegue con:“perché nell’ultimo anno se prendevi un ETF sul Nasdaq facevi il 40%”.

È capitato anche a te di sentire questi ragionamenti? 

Sfatiamo subito un mito: se hai fatto il 40% nell’ultimo anno non sei stato bravo. È il mercato azionario che è salito del 40% e appena comincerà a scendere restituirai tutto, anche stavolta.

Lo so, come inizio non è incoraggiante ma lasciami essere realistico e che condivida con te l’esperienza di anni e del mio fare trading come attività di impresa. 

Sai come puoi misurare l’esperienza di un investitore o di un trader? Dal fatto che ti parla di RISCHIO e NON di RENDIMENTO.

In questo articolo voglio mostrarti perché un portafoglio 100% azionario non è la scelta migliore, o quantomeno, non è una scelta che si possa definire sostenibile nel tempo. Anche se oggi stai pensando che tu sei una persona razionale e che riuscirai sempre a mantenere la lucidità, e nulla potrà frapporsi fra te e il tuo obiettivo. Siamo onesti…non sarà così.

L’analisi che ti mostro è corredata dai grafici con cui analizzo ogni scelta che riguarda i miei portafogli o quelli che gestisco. Sono nati così da un’analisi come questa i dieci portafogli del corso ETF PORTFOLIO che hanno prodotto risultati storici oltre il 14% annuo. Se vuoi saperne di più puoi seguire me e Roberto Pesce nel webinar gratuito di presentazione registrandoti qui:  

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Ma torniamo alla nostra analisi per capire se un portafoglio 100% azionario è una buona idea o c’è una migliore alternativa.

Iniziamo da una prima simulazione: questo è un portafoglio investito su S&P500, con ribilanciamento periodico e reinvestimento di dividendi e dei profitti (ovvero, stiamo sfruttando i principi dell’interesse composto). È valorizzato in euro non in dollari come fanno tutti.  Se mi stai leggendo in italiano, immagino che sia l’euro la tua valuta di riferimento e, credimi, non è la stessa cosa.

portafoglio azionario

Il grafico mostra il periodo dal 2007 a oggi. Quindici anni possono bastare.

Guarda come sale a destra e su questo periodo che abbiamo preso in esame, pur attraversando momenti difficili, è riuscito a registrare un CAGR dell’11.8% (CAGR dall’acronimo anglosassone Compounded Average Growth Rate è il tasso annuo di crescita composto), e tutto sommato, se guardiamo la parte sinistra del grafico, scende, ma neppure tanto se paragonato a quanto sale dopo, no?

Se scorri con lo sguardo sulla tabellina alla destra del grafico vedi come il massimo drawdown (il drawdown nel trading è la distanza osservata tra il picco più alto e quello più basso di un conto in un intervallo di tempo considerato) sia stato del 51%, quindi significa che in un qualche momento degli ultimi 15 anni, ti saresti ritrovato con metà del tuo patrimonio, sul tuo conto.

METÁ DEL TUO PATRIMONIO!

Qui sono partito da un capitale iniziale di 10.000 euro. L’idea di perdere 5.000 euro non è gradevole, ma tutto sommato credo che molti possano permetterselo. Ma se fossimo partiti da 1 milione di euro?

Come sarebbe stata l’idea di ritrovarti con metà di quel patrimonio? Ancora “accettabile” perchétanto recupera?

Quando e se qualcuno ti consiglia un portafoglio 100% azionario chiedi quanto capitale sta investendo lui. Se ti dice “10.000 euro” dai il giusto peso ai suoi consigli soprattutto se il tuo patrimonio è molto maggiore! 

Ti mostro l’analisi anche su scala logaritmica (un concetto che dovrebbe essere usato sempre da chi ha una esperienza vera) così puoi renderti conto meglio di che cosa è successo in questi primi anni: l’area rossa, sotto, rappresenta proprio l’andamento del drawdown, con quel max drawdown che scende sotto al -50%.



“Vabbè, ma è stato nel 2008…quanto ricapiterà?” ti direbbe chi sostiene ciecamente la sua opinione. 

Nel 2000 è stato anche peggio.

Nel 2020 (l’anno scorso) siamo scesi sotto al -30%, ma forse questa analisi puoi aiutarti a comprendere perché se anche l’azionario rende di più, si tratta di una soluzione poco sostenibile per molti esseri umani.

In questo pannello puoi esaminare il grafico del miglior periodo di 1 anno in cui ti saresti mai potuto trovare con il tuo investimento 100% azionario: va dal 23/03/2020 al 23/03/2021, dove avresti realizzato un CAGR +68% (sempre valorizzando ogni conto in euro e non in dollari).

Proprio nell’ultimo periodo abbiamo registrato la migliore finestra di 12 mesi! Esattamente quando pensavi di essere stato bravo!

Ci scherzo un po’ sopra, non te la prendere: ci siamo passati tutti.

Voglio solo farti capire che questo è un mestiere come un altro, e anche qui, come in tante professioni, non c’è molto spazio per l’improvvisazione.

Il secondo grafico ti mostra invece cosa sarebbe successo nel periodo di 1 anno peggiore degli ultimi 15 anni presi in esame: si tratta della finestra che va dal 25/12/2007 al 25/12/2008.

Non basta esaminare i guadagni e le perdite su base annuale: il periodo migliore o peggiore non va mai dal 1° gennaio al 31 dicembre, ma dal giorno X al giorno X+1 anno.

E se avessi iniziato a seguire questo portafoglio il 25 dicembre 2007, ti saresti ritrovato dopo 12 mesi a registrare un CAGR di – 39%Non male come partenza!



La tabella in alto a sinistra ti racconta la stessa cosa, ma in forma numerica.

Su ogni periodo di 1 anno, puoi leggere quale sarebbe stato il migliore e il peggiore CAGR, e allo stesso modo anche su ogni finestra di 3 anni, di 5, 7 e 10 anni. 

Come vedi, per poter vedere la voce del peggiore CAGR salire sopra lo zero (nei 15 anni presi in esame), con un portafoglio azionario sarebbe stato necessario un periodo di almeno 5 anni.

Hai davvero tutta questa pazienza?

Puoi davvero reggere uno scenario del genere, dove potresti ritrovarti con metà del capitale di partenza, o a chiudere un’annata con un bilancio di un -39%? Se sì, beh…complimenti.

Qui sotto la stessa analisi, questa volta effettuata su un orizzonte a 5 anni invece che a 1 anno.

Si vede subito come il 2° grafico (quello dell’annata peggiore) chiuda leggermente positivo: questo significa che nei 15 anni presi in esame, se avessi tenuto duro per 5 anni, anche entrando nel momento peggiore, al termine di questo periodo ti saresti ritrovato con almeno il capitale di partenza.

⚠️ ATTENZIONE!  Tutte queste analisi sono state realizzate su ETF veri (non su indici), valorizzate in euro al cambio del giorno, tenendo conto dell’effettivo stacco dei dividendi e dell’effettiva disponibilità dei profitti da poter reinvestire in occasione del prossimo ribilanciamento (quindi non stiamo parlando di serie dividend adjusted di Yahoo Finance o di altre soluzioni “amatoriali”).

Ora che ti ho spiegato come si leggono queste analisi, facciamo un confronto fra questo portafoglio 100% azionario e un portafoglio che non è investito solo su azionario, ma anche su altre asset class: ho preso un classico ALL SEASON di Ray Dalio, dove la componente azionaria è limitata ad appena un 30%.

In grigio, il portafoglio 100% azionario, mentre in azzurro l’andamento del portafoglio ALL SEASON.


A un primo sguardo, la differenza in termini di rendimento è enorme, ma è qui che si fermano tutti quelli che fanno le analisi “amatoriali”.

Già se guardo le cose su scala logaritmica la situazione non è più la stessa.

Qui sotto ho selezionato anche di includere l’inflazione (Inflation Adjusted) anche se nel periodo preso in esame non ha mai avuto un impatto così significativo tranne che sul finale (questi ultimi mesi).

 

Il drawdown disegnato (in rosso) appare più regolare di quello del portafoglio 100% azionario e arriva qualche volta al –15% per poi recuperare.

-15%, non -51%!

Torna a fare il calcolo su 10.000 euro e poi su 1 milione di euro, così ti rendi meglio conto che non stiamo parlando solo di un numero.

Apro una breve parentesi sull’inflazione, che spesso non viene considerata in queste simulazioni perché è qualcosa che la mia generazione non ha vissuto per davvero, ma di recente ha rialzato la testa, ed ecco perché, in un modello, sarebbe meglio includerla per farsi un’idea più precisa dell’effetto che potrebbe avere. 

L’effetto lo leggi in basso a destra, dove si ferma la linea azzurra. Quale sarebbe oggi il valore di quei 10.000 euro che non avete voluto investire nel 1970 perché “investire è rischioso!” 

Se non conosci la composizione del portafoglio ALL SEASON puoi esaminarla qui sotto, osservando l’andamento di ognuna delle 5 asset class che lo compongono, e le percentuali di allocazione su cui convergere a ogni ribilanciamento.


Qui vediamo, voce per voce, un confronto sulle singole metriche: un CAGR del 9% non è affatto male, anche se quell’11.8% realizzato dal portafoglio 100% azionario è meglio, ma credo che basti scorrere la tabella nella sezione delle metriche dedicate all’analisi del rischio per comprendere le differenze che ci sono.

Il grafico in basso a destra riassume, su diverse metriche, la situazione: migliore rendimento (area gialla) per il portafoglio azionario, ma miglior rapporto rendimento / rischio per l’ ALL SEASON (area blu).

Qui puoi esaminare le performance del portafoglio ALL SEASON, mese per mese, negli ultimi 15 anni, e graficare anno per anno come sarebbe andato rispetto al benchmark (portafoglio azionario).

Qui invece puoi analizzare le correlazioni sull’intero periodo oppure su ogni singola annata, fra le asset class che compongono l’ ALL SEASON, e confrontarne lo sharpe ratio (che è una misura per analizzare la performance di un investimento: nel grafico sono quelle rette colorate), oltre che ad analizzare l’andamento di ciascuna asset class normalizzato sulla sua deviazione standard.

Arriviamo infine all’analisi del miglior periodo di un anno, nei 15 anni presi in esame: questa volta andiamo indietro di qualche anno, dal 11/04/2014 al 11/04/2015, con un CAGR di +44.

Il peggior periodo di un anno sarebbe stato invece quello dal 20/09/2012 al 20/09/2013, con un CAGR di -9.7%.

Stiamo dicendo che nel peggior periodo di 12 mesi degli ultimi 15 anni, avresti registrato una perdita di poco più del -9%. Prima era del -39%!

Ho riportato la stessa analisi che avevo fatto per il Portafoglio 100% azionario, su una finestra di 5 anni, così da darti modo di effettuare tutti i confronti che vuoi.

Ti tolgo subito questo dubbio: ognuna di queste analisi è replicabile con ETF armonizzati (o azioni sul mercato americano), che puoi negoziare con qualunque broker o banca italiana (…ma che non ti faccia pagare commissioni di 20€ a botta ogni volta che muovi 1000 € di azioni).

Dopo tutti i ragionamenti fatti quindi: è meglio un portafoglio 100% azionario o un’allocazione che includa altre Asset Class? 

Se vuoi approfondire questi temi e ti interessa trovare soluzioni nate da analisi approfondite e concrete come queste ti consiglio di seguirci nel WEBINAR GRATUITO di ETF PORTFOLIO.

Buon Trading!

Luca Giusti

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