Stili di trading e investing: scegliere il time-frame più adatto su cui operare

Rileggevo i commenti agli ultimi due articoli pubblicati in cui presentavo gli interessantissimi scenari relativi agli investimenti sull’ORO e sull’ARGENTO e riflettevo come ancora una volta una delle difficoltà maggiori per chi inizia ad avventurarsi nel mondo degli investimenti finanziari sia comprendere l’importanza di scegliere il time-frame (orizzonte temporale) giusto su cui operare.

Nella prima parte del corso [workshop_what what=”488″ color=”navy”], la cui prossima edizione si terrà il [workshop_when what=”488″ color=”black”] a [workshop_where what=”488″ color=”black”], presento i principali stili di trading e investing e i relativi orizzonti temporali.

In breve, le principali possibilità operative sono:

  1. INVESTING: time-frame (orizzonte temporale) di alcuni anni o in alcuni casi persino decenni
  2. POSITION TRADING: da alcuni mesi ad alcuni anni
  3. CORE TRADING: da 2-3 settimane ad alcuni mesi
  4. SWING TRADING: da 2 a 7-10 giorni
  5. GUERRILLA TRADING: 1-2 giorni
  6. DAY TRADING: operatività intraday, solitamente da 30 minuti a qualche ora
  7. SCALPING: operatività intraday di brevissimo respiro (normalmente qualche minuto)

Il fatto di operare all’interno di uno stile e di un time-frame piuttosto che di un altro può dipendere da vari fattori tra cui le preferenze personali, gli obiettivi della propria attività di trading (ad esempio, i trader full time  devono giocoforza operare prevalentemente su time-frame brevi o brevissimi in quanto la loro necessità è quella di dover disinvestire frequentemente visto che non hanno altre fonti di entrate e hanno necessità di usare mensilmente il denaro per sè stessi e per la propria famiglia), il tempo a propria disposizione per il trading etc.

Tuttavia, e questo è il punto più importante su cui volevo arrivare, i migliori risultati sono ottenuti da quel manipolo ristretto di trader e investitori che, nel tempo, ha maturato l’abilità e l’esperienza necessarie per SAPER OPERARE SU PIU’ ORIZZONTI TEMPORALI e, di volta in volta, sceglie di posizionarsi su un time-frame o su un altro alla ricerca delle migliori opportunità del momento o comunque opera anche contemporaneamente con stili e titoli diversi per soddisfare diversi obiettivi personali e familiari.

Potrebbe ad esempio operare contemporaneamente come:

  • INVESTITORE sui metalli preziosi per proteggersi da un potenziale rischio di iper-inflazione o deflazione acquistando magari oro e argento fisico
  • INVESTITORE-ACCUMULATORE di LUNGHISSIMO TERMINE per obiettivi pensionistici personali lavorando con ETF sui mercati mondiali e magari basandosi principalmente su una strategia semplice e poco impegnativa come il PAC (Piano di Accumulo) che trae il suo meglio dalle oscillazioni periodiche e dagli archi temporali lunghi
  • POSITION TRADER sui mercati dei paesi emergenti (Cina, Brasile, India, Messico, Indonesia etc.) operando sempre in ETF con un orizzonte temporale stimato al momento sull’arco dei 5-10 anni
  • CORE, SWING o GUERRILLA TRADER su singoli titoli azionari (soprattutto americani, occhio a fare trading sulla borsa italiana…) a seconda del momento contingente dei mercati

Soprattutto riguardo all’attività più tipica di trading di questi ultimi 3 stili, va infatti detto che ogni anno (o frazione di anno) fa storia a sè, soprattutto sui mercati iper-volatili e “bizzarri” di questo ultimo decennio che non permettono più i sonni sereni dei “cassettisti” che dominavano fino alla fine degli anni ’90.

Avremo quindi periodi con i mercati in forte trend rialzista o ribassista in cui i maggiori guadagni si ottengono con stili più “lunghi” (core trading ma anche position trading) e periodi di mercato laterale o senza una direzione precisa in cui conviene muoversi sul breve termine (swing trading e guerrilla trading) oppure non muoversi affatto se si vogliono evitare gli inevitabili mal di pancia e le perdite dovute al continuo scattare degli stop loss.

Non comprendere l’importanza della scelta del giusto time-frame a causa di un approccio ai mercati troppo “mono-dimensionale” è allo stesso tempo sia un errore tipico dovuto all’inesperienza che un peccato mortale se non lo si riesce a comprendere e superare dopo qualche anno di attività.

Nel prossimo articolo riprendo il discorso sviluppandolo con alcuni grafici e esempi pratici tratti dallo scenario attuale (ottobre 2010).

Nel frattempo, se sei relativamente nuovo a questi argomenti e non lo hai ancora visto, puoi iniziare a dare un’occhiata a questo VIDEO-CORSO INTRODUTTIVO GRATUITO che ho registrato lo scorso anno e che ti accompagna per mano nell’affascinante mondo degli investimenti finanziari e del trading.

Alla prossima, buon trading!

Roberto Pesce

6 commenti

  1. Fabrizio Farnedi

    14 anni fa  

    Ciao Roberto,

    bel post, complimenti!!

    Vorrei fare un paio di osservazioni!

    1 Osservazione:

    Tu scrivi:

    “Soprattutto riguardo all’attività più tipica di trading di questi ultimi 3 stili, va infatti detto che ogni anno (o frazione di anno) fa storia a sè, soprattutto sui mercati iper-volatili e “bizzarri” di questo ultimo decennio che non permettono più i sonni sereni dei “cassettisti” che dominavano fino alla fine degli anni ’90.”

    Dico invece che la strategia del cassettista affrontata con l’analisi fondamentale fatta come Dio comanda non andrà mai fuori moda perchè se sai ciò che compri e lo compri a un prezzo conveniente, nel medio lungo termine avrai il tuo buon ritorno sull’investimento!!

    I problemi sorgono principalmente se hai pagato molto oppure se non sai cosa è ciò che hai comprato!!

    E nel decennio di cui parli tu ma anche in epoche più lontane la stragrande maggioranza dei risparmiatori non sapevano fare neanche l’abc dell’analisi fondamentale, per cui poi hanno toppato!!

    Di seguito interessante link a tale proposito:

    “Buy-and-hold is a Sound Investing strategy, always has been, always will be” by Gurufocus.

    http://www.gurufocus.com/news.php?id=109843

    2 Osservazione:

    Che bisogna essere bravi nei vari time frame per avere i migliori risultati è vero ma questo in base alla mia esperienza vale più per i fuoriclasse che per un investitore o trader di media bravura!!!

    “The jack-of-all trades seldom is good at any” by Napoleon Hill.

    Fonte: http://thinkexist.com/quotation/the_jack-of-all-trades_seldom_is_good_at_any/322771.html

    La stessa frase si trova nel più famoso libro di Napoleon Hill:

    http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__pensa_arricchisci_te_stesso.php

    Complimenti comunque per la passione che metti nel tuo lavoro e per il tuo lavoro innovativo sull’intelligenza finanziaria!!

    Un caro saluto.


  2. Fabrizio Farnedi

    14 anni fa  

    Ho appena scritto un post sull’argomento e avevo inserito degli interessanti links ma il post non è stato accettato!!

    Peccato i links erano di enorme qualità!!!

    Per quanto ho capito, non si accettano links all’interno dei post che si fanno su questo articolo!!

    Strano!!!!!!!


  3. RP

    14 anni fa  

    Ciao Fabrizio, mi torna strano perchè in passato altre persone avevano inserito dei link nei loro commenti ai post e non abbiamo inserito alcun divieto specifico nè in questo articolo nè recentemente sul blog … Misteri informatici!

    In ogni caso, se hai scritto cose interessanti puoi riprovare a riscriverle.

    Ciao, Roberto


  4. Fabrizio Farnedi

    14 anni fa  

    Ciao Roberto,

    grazie della risposta, ci riprovo!!

    Innanzitutto complimenti per il bel post!!

    Incominciamo!!

    1) per quanto riguarda ciò che hai scritto:

    “Soprattutto riguardo all’attività più tipica di trading di questi ultimi 3 stili, va infatti detto che ogni anno (o frazione di anno) fa storia a sè, soprattutto sui mercati iper-volatili e “bizzarri” di questo ultimo decennio che non permettono più i sonni sereni dei “cassettisti” che dominavano fino alla fine degli anni ’90.”

    La strategia del cassettista, in inglese “buy and hold”, è perdente se non sai ciò che compri e a che prezzo lo compri ma se sai ciò che compri e sai a che prezzo compri, nel medio lungo termine avrai i tuoi buoni risultati sul capitale investito!!

    In altre parole occorre sapere fare analsi fondamentale come Dio comanda e la stragrande maggioranza dei cassettisti a cui tu ti riferisci non sapeva neanche l’abc dell’analisi fondamentale.

    Di seguito interessante articolo sull’intero argomento!!

    Introduzione:

    “The only true answer to the buy-and-hold argument is it depends on what and/or when you buy-and-hold. If you buy the right company at the right price, then buy-and-hold is a great strategy. If you buy the wrong company at any price, then the buy-and-hold strategy is a dumb move. Also, if you buy the right company at the wrong price, then buy-and-hold would once again be a bad move.”

    Link per l’articolo completo:

    http://www.gurufocus.com/news.php?id=109843

    2) Per quanto riguarda:

    “Non comprendere l’importanza della scelta del giusto time-frame a causa di un approccio ai mercati troppo “mono-dimensionale” è allo stesso tempo sia un errore tipico dovuto all’inesperienza che un peccato mortale se non lo si riesce a comprendere e superare dopo qualche anno di attività.”

    A me risulta che c’è gente davvero brava ( una ristretta minoranza) nello swing trading e nel day trading e che fa buoni risultati anno dopo anno: mercati giù, mercati su, mercati laterali!!

    In altre parole se ci si specializza per bene come Dio comanda su una sola tecnica e si ha un buon profilo psicologico, i risultati saranno buoni perchè si sa operare bene quando le condizioni di mercato sono consone per farlo e non si opera affatto se le condizioni di mercato non sono consone per farlo e appunto perchè oltre a padroneggiare ottimamente la tecnica hai anche un buon profilo psicologico non ti farai prendere dalla mania di operare comunque anche se le condizioni di mercato sono incerte oppure addirittura non sono consone.

    Ovviamente tale discorso come appunto dicevo vale per una ristretta minoranza.

    Ed è comunque vero anche quello che dici tu:

    “tuttavia, e questo è il punto più importante su cui volevo arrivare, i migliori risultati sono ottenuti da quel manipolo ristretto di trader e investitori che, nel tempo, ha maturato l’abilità e l’esperienza necessarie per SAPER OPERARE SU PIU’ ORIZZONTI TEMPORALI e, di volta in volta, sceglie di posizionarsi su un time-frame o su un altro alla ricerca delle migliori opportunità del momento o comunque opera anche contemporaneamente con stili e titoli diversi per soddisfare diversi obiettivi personali e familiari.”

    In questo caso, la cerchia si restringe ancora di più perchè da un punto di vista logico devi essere veramente bravo su varie tecniche per avere buoni risultati!!

    Ovviamente uno come te ai tuoi livelli sarà bravo su varie tecniche e quindi si può permettere di fare un discorso del genere ma per chi inizia a mio avviso è meglio specializzarsi al massimo su un paio di tecniche a meno che si abbia un capitale abbastanza grande e si voglia gestirlo full time al meglio sui vari mercati mondiali!!

    Ciao!

    Fab


  5. Roberto Pesce

    14 anni fa  

    Ciao Fabrizio,

    grazie per l’articolato commento al post.

    In effetti, quando parlo dei “cassettisti italici” parlo di persone (la stragrande maggioranza) che ha preso sul serio la definizione e tiene i tioli “nel cassetto” senza curarsene, ben lungi dall’applicarvi qualsiasi forma di metodologia per analizzarli o seguirli.

    Riguardo all’approccio mono o pluri dimensionale, è vero che la specializzazione paga ma è altrettanto vero che il singolo stile in svariati periodi semplicemente non funziona per cui o ci si adegua come stile al mercato del momento oppure, come diceva uno dei miei mentori USA: “You have to sit on your hands!” (per chi non conosce l’inglese: “Stai fermo e non operare!”).

    Sicuramente operare in più modi ed adeguarsi al mercato del momento è qualcosa che arriva solo nel tempo e con l’esperienza (io stesso sono stato mono-dimesionale per i primi 2-3 anni della mia attività di trading consapevole) anche se non servono per forza grandissimi capitali per farlo.

    Ciao e a presto, Roberto


  6. piergiorgio

    14 anni fa  

    preg.mo dott.or roberto pesce :

    a mio parere è giusto che ogni persona scelga il proprio modo di operare
    visto che abbiamo il nostro metodo di capire le cose è giusto che ogni persona scelga il proprio orizzonte temporale di agire come e meglio piace a noi stessi . io scelgo un metodo quello che mi sono sentito di
    interpretare nella maniera mikgliore il trading , che è quello che ti porta ad agire come và il mercato rialzista ribassista o laterale .
    tengo il mio titole mediamente intorno ai tre mesi con etf qualche azione poche e selezionate tutto mercato italiano (se quache titolo è
    straniero conosciuto ) opero secondo il mio modo la mia capacità che
    non è e non sraà mai quella del coaching . ma comunque credo di essere
    diventato più smalizato di quello che io stesso potessi pensare .
    con gli etf a volte mi trovo con dei titoli che perdono come le azioni
    e questo non mi piace perchè il rischio è e diventa alto mentre io da te
    avevo sentito che l’etf è più lento a guadagnare ma anche a perdere invece ha volte si prendono etf che guadagnano ma perdono nella stessa
    maniera delle azioni . leggo spesso i libri che ci hai fornito e ne faccio uso come il manuale del perito industriale e del vocabolario .
    però mi trovo bene e sono diventato sufficiente in un campo che per me
    rappresentava una lingua straniera . ciao


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