Il post di oggi tratta un argomento molto interessante per tutti coloro che si occupano di trading e di borsa e anche estremamente attuale: la più volte annunciata, sperata e temuta quotazione in borsa di FACEBOOK, il leader mondiale dei social network, recentemente diventato per una settimana il leader mondiale tra i siti più visitati superando il gigante GOOGLE.
Dando a Cesare quel che è di Cesare, l’articolo prende le mosse dalla domanda di Vincenzo, recente allievo di uno dei miei corsi che approfitto per salutare e ringraziare:
Ciao Roberto,
Sono Vincenzo del corso del [workshop_what what=”488″ color=”navy”] del 27 febbraio scorso. Una domanda che non ho avuto modo di porti durante il corso (già ne eri troppo subissato!).
Nel caso di una new entry in borsa, ad esempio mi stimola prossimamente l’annunciato ingresso di Facebook a Wall Street, sulla base della tua esperienza, conviene aderire in “IPO” od attendere un time frame necessario alla successiva analisi? E se si, di quanto?
Ciao e grazie. Vincenzo
Per “IPO“, acronimo di “INITIAL PRICE OFFER” (ossia “Offerta Iniziale di Acquisto“) si intende il momento iniziale in cui un’azienda che ha deciso di quotarsi e vendere una parte delle proprie azioni in Borsa permette al grande pubblico di acquistarne una certa quantità prefissata ad un prezzo iniziale e “fisso”. Terminata la fase di IPO (normalmente della durata di qualche giorno) le azioni saranno poi liberamente negoziabili sul mercato e quindi soggette a potenziali grandi variazioni di prezzo verso l’alto o verso il basso.
La mia opinione in merito, e quella ben più autorevole dei mentori americani con cui ho lavorato, è che aderire ad una IPO non sia mai una grandissima idea perchè significa acquistare ad un prezzo prefissato dal venditore (ossia dall’azienda che si quota) che si è organizzata per “vendere al meglio la propria merce” organizzandosi adeguatamente per ricavarne il massimo ricavabile in quello specifico momento.
Già sento la domanda nascere nella tua mente: “Aspetta un attimo Roberto, vuoi dirmi che l’azienda in questione vuole “imbrogliare” il pubblico e che il titolo dopo la IPO è destinato a scendere senza pietà?”
Sicuramente no, non è questo il messaggio che voglio mandarti.
A tutti gli effetti chi compra durante una IPO compra ad un prezzo caro (riflettici, se tu fossi un’azienda che si quota, cercheresti di vendere al massimo prezzo spuntabile oppure regaleresti al pubblico una parte dei tuoi profitti facendogli uno sconto consistente e vendendo ad un prezzo inferiore del tuo valore reale?) ma soprattutto compra “a scatola chiusa”, senza reali informazioni sul come il mercato accoglierà la new entry in Borsa, se con entusiasmo (facendo quindi salire il titolo rispetto al prezzo della IPO) oppure se con scetticismo, sommergendolo di ordini di vendita e di short e condannando il prezzo dell’azione ad avvitarsi inesorabilmente verso il basso.
E’ un pò come nel “gioco dei pacchi” che va in onda sulla RAI ogni sera, è divertente giocarci e osservarlo proprio perchè non sai mai prima di aprirlo se nel pacco c’è un soldatino di plastica oppure un assegno da 200.000 € … una bella differenza tra i due valori, non credi?
Divertente, certo, ma molto più vicino al gambling, al gioco d’azzardo, che alle logiche del trading e dell’investing.
Già so che questa mia risposta a qualcuno non piacerà perchè soprattutto in Italia il meccanismo delle IPO piace sempre molto anche perchè la maggioranza degli italiani ha conosciuto la Borsa negli anni ’90 proprio tramite le grandi IPO di aziende storiche come Telecom, Eni e Enel e poi … diciamolo, l’idea di “azzeccarci” e di “fare l’affare della vita” affascina sempre!
Comprendo poi in particolare l’interesse generale per la quotazione di FACEBOOK che ha in sè un fascino e un impatto crescente sulla nostra vita anche se, per bocca stessa del fondatore Mark Zuckerberg, ci vorrà ancora un pò di tempo come si può leggere ancora su questo articolo recente del Sole 24 Ore.
Niente fretta quindi, se non la ha il titolare di FACEBOOK, perchè dovremmo averla noi?
Se, come probabile, la quotazione del social media più diffuso del mondo sarà un successo (ma FACEBOOK deve lavorare ancora molto sul suo modello di business ed è infatti questo il motivo per cui attende a quotarsi…) avremo comunque molti momenti successivi alla sua quotazione per acquistarla.
Certo, forse potremmo ritrovarci a comprarla più cara rispetto al momento della IPO ma in tal caso ci avremmo guadagnato in sicurezza e certezza del nostro profitto. Questo tipo di approccio mentale è strategico è per l’appunto la differenza tra l’essere un trader o un investitore oppure un “gambler” che “gioca in borsa“.
Quanto dopo chiede Vincenzo?
Beh, questo dipende da molte cose tra cui la logica con cui vorremmo acquistarla, se per un’operazione di medio-lungo termine oppure se per portare a casa un profitto veloce. In quest’ultimo caso potremmo iniziare a considerarla anche già dopo qualche settimana dalla quotazione, giusto il tempo perchè si sviluppi un minimo di grafico del titolo quantomeno a livello di candele giornaliere.
Roberto