Turbolenza sui mercati finanziari (maggio 2010): sell in may and go away?

Ok, ci risiamo. Nelle ultime settimane le borse un pò di tutto il mondo hanno subito ribassi consistenti e sono state attraversate da giornate di grande volatilità (nell’immagine qua a fianco il grafico su base settimanale degli ultimi due anni dell’indice USA S&P500 visualizzato tramite l’ETF SPY che lo riproduce fedelmente).

Le spiegazioni dei media, approssimative e lacunose come sempre, hanno puntato il dito sui problemi della Grecia e del suo debito pubblico e, a ruota, sull’euro minacciato dall’imponente debito pubblico di molti paesi componenti tra cui l’Italia.

Quanto sopra riportato è un perfetto esempio di come si possano mettere in relazione tra loro due fatti veri (cali e volatilità nelle borse e problemi della Grecia & C.) e trarne una conclusione errata o lacunosa sulla relazione tra gli stessi.

E’ la solita vecchia storia del falso sillogismo:

“il treno fuma, mio nonno fuma quindi … mio nonno è un treno !?!

Tutto ciò premesso, intendo far presenti tre considerazioni :

  1. I mercati più importanti del mondo sono saliti (come ampiamente predetto all’epoca) in maniera continuativa e praticamente senza vere interruzioni da marzo 2009 ad oggi, siamo quindi a 15 mesi di crescita. Di conseguenza, che prima o poi si possa avere un calo abbastanza significativo ci sta tutto, il che non significa nè un apocalisse finanziaria nè niente di particolarmente significativo in sè. Fasi rialziste e ribassiste in borsa si alternano da sempre e sempre continueranno ad alternarsi con continuità. Più dura una fase rialzista, più è probabile che da un momento all’altro arrivi una fase ribassista e viceversa. Aggiungo un dettaglio: queste inversioni sono proprio quello che tutti noi che capiamo (almeno) qualcosa di borsa, azioni e investimenti aspettiamo con ansia perchè è proprio da queste situazioni che si generano i profitti maggiori!! Ciò detto, è sicuramente possibile che si assista nei prossimi mesi ad un ribasso abbastanza marcato ma, almeno per quanto riguarda gli indici USA, ad oggi tutto questo non è ancora un fatto certo
  2. Aggiungiamoci però un pizzico di stagionalità. Da sempre a Wall Street gira un detto che è “Sell in May and go away” ossia “Vendi a maggio e vattene in vacanza” (per ripartire poi ad ottobre inoltrato secondo il più classico modello stagionale). Questo perchè spesso (ma non sempre attenzione, vedi ad esempio il comportamento del 2009) l’estate si caratterizza per avere una tendenza ribassista o un pò “folle”, complice anche l’assenza di molte tra le “mani forti” che, per l’appunto, se ne vanno in vacanza
  3. In borsa, un paese e un mercato NON valgono un altro! Ti invito infatti a confrontare il grafico sopra relativo agli USA con quello sotto che riproduce il mercato italiano attraverso l’indice FTSE Mib sempre sullo stesso arco temporale. Mentre gli USA hanno già recuperato in maniera importante i crolli del 2008, altrettanto non si può dire dell’Italia. Inoltre, se quanto dicevo sopra (ossia che non è ancora detto che il mercato storni con decisione o abbia invece avuto un semplice ribasso fisiologico nell’ambito di un trend rialzista) è assolutamente valido per gli USA, altrettanto non si può però dire per l’Italia che, come si può facilmente vedere, ha già stoppato la sua crescita nell’ottobre 2009 ed è da allora in palese fase ribassista (se hai già frequentato i miei corsi ti invito a leggere sul grafico i segnali molto chiari di inversione di trend e passaggio da fase 2 a fase 3 e quindi più recentemente a 4 con le successive rotture di massimi e minimi del trend!).

Quali le CONCLUSIONI quindi?

  1. Attenzione a non prendere per oro colato quanto vedi in tv o leggi sui giornali, rischi di prendere delle grosse cantonate o comunque di rimanere in balia del giudizio altrui senza poter trarre delle conclusioni personali basate sull’osservazione dei dati oggettivi
  2. Se vuoi investire e guadagnare in borsa, ti consiglio assolutamente ti lasciar perdere il mercato italiano e di guardare agli Stati Uniti e, nei prossimi anni, anche e soprattutto a realtà nazionali emergenti come la Cina, l’India, il Brasile, l’Indonesia, il Messico etc. Il rapporto RISCHIO/POTENZIALE DI CRESCITA è tutto a vantaggio di questi ultimi
  3. Per tutti questi motivi, se trovi spunti in questi articoli ma ancora di più se ti fanno rendere conto che ci sono una marea di cose da sapere prima di poter anche solo pensare di poter investire sui mercati finanziari con un atteggiamento diverso dall’ “incrocia le dita e spera”, prendi la decisione di INVESTIRE SULLA TUA FORMAZIONE, non ho la minima ombra di dubbio sul fatto che sia l’investimento più importante e decisivo che tu possa compiere con il tuo denaro

Al proposito, le ULTIME opportunità di formazione che hai prima della pausa estiva sono con i corsi:

Una dritta: anche i corsi hanno una loro stagionalità e queste date saranno le meno frequentate rispetto a tutto il resto dell’anno il che non è proprio una bellissima cosa per me ^_^ ma lo è invece per te se deciderai di partecipare, potresti trovarti all’interno di un corso in cui poter ricevere un livello di attenzione personale assolutamente straordinario!

In ogni caso, ti auguro una buona settimana e … buoni investimenti!

Roberto Pesce

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