Investire in borsa: l’importanza degli “earnings”

Negli ultimi due post abbiamo visto la differenza tra utili (earnings o EPS) e dividendi e come questi ultimi possano impattare sul nostro investimento in azioni. Oggi concludiamo questa nostra trattazione facendo un paio di considerazioni sull’importanza degli utili in sè, aldilà del fatto che poi vengano o meno distribuiti agli azionisti sotto forma di dividendi.

Gli “earnings” sono, sotto tanti aspetti, gli indicatori più importanti che vengono considerati per valutare lo stato di salute di un’azienda e, di conseguenza, di un titolo azionario.

Gli investitori, e in particolar modo i Fondi Comuni e gli investitori “buy & hold” che utilizzano l’analisi fondamentale come metodo predittivo cercano infatti aziende che:

  1. abbiano utili positivi (ossia aziende che producano profitti e non debiti, cosa che soprattutto di questi tempi non è poi così scontata…)
  2. abbiano gli stessi utili in crescita con il passare del tempo, da un anno all’altro ma, soprattutto per il mercato americano, possibilmente anche da un trimestre all’altro

Pensa solo al primo punto che può sembrare assolutamente banale e scontato… compreresti mai (pagandola soldoni) un’azienda che sistematicamente accumula perdite invece che profitti? No, vero? E allora come si spiega chi ha acquistato le azioni Alitalia negli ultimi 10 anni quando lo sapevano anche le pietre che l’Alitalia perdeva soldi mese dopo mese (verso la fine della sua ingloriosa parabola Alitalia accumulava perdite, ossia debiti, in misura maggiore ad un milione di euro al giorno!!!).

Ancora una volta: l’informazione è essenziale se si vuole investire con profitto!

Tutte queste informazioni relative agli utili, ai fatturati, alla cassa oppure ai debiti di ogni azienda quotata in Borsa sono assolutamente pubbliche e trasparenti (tranne nei casi in cui i bilanci siano truccati ma questa è un’altra storia…) e si possono reperire sulla stampa specializzata oppure su moltissimi siti web italiani o americani come ad esempio Yahoo Finance. Vedi ad esempio questa pagina per i dati di riassunto di FIAT o di MICROSOFT .

Un sito americano molto valido per la qualità e la quantità dell’informazione riprodotta è anche smartmoney.com, che è poi il fronte web del Wall Street Journal. Sempre parlano di earnings e sempre utilizzando MICROSOFT come esempio qui puoi vedere direttamente gli istogrammi con il variare degli utili trimestre per trimestre e con i raffronti tra gli utili previsti e quelli a consuntivo.

Quest’ultimo è un altro aspetto molto importante ancorchè spesso tralasciato dai trader. Molto spesso infatti, quando vengono comunicati gli earnings dalle varie aziende quotate sul mercato, assistiamo a dei veri e propri sbalzi violenti, repentini e imprevedibili delle quotazioni a rialzo o a ribasso.

Conoscere il calendario degli earnings futuri delle aziende su cui si vuole investire o fare trading è quindi un fattore fondamentale per aumentare le proprie chances di portare a casa del profitto piuttosto che delle perdite. Conosciuta la prossima data degli earnings, a seconda della strategia che stiamo utilizzando, si deciderà quindi di operare sulle azioni proprio in sua prossimità oppure di evitarlo assolutamente a seconda che stiamo cercando questa volatilità impazzita come un elemento a favore piuttosto che contrario.

Personalmente, per il tipo di trading che utilizzo con il mio risparmio e che insegno ai corsi (prossima data [workshop_what what=”488″ color=”navy”] sarà il [workshop_when what=”488″ color=”black”] a [workshop_where what=”488″ color=”black”]) è importante evitare di entrare in posizione su un titolo nell’imminenza della data di uscita degli earnings.

Un’ampia trattazione di come affrontare sia le opportunità che i rischi dell’impatto di earnings e dividendi sulle nostre strategie di trading viene invece insegnata nell’ambito della [workshop_what what=”494″ color=”navy”], il corso avanzato di approfondimento per il trading e gli investimenti in borsa di cui tengo solo due edizioni all’anno a numero chiuso .

Augurandomi che questi articoli ti possano essere stati d’aiuto per aumentare la tua preparazione sulle moltissime sfaccettature dell’investire in azioni, ti auguro una buona settimana e, naturalmente… buon trading!

A presto,

Roberto Pesce

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