Due articoli fa presentavo il “matrimonio perfetto” tra lo strumento finanziario degli ETF (Exchange Traded Funds), l’opportunità attuale rappresentata dai paesi emergenti e la strategia del POSITION TRADING per gestire il tutto (CLICCA QUA se hai perso l’articolo precedente).
Premesso che, se non conosci il mondo dell’investimento in azioni e ETF e in specifico la strategia del position trading, ti consiglio di partecipare al nostro corso [workshop_what what=”488″ color=”navy”] che si terrà il [workshop_when what=”488″ color=”black”] a [workshop_where what=”488″ color=”black”], andiamo oggi a comprendere meglio come può funzionare la metodologia in questione sviluppandola tramite un titolo reale quotato sulla borsa di Milano.
Il titolo in questione fa parte della famiglia di ETF quotati da iShares (Black Rock), leader mondiale nel segmento ETF e secondo player per volumi sul mercato italiano dopo Lyxor, ed è un ETF che investe unitariamente su 50 azioni quotate nei quattro mercati dei paesi facenti parte del cosiddetto “BRIC” (Brasile – Russia – India – Cina), azioni scelte tra le più importanti nei rispettivi mercati in quanto a capitalizzazione.
Il nome del titolo è iShares FTSE BRIC 50 (ticker BR50.MI), è un ETF che distribuisce i propri dividendi, ha un TER (Total Exchange Ratio ossia l’indice riassuntivo dei costi che gravano sull’ETF) pari allo 0,74% annuo ed è quotato a milano dal novembre 2007. Fanno parte del paniere di azioni comprese nel BR50.MI aziende come Gazprom, Petroleo Brasileiro, China Construction Bank e svariati altri enormi player internazionali principalmente compresi nei settori energetico, finanziario e dei generi di consumo. Se vuoi vedere il dettaglio della scheda dell’ETF sul sito di iShares CLICCA QUI.
Nel grafico qua sotto ne vedi raffigurato l’andamento su base settimanale negli ultimi 3 anni (febbraio 2008 – febbraio 2011).
Gli allievi dei miei corsi saranno perfettamente in grado di distinguere con assoluta facilità una fase 4 nettissima relativa al periodo più acuto della crisi “Lehman Brothers” nell’autunno 2008, la successiva fase 1 e la conseguente fase 2 iniziata nella primavera del 2009 e che sta tutt’ora proseguendo.
La linea di breakout attorno ai 14 € sull’aprile del 2009 segnala la migliore entrata “sicura” a livello di strategia di position trading per un titolo che, gestito secondo tale metodologia, rimane tutt’ora in portafoglio e, al valore attuale di € 22,94, ci offre un guadagno pari al 63,8 % in meno di due anni a cui vanno ad aggiungersi i dividendi erogati per un valore aggiuntivo ulteriore pari a circa un 3% nel periodo preso in esame.
Il titolo rimane attivo e in portafoglio in quanto come si può facilmente vedere dal grafico i vari “pivot point” (punti di minimo) su cui vengono aggiornati sistematicamente gli stop loss non vengono mai rotti a ribasso. Il trend rialzista in effetti è stato messo in dubbio solo recentemente (estate -autunno 2010) ma sembra ultimamente aver ripreso vigore tanto che sembrerebbe star formando un nuovo pivot crescente, deduzione quest’ultima in ogni caso da verificarsi nelle prossime settimane.
Da notare che, se avessimo perso il treno dell’aprile 2009, sugli stessi 3 successivi pivot segnalati dai cerchi neri avremmo comunque potuto ritrovare delle entrate sicure con rischio iniziale minimo e super controllato (ndR: sugli ulteriori 3 pivot segnalati dalle linee tratteggiate personalmente non sarei invece entrato in quanto avrei avuto dubbi sulla solidità del trend).
Tali entrate ci avrebbero dato rispettivamente:
- entrata a 17 € a luglio 2009 – guadagno del 34,9% più i dividendi in 18 mesi
- entrata a 17,5 € a settembre 2009 – guadagno del 31,1% più i dividendi in 16 mesi
- entrata a 20,5 € a febbraio 2010 – guadagno del 11,9% più i dividendi in 1 anno esatto
Va da sè che questi guadagni vadano considerati come un mero caso di studio perchè a livello reale le cose potrebbero essere andate esattamente come qui descritte oppure diversamente (magari meglio …) se si fosse usata la leva finanziaria oppure se, lavorando capitali importanti, si fosse proceduto ad entrate e uscite scaglionate durante il trend rialzista.
La strategia del position trading qui presentata a livello “puro” ci avrebbe comunque dato un risultato importante (oltre il 30% medio annuo) raggiunto tutto sommato con molta semplicità essendo la selezione del titolo e del momento di entrata abbastanza facili da individuare per chiunque abbia un minimo di formazione ed esperienza nel proprio bagaglio personale e, ovviamente, ponga attenzione alle dinamiche dei mercati.
Da notarsi che, in quasi due anni di tempo si sarebbe effettuata un’unica operazione di acquisto e 6/7 aggiornamenti dello stop loss, non esattamente una fatica da rompersi la schiena ^_^ e un costo commisionale bancario irrisorio.
Nel rendermi conto che questo articolo sarà sicuramente risultato più chiaro ai miei ex-allievi rispetto ai semplici lettori del blog che avranno ben più di un dubbio in mente (es. “Come facevi a sapere che ad aprile 2009 il titolo sarebbe salito?” – “Perchè gli stop loss spostati sui pivot e come fai ad identificarli?” – “Perchè non avresti comprato il titolo nell’autunno del 2008 per ritrovartelo poi in perdita?” etc.), ma che conseguentemente invito a venirmi a trovare al più presto, come ultima considerazione mi preme ribadire l’importanza di seguire una metodologia e delle regole precise come quelle del position trading e non rifugiarsi in eccessive semplificazioni o, peggio che mai, in logiche da “cassettista” assolutamente superate con i mercati volatili moderni.
Se infatti la logica dei paesi emergenti è facilmente intuibile e comprensibile, vale la pena tornare a buttare un’occhiata al grafico qua sopra per capire che la selezione del titolo è importante ma ancora di più lo è quella del timing di entrata se si vuole evitare di mettere il proprio denaro a rischio con conseguenti mal di pancia da perdite devastanti sul proprio portafoglio.
Lo stesso BR50.MI era infatti a 28 € a giugno 2008 ed è successivamente sceso fino a 9,7 € nel novembre successivo per una perdita di valore di oltre il 65%, qualcosa su cui riflettere per chi pensa che la conoscenza e il know-how non abbiano tutta questa importanza …
Ci sentiamo alla prossima, lascia un COMMENTO o scrivimi le tue DOMANDE sulla logica di investimento e sul caso di studio che ti ho presentato in questi ultimi due articoli.
Roberto Pesce
14 anni fa
Gent.mo Roberto, in un ottica di PAC in ETF, può avere importanza il timing in entrata oppure no?….Permettimi una digressione personale.. nn sai quanta soddisfazione mi dia poter comprendere chiaramente il tuo articolo “tecnico”, e quanto mi appaiano chiari i grafici che posso vedere sul preziosissimo Geronimo o sul web in genere…e questo…”solo”….. dopo il corso di Investire in Azioni ed ETF di dicembre ’10…come ho scritto agli amici corsisti, dopo la tua formazione…sto “veleggiando” intorno a + 5% mese….teoricamente +60% annuo!!!??!!…ho fatto degli errori ma HO IMMEDIATAMENTE CAPITO DOVE HO SBAGLIATO!!!…quindi teoria del fiammifero…MI FREGHI UNA VOLTA SOLA!!..Un caro saluto. Enrico
14 anni fa
Caro Roberto…specifico meglio la domanda che ti ho fatto nel post precedente…è chiaro che in un ottica PAC, il timing assume un valore assolutamente relativo rispetto ad altre strategie dove invece è FONDAMENTALE; ma nell’intraprendere un piano di investimento “cadenzato”, quanto è importante guardare il grafico e quanto altri fattori; e nel caso quali sono gli elementi principali da considerare?
Grazie. Enrico
14 anni fa
Ciao Roberto, ti volevo chiedere quale differenza c’è tra il partecipare al corso “Investire in azioni e etf” e adottare il software “Geronimo” . Inoltre avendo dei risparmi da parte di 4000 euro e lavorando con dei contratti a progetto che mi permettono di ottenere delle entrate medie mensili pari a 400 euro tu cosa mi consiglieresti di fare? Grazie mille in anticipo per la risposta.
Luca
14 anni fa
Ciao Enrico, bellissimo il tuo entusiasmo che comprendo molto bene, la conoscenza fornisce sicurezza e fiducia in sè stessi oltre che una base solida su cui costruire ulteriormente.
Venendo alle tue domande, se scegli di operare tramite un PAC è proprio perchè vuoi disinteressarti del timing e affidarti alla sistematicità e all’effetto di mediazione del prezzo (dollar cost averaging).
In concreto, ti disinteressi totalmente del timing se non per operare delle variazioni in corso d’opera effettuando versamenti aggiuntivi o alleggerimenti del piano, quello che a Intelligenza Finanziaria chiamo “drogare il PAC”.
Il tutto però senza ossessione e solo guardando agli estremi del mercato.
Un saluto e a presto, Roberto
14 anni fa
Ciao Luca,
partecipare al corso IIA-ETF ti fornisce la conoscenza necessaria per investire con successo sui mercati azionari mentre il software Geronimo valorizza la conoscenza acquisita permettendoti di trovare le azioni e gli ETF che rispondono proprio ai criteri che durante il corso hai imparato essere i più interessanti sui quali investire o fare trading.
In sostanza Geronimo valorizza le tue competenze permettendoti di risparmiare tempo, trovare opportunità che altrimenti non avresti trovato e ti aiuta ad organizzare il tutto.
Venendo alla tua seconda domanda, se non hai fatto un errore di battitura e le tue entrate mensili ammontano a 400 €, con tutta franchezza ti consiglio di concentrarti soprattutto sull’aumentare le entrate in maniera consistente più che pensare ad investire.
Per quest’ultimo aspetto ci sarà comunque tempo in futuro.
Saluti, Roberto
14 anni fa
Ciao Roberto. mi sapresti dire in termini semplici cosa siano i cds ( credit default swaps).
grazie e un caro saluto
14 anni fa
Grazie Roberto x la risposta: chiara, coincisa ed efficace!
Un caro saluto. Enrico
14 anni fa
Ciao Fish!
Innanzitutto un salutone da parte mia e di Alicia, nell’attesa di rivederci il prossimo Aprile a Rimini!
Colgo lo spunto dal tuo articolo sul BRIC per ringraziarti del precedente sugli ETC: attendendo il giusto timing di ingresso, memore dei tuoi insegnamenti al corso, sono entrato su PHAG.MI che, in sole 2 settimane, mi sta rendendo un 12,24%; anche se l’ottica temporale per cui l’ho acquistato è chiaramente di medio/lungo, direi che per ora posso ritenermi soddisfatto: solo con questo ETC mi sono pagato corso e GERONIMO!! !!
Notando il grafico di BRIC e il suo attuale andamento, oltre alle altre informazioni interessantissime, valuterò ancora una volta il tuo come un “consiglio per gli acquisti!” 🙂
Colgo anche l’occasione per segnalare a te ed ai tuoi lettori che, ovviamente, prima e contemporaneamente a questo piccolo (e spero non momentaneo) successo, ho subito perdite fisiologiche che mi hanno aiutato , spero, ad impossessarmi di un mio stile di trading personale.
A tal proposito volevo condividere alcune osservazioni:
ultimamente mi concentro maggiormente sul NYSE come anche da te caldeggiato. Uno dei motivi principali è che, a mio parere, il FTSE è condizionato da alcuni MEGA TITOLI o COMPARTI, come ad esempio i bancari : UNICREDIT e INTESA SAN PAOLO in particolare. Analizzando su GERONIMO l’andamento di questi titoli, ho notato che sono sovrapponibili per larghissimi tratti a quello del listino. Questo mi ha spinto, anche a seguito di alcun perdite, a lasciar stare Milano per un certo periodo e a dedicarmi agli USA dove mi capitata più spesso di guadagnare in long anche in periodi di mercato orso ( e, ovviamente, di perdere quando il listino cresce)
Nelle ultime 3 settimane però, ho voluto trasformare gli svantaggi del FTSE in opportunità: operando in SWING su Unicredit, ho chiuso ieri l’ultima di tre operazioni , che mi hanno fruttato circa 2.000 euro, utilizzando un capitale medio di 7.000 euro; il tutto, si badi, centrando UNA SOLA OPERAZIONE SU 3, CON LE PRIME 3 SUPER RISCHIOSE!
Un guadagno del 25/30% , con solo una operazione centrata su 3!
FORTUNA?
Se NON avessi rischiato le prime 2 e avessi centrato solo la terza, il guadagno sarebbe stato prossimo al 100%!! Sorry, credo di essermi avventurato in un “climatic” senza rispettare le regole del tuo corso 🙂 )
SFORTUNA?
Ecco la mia tesi che vorrei condvidere:
Anche se il FTSE è meno “sicuro” di altri listini; anche se è sbagliato “innamorarsi” di un titolo; anche se l’alta volatilità di certi titoli e dei bancari in particolare può essere rischiosa in certi momenti storici; Anche se è “facile” guadagnare in un periodo toro come l’ultimo del FTSE…..
E’ possibile convertire tutti questi rischi in opportunità, minimizzando le perdite e ottenendo ottimi rendimenti in brevissimo tempo, concentrandosi su uno o pochi titoli a larghissima capitalizzazione in grado spesso di “muovere” i listini;
COME?
Operando in SWING TRADING; utilizzando poco capitale e gli strumenti della LEVA e della MARGINAZIONE; prestando attenzione agli STOP LOSS e , volendo, ai TAKE PROFIT e sciegliendo il giusto TIMING di ingesso.
Per suffragare la mia tesi, intendo proseguire su questa strada nei prossimi periodi che mi consentiranno di dedicarmi allo SWING ; spero anche di poter trovare il modo per frequentare l’ACADEMY con te, FISH e , nel frattempo, resto in attesa di opinioni e consigli e saluto tutti augurando
BUON TRADING!!
Massimo
14 anni fa
Ciao Massimo,
il discorso che fa Roberto secondo il quale è meglio fare trading sul mercato USA è valido semplicemente per la legge dei grandi numeri!!
Moooolte più azioni quotate e quindi molte più occasioni!!
E secondariamente perchè Geronimo è settato principalmente per quel mercato!!
Altrettanto valido comunque il discorso che fai tu, ossia concentrarsi su pochi titoli all’interno di un indice con ottima capitalizzazione e fare long e short solo su quelli con il swing trading!!
Un grande trader italiano indipendente con esperienza pluriennale (che ha la sua società a Londra)
opera proprio con questa tecnica sul FTSE e fa soldi a palate per se e per i suoi abbonati!!
Servizio abbonamento, ovviamente a numero chiuso!!
E comunque anche altri grandi trader usano questa tecnica!!
Per passare poi nel campo degli investimenti finanziari veri e propri:
“Un investitore dovrebbe comportarsi come se avesse nella sua vita una tessera per le decisioni con sole venti possibilità. A ogni decisione di investimento viene fatto un buco, e ha una scelta in meno per il resto della vita” by Warren Buffett.
http://en.wikipedia.org/wiki/Warren_Buffett
In altre parole:
“La concentrazione è il segreto della forza in politica, in guerra, negli affari, in breve, nella conduzione di tutte le umane cose”
by Ralph Waldo Emerson.
http://en.wikipedia.org/wiki/Ralph_Waldo_Emerson
Ciao!!
Fab
14 anni fa
Da un paio di anni sto investendo nei mercati emergenti attraverso un PAC.
E questo perché non mi sento ancora pronto a cavalcare l’onda come vorrei.
L’indice mi stava dando buone soddisfazioni fino a quando il caos in Africa e in medio Oriente lo ha fatto crollare. Io che tutte le sere lo tenevo d’occhio l’ho sospeso. Potevo fare qualcosa di diverso ?
Attualmente sto facendo paper trading con think or swim piattaforma a dir poco spaziale, forse troppo.
Non ho ancora digerito un errore del passato che mi è costato caro.
Come diresti tu “è finita l’era del cassettista”.
Ti seguo sempre in silenzio. Continua così perché ce ne sono pochi come te.
14 anni fa
Ciao Giovanni,
che è finita l’era del cassettista su un ETF del genere e/o su un’azione in genere non ci azzecca proprio niente!!
Già tempo fa, sulle azioni ho riportato su questo Blog uno studio che smentisce totalmente che la strategia “Buy and Hold” è inefficace!!
“Buy-and-hold is a Sound Investing strategy, always has been, always will be”:
http://www.gurufocus.com/news.php?id=109843
Ergo, a livello di investimento azionario:
se sai cosa compri, ossia hai fatto le tue Analisi sui Fondamentali per bene e hai saputo comprare a un prezzo decente, nel medio e lungo termine avrai i tuoi soddisfacenti ritorni!!
Se invece non si sa fare Analisi Fondamentale e allora o diversifichi con ETF e/o Fondi Indicizzati e pure qua bisogna fare le cose con un minimo di logica oppure fai trading con l’Analisi Tecnica!!
E comunque sulle tematiche sopramenzionate ( Buy & Hold e Diversificazione), su questo stesso Blog avevo riportato il pensiero di Warren Buffet e del suo socio Charlie Munger!!
Non due Pingo Palli qualsiasi!!
In ogni caso, per costruirsi un capitale nel medio e lungo termine con gli ETF, ti consiglio questo testo:
http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_Libro.asp?CodiceLibro=1565.18
Poi è ovvio come ho accennato, che sugli ETF e sulle azioni, si può fare trading nel breve termine e se uno ci sa fare, può avere delle belle soddisfazioni!!
Ma in questo caso si tratta di speculazione finanziaria effettuata con le tecniche operative prescelte di Analisi Tecnica ( che è cosa totalmente diversa dall’Analisi Fondamentale!!) su un ampia gamma disponibile!!
Certo è che a mio avviso e anche in base ai fatti ( fra i bravi investitori e/o imprenditori non vi è nessun bravo speculatore di borsa con l’analisi tecnica!!) che l’intelligenza finanziaria vera e propria non aumenta in quest’ultimo caso!!
Infatti la mentalità di investitore e imprenditore si può acquisire molto più celermente ed efficacemente praticando l’Analisi Fondamentale di cui Warren Buffet è stato ed è uno dei più autorevoli esponenti!!
“I’m a better businessman because I’m an investor and I’m a better investor because I’m a businessman.” by Warren Buffett
Extracted from:
http://www.valuewalk.com/uncategorized/enterpreneurial-investor/
http://en.wikipedia.org/wiki/Warren_Buffett
And that’s all from me!!
Ciao!
Fab
14 anni fa
Poichè “Repetita iuvant”(almeno si spera!!), riporto di nuovo a proposito delle tematiche “Buy&Hold” e “Diversificazione”, il saggio e logico pensiero di Warren Buffett, Charlie Munger e Ben Graham!!
Warren Buffett:
“Una situazione che richiede un’ampia diversificazione ha luogo quando un investitore che non capisce, nello specifico, come si valutano le aziende è tuttavia convinto che sia nel suo interesse avere dei titoli di proprietà nel mercato azionario. Quell’investitore dovrebbe sia detenere un largo numero di azioni sia distribuire nel tempo i suoi acquisti.”
“Ad esempio, comprando periodicamente quote di fondi indicizzati l’investitore ‘che non sa nulla’ può in realtà ottenere risultati migliori della gran parte degli investitori professionali. Paradossalmente, quando ‘l’investitore sciocco’ (dumb money) riconosce i suoi limiti, smette di essere sciocco.”
“D’altra parte, se uno è invece un investitore ‘che sa qualcosa’, in grado di capire come si valuta un business e di trovare cinque-dieci aziende quotate a prezzi ragionevoli e in possesso di importanti vantaggi competitivi di lungo periodo, la diversificazione, com’è di solito intesa, perde del tutto di significato.
Fonte: lettera annuale agli azionisti di Berkshire Hathaway del 1993.
http://www.berkshirehathaway.com/letters/1993.html
Charlie Munger:
E il passo sopramenzionato risale al 1993, nel 2008 nel meeting annuale della Berkshire Hathaway il suo socio storico Charlie Munger ( con accanto Warren Buffett) ha risposto a una semplice domanda di Tim Ferriss ( già segnalato su questo Blog il suo libro su come fare buisiness sul web ) con le testuali parole:
“Metti tutto in un fondo indicizzato a basso costo come il Vanguard 500. I professionisti prendono dal sistema profitti da croupier. Nessuno ti darà il consiglio di investire in fondi indicizzati perchè nessuno viene pagato per questo.L’intero segreto per investire con successo ( attività da svolgere a tempo pieno ) è la non diversificazione.Se non sai niente diversifica”
Fonte:
http://www.fourhourworkweek.com/blog/2008/06/11/061108-picking-warren-buffetts-brain-notes-from-a-novice/#more-370
Ben Graham:
http://www.forbes.com/2009/02/23/graham-buffett-value-personal-finance_benjamin_graham.html
( principio numero 3 )
E Ben Graham è stato il padre dell’Analisi Fondamentale, mentore di Warren Buffett (il più grande investitore del mondo fino ad oggi!!) e autore di un paio di testi che sono considerati dei capolavori nel campo degli investimenti finanziari!!
Uno su tutti “The Intelligent Investor”!!
http://en.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Graham
Augurando a tutti i lettori del Blog, “Prosperità” da tutti i punti di vista, vi saluto e vi segnalo un interessantissimo link a tale proposito:
http://www.butler-bowdon.com/James-Allen-The-Path-To-Prosperity
Ciao!
Fab
14 anni fa
Dimenticavo di fare una precisazione tecnica a proposito di Analisi Fondamentale versus Analisi Tecnica:
Sebbene l’utilizzo di tecniche operative di Analisi Tecnica ai fini della speculazione finanziaria non portino nessun beneficio all’aumento dell’Intelligenza Finanziaria vera e propria ( per le ragioni esposte nel relativo post ), è anche vero che su un piccolo capitale si potranno ottenere migliori performance rispetto alla gestione dello stesso con l’Analisi Fondamentale perchè nelle fasi del mercato al ribasso si potranno fare delle operazioni di vendita allo scoperto ( cosiddete “short”) che faranno la differenza a livello di performance totali!!
E’ ovvio che per fare con successo anche questo tipo di operazioni bisogna avere una certa dimestichezza ossia essere arrivati a un livello medio-alto di abilità!!
Non sono robe da “Rocket Science”, ma il suo tempo e l’impegno ci vogliono comunque!!
And that’s all from me!!
Ciao!
Fab
14 anni fa
Per tutti:
se volete una vostra foto su un magazine internazionale famoso oppure a forma di cartone animato:
http://www.converttocartoon.com/
Ciao!
Fab
14 anni fa
Roberto,
però le indicazioni apprese al corso appoggiano un differente time di lettura sui titoli, dove la curva di trend cambia dinamica e possibili valutazioni….o sbaglio ?
14 anni fa
Ciao a tutti, fa piacere vedere come il post abbia suscitato interesse e attivato un pò di discussione tra cui spicca come già in passato il buon Fabrizio che per quantità e dettaglio non passa mai inosservato.
Non entro qui nel merito di confronti tra Analisi Fondamentale, Tecnica, Cassettisti & C. di cui abbiamo già parlato altre volte e su cui magari ci sarà modo di tornare ancora in futuro con più calma.
Alcune risposte volanti a chi mi faceva domande:
Per ANNA: i CDS non sono esattamente una delle mie aree di massima competenza, ti riporto un link fonte Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/100-parole/Economia/C/Credit-default-swap-Cds.shtml?uuid=002b2ab8-5806-11dd-93cb-a54c5cfcd900
Per MASSIMO: i problemi di Borsa Italiana sono diversi, poca liquidità, pochi titoli, regolamentazione un pò precaria, qualche “maneggio” di troppo (vedi la strana chiusura di ieri ufficialmente per “problemi tecnici” quando impazzava la crisi libica e i problemi sui titoli coinvolti…), troppo potere concentrato in poche persone/famiglie/banche sui titoli dominanti del mercato.
Sotto tutti questi aspetti il paragone con la borsa USA è palesemente a vantaggio di quest’ultima. Ciò detto, non stiamo parlando della Borsa del Burkina Faso (con tutto il rispetto) per cui nessun dubbio che ci si possano trovare ottime situazioni sia di investing che di trading se ti piace operare sul mercato nostrano. Lo swing trading può sicuramente essere una buona idea mentre la leva/marginazione è semplicemente un amplificatore di performance per cui se si lavora bene è un’ottima cosa, viceversa amplifica le perdite.
In assoluto, grandi complimenti a te, mi fa molto piacere sentire che stai ottenendo buoni risultati, continua così!
Per GIOVANNI: il PAC ci porta qua un pò fuori tema però detto in due parole ma senza troppa diplomazia penso tu stia sbagliando. Se il tuo orizzonte di disinvestimento non è vicino, il fatto che i mercati scendano è un’ottima cosa nell’ambito di una strategia PAC e non solo non dovresti sospenderlo quanto piuttosto fare dei versamenti aggiuntivi! Prendi però quanto ti sto dicendo con beneficio d’inventario perchè per darti un consiglio operativo occorrerebbe approfondire un pò la tua situazione.
Sulla questione dei venti di guerra nel mondo arabo scriverò un prossimo post per cui .. tieni d’occhio il blog!
Per ENZO: non ho capito il senso della tua domanda/affermazione. Se me lo chiarisci e lo dettagli ti dico la mia.
Un saluto e buona giornata a tutti,
Roberto
13 anni fa
ciao roberto, volevo chiederti se è possibile investire con te, dato che ho poco tempo per operare col pc
diversi trader offrono questo servizio a pagamento…
ciao claudio
13 anni fa
ps inglese zero, e non è una cosa da poco!!!!!!!!!!!
13 anni fa
Ciao Claudio, purtroppo ti devo deludere, la mia passione è insegnare e fare coaching, la consulenza è un altro mestiere che non pratico anche per mantenere una maggiore libertà nella mia gestione del tempo.
Se però ti piacerà venire a frequentare uno dei miei corsi dal vivo vedrai che le strategie che insegno si possono applicare anche utilizzando davvero ben poco tempo!
A presto, buona estate!
Roberto